IL BORGO MEDIEVALE
DI CAPRIGLIOLA
Questo il titolo della manifestazione promossa
dal Learning Center dell’Università Unicusano a La Spezia.
L’incontro in programma alle ore 17 del
13 febbraio prossimo intende onorare il medievale borgo di Caprigliola attraverso
le opere di quattro artisti legati al paese: brani musicali di Roberto
Martinelli e poesie di Paolo Bassani,
Daniela Cocchi, Egizia Malatesta.
La manifestazione sarà introdotta da un
profilo dedicato all’antico borgo qui riportato:
Caprigliola si trova su di un'altura, a ridosso del fondovalle
della Magra, a dominio delle vie dei commerci che risalivano la vallata e si
spingevano ai porti di Luni e a Bocca di Magra.
L’origine stessa del nome attinge
alla posizione stessa del paese che risulta quasi “abbarbicato” sulla collina
come un “capretto”. Ecco quindi il riferimento alla derivazione dal termine
latino “capreolus”, ma anche, con lo stesso termine, l’accezione all’altro
significato di edilizia militare che significa “contrafforte, sostegno,
puntello”. Ciò detto, le prime notizie certe ed ufficiali sul "castrum
Caprigliola" risalgono al XII secolo. In particolare risulta che nel 1185
Caprigliola fu concessa in feudo da Federico I Barbarossa ai Vescovi Conti di
Luni nella persona di Pietro vescovo. Successivamente, nella seconda metà del
secolo, il borgo, che era già centro fortificato cinto di mura e residenza
estiva dei Vescovi di Luni con il palazzo di cui restano tracce murate e
l'elegante torre cilindrica ancora integra, fu ulteriormente rafforzato
dall’intervento strutturale ordinato del famoso vescovo Enrico da Fucecchio. Il complesso vescovile, che occupava
la parte alta del colle, è oggi affiancato dall'imponente mole della chiesa
settecentesca di San Nicolò, la cui costruzione, con tutta probabilità, ha
inglobato il primitivo nucleo castrense. Nel 1401, Caprigliola, Albiano e Stadano
si diedero a Firenze. Nel 1556 i Fiorentini, per ordine di Cosimo di Medici,
dotarono il borgo di mura fortificate, a conferma del ruolo strategico che gli
assegnavano. Le maestose mura sono ben conservate e nel borgo si trovano la
porta del XV secolo, stemmi medicei, maestà di marmo e ricchi portali. Una caratteristica propria delle mura
ciclopiche è proprio lo sviluppo che, visibile in pianta e in proiezione
satellitare, evidenzia la forma di una stella cometa protesa sulla valle della
Magra ad indicarne la centralità e l’importanza. Ora, se è vero che “militarmente”
una costruzione di cinta muraria difensiva costruita con punte e rientranze
offre uno sviluppo maggiore ed una direzionalità multiforme per bocche da fuoco
o comunque per avamposti di difesa e di controllo sulla valle e sul territorio
circostante, è pur vero che rimane una costruzione suggestiva e non comune, e
che non appare alla visione frontale con cui il paese nella sua distensione si
presenta. Di grande rilievo anche, dal punto di vista folcloristico e paesaggistico,
la grande luminaria con cui il paese festeggia la patrona “Madonna del Buon
Consiglio” ogni seconda domenica di Settembre che, data la disposizione
geografica ed estensione orografica del paese, lo trasforma in una grande nave
illuminata a festa e stagliata nel buio, pronta a salpare verso l’infinito.
ALLA MIA PATRIA
(a Caprigliola)
La mia patria è qui
in questa terra
aperta sulla valle
nel verde di pini
d'olivi
e di castagni;
qui dove a giugno
immense macchie di ginestre
s'accendono di sole
e lontani profumi
il vento leggero
del meriggio
esala;
qui dove ancora
il cuculo scandisce
e alterna il suo richiamo
a lunghe pause di silenzi.
La mia patria è qui
tra questa gente antica
ormai sempre più rada
semplice nei gesti
e nobile nel cuore
gente indomita
tenace
alla terra legata
e alla parola:
umile gente
dignitosa.
La mia patria è qui
dove libertà e legge
non hanno bisogno di custodi
perché sono parte dell'uomo
della terra;
qui dove le case
non hanno cancelli
reti o muri intorno
ma l'uscio sempre aperto;
dove il nascere
il vivere
il morire d'ognuno
è per tutti
un grande evento.
Paolo Bassani
CAPRIGLIOLA
Passato l’arco
e l’emozione del passato
riaffiora.
La piazza subito dopo
accoglie
le grida, le voci,
i discorsi
anche di chi non c’è più.
Il vecchio platano
scompiglia i miei capelli,
teneramente.
Ogni foglia, rumoreggiando,
si allontana
in un curioso
gioco di bimbi.
E poi la luce…
divertita rincorre
le ombre dei borghi
e su per le scale
ripide verso il cielo
dove lo sguardo
si ferma
e riposa sui tetti,
uno accanto all’altro
abbracciati:
come innamorati
verso la vallata
attendono il tramonto.
Daniela Cocchi
Memorie d’ Estate
Davanti all’arancia del sole
che al tramonto si lascia guardare
inghiottita da un mare corallo,
si distende lo sguardo e percorre l’azzurro
che cerca riposo tra i monti.
Filigrane di perle e d’ambra dorata
tremano sulla pelle dell’acqua, onde leggere
e piccoli frammenti di vita
vanno e vengono.
Memorie d’Estate
vissute all’ombra delle case strette
e dei borghi,
su terrazze di tetti e davanzali
spalancati al volo delle rondini
dove graffi di luce
disegnavano ombre sui sassi
e sui muri, tra nidi di
polvere
e parietarie in fiore…
Ma noi avevamo
scalinate di sole negli occhi
e filastrocche scalze s’intrecciavano
al salto della corda
tra bandiere di lenzuola al vento,
e la sera erano cieli di trifogli
i nostri cieli, grappoli di stelle le lucciole
catturate per gioco in un bicchiere.
Poi l’onda chiara degli olivi
s’infrangeva lenta ai fianchi della nave
e sotto i lampioni le voci antiche
spargevano semi di memorie.
La quiete dei borghi respirava
l’odore della notte
e scintillavano i sogni
all’incedere lento
dell’ostia bianca della luna.
Sul velluto sabbioso della riva
il ritorno dell’onda ricama incessante
memorie d’Estate, tenere e fragili
come quel poco che resta
della spuma di mare tra le dita.
Egizia Malatesta
Ringrazio Bassani per questo post che mi ha fatto rivivere ricordi indelebili nella memoria. Sono stato a Caprigliola in compagnia della cara amica Egizia Malatesta e di suo marito Carlo: è un borgo fuori dal tempo, nel quale si respira ancora "un'aria pulita", e non solo concretamente...
RispondiEliminaAuguro agli amici - e sono sicuro che non potrà essere altrimenti - la migliore riuscita della manifestazione.
Cari saluti da
Sandro Angelucci
Per chi ha trascorso la giovinezza fino al termine del percorso scolastico in un paesello nel comune di Aulla - Pallerone - (approdai ventiquattrenne in Piemonte), scoprire Caprigliola su questo blog non può che suscitare nostalgiche emozioni! Ringrazio anch'io Paolo Bassani , Daniela Cocchi (che entrambi non ho ancora avuto il piacere di conoscere) e alla cara Egizia Malatesta per avermi spalancato la porta dei ricordi. All'amico Sandro propongo di ripercorre presto insieme la strada che, inerpicandosi sulla collina, porta alla fascinosa Caprigliola. Anzi - scusate - estendo l'invito a tutti coloro che hanno acceso i riflettori su questo antico borgo!
RispondiEliminaE auguri per la buona riuscita dell'incontro che state promuovendo!
Purtroppo non mi è possibile essere presente alla manifestazione.
A tutti un abbraccio e... a presto!
Roberto Mestrone