lunedì 15 giugno 2020

ANNA VINCITORIO LEGGE: "MIRAGGI DELL'ISOLA" DI EDDA CONTE


MIRAGGI DELL'ISOLA
di Edda Pellegrini Conte 
Ed.Helicon
Maggio 2017

Anna Vincitorio,
collaboratrice di Lèucade
Una serie di racconti vissuti come visioni. Le immagini che si susseguono sono il corpo dell'isola. Sogno, realtà, fantasia, mito. Cosa è l'isola per Edda Conte?
Luogo in cui immergersi, isolarsi protetti dal mare. Ma il mare è anche limite, solitudine, silenzio. L'isola è l'uomo, consapevole della sua vita e del suo scorrere in ore. La vita è anche attimi in cui materializzarsi e gustarne la gioia. La vita è tempo che si dilata nello spazio. Spazio indefinito che può trasmettere un senso di pace, di sicurezza. E' anche un luogo non luogo, inteso nella sua fisicità. Nell'aria alitano presenze invisibili. L'isola dà l'idea di una meta da raggiungere e in cui poi identificarsi. E' presente il mito con il suo misterico fascino. I personaggi e le cose si alternano e sono presenti gli dei con i loro contrasti: Lux dagli occhi chiari, Brio, Gea...l'atmosfera che anima il testo si muove tra il magico e l'onirico. Intorno a Lux rotolano perle di vetro che si assembrano formando una grande Palla. Nell'isola una casupola tra mirto, fiori e lentisco e, nelle notti di luna piena, il pescatore perso tra le onde, ritorna. Ancora, tante le figure nell'isola: Presenza, che ode il canto sussurrato dal vento; il Giardino di Pietra che cela in sé un mistero; Brio, spirito dell'aria...Nelle sequenze pare di vagare in una magia shakespiriana. Tutto è presente, ma tutto è irreale, quasi in dissolvenza. E' il sogno dell'uomo. Isola che alterna gioia e speranza a paura di sconfinare nell'Oltre. Il vento è padrone e spaventa. Ancora: appare il guardiano del faro e Mono il filosofo. Tutti questi personaggi che si alternano, non hanno consistenza fisica. Sono entità ma trasmettono vita. Vita di memorie che più non sono e ritornano come ricordo. Così anche gli alberi, gli uccelli; tutti indicati con la maiuscola. Ricercano la storia dell'isola che non si delinea. Così ognuno potrà immaginare la sua. Intorno rumori e luce - tanta luce -. All'interno dell'isola c'è anche un fiume: il fiume della dimenticanza che scorre lento, senza colore, rumore. Acqua misteriosa in cui si immerge un uomo alto, enormi orecchie e una lunga candida barba: Memo - memoria - ricordo. L'uomo scompare nel fiume dell'oblio. E' la personificazione del fiume stesso? Chiunque approdi nell'isola diviene sua essenza. Realtà visiva, inafferrabile, componente del silenzio che domina la notte. Ancora: il bambino dai capelli blu di eccezionale bellezza, che non parla. Figlio di pescatori; va al mare, si tuffa. A un certo punto scompare. Un giorno nella rete del pescatore, un pesce ancora vivo, argenteo dagli occhi scintillanti che guardano. Nell'aria che avvolge l'isola galleggiano particelle luminose. La luce è vita e nella vita si muove l'uomo. Contro l'uomo il Tempo che è crudele e distrugge. L'uomo è l'isola, l'isola è mito, favola. Tutti i personaggi dell'isola sono aspetti molteplici di un'unica essenza. Sovrano il Tempo e nell'isola, sia vagheggiata che reale, vive il suo tempo l'uomo.
Narrazione onirica e filosofica. L'isola è un inno alla vita e all'amore; immersa tra il "Tutto e il Nulla" e il "Tutto e il Nulla" vanno oltre il Tempo e l'Oltre. Rimane irrisolto il mistero che lega la vita alla morte.
              
Anna Vincitorio


                                                           




3 commenti:

  1. Ringrazio molto la nota scrittrice Anna Vincitorio, poetessa e saggista, per questo suo interessante lavoro di esegesi personalissima e ricca di acume, che ampiamente mette in luce i caratteri della mia scrittura...
    Un grato pensiero anche per il nostro sempre generoso ospite Nazario.
    Affettuosi saluti a entrambi.
    Edda Conte

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  2. Mi congratulo con Anna, le cui qualità di esegeta sono ben note e pochi giorni orsono dissi a Edda che le sue doti di poetessa erano innegabili, ma amavo immensamente i suoi racconti. Questa lettura critica ne è la conferma più bella. I racconti 'onirici e filosofici', come sottolinea Anna, rappresentano la magica peculiarità della cara Edda, che cela un mondo di sorprese dietro alla sua umiltà. Ringrazio entrambe e applaudo a tanta Arte. Un forte doppio, triplo - non si può escludere il Condottiero - abbraccio.

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  3. Il tuo "abbraccio universale" , mia cara Maria, fa crescere le persone rallegrandole nello spirito....
    La nostra gioia è di entrare nel cerchio del tuo abbraccio!
    Grazie a nome di tutti.



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