tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post1434964922216838547..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: LORETTA STEFONI: "LA RABBIA DELLA FIAMMA"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-45319000927779024822017-04-11T04:48:54.299-07:002017-04-11T04:48:54.299-07:00Grazie cara! La nostra amicizia è nata spontanea e...Grazie cara! La nostra amicizia è nata spontanea e si è alimentata di stima reciproca al di là delle distanze e dei silenzi. Il bello dei concorsi è proprio questo, oltre naturalmente alla gratificazione dell'esito che non si può certo negare: le occasioni d'incontro che, pur fugaci, si consolidano nel tempo. Ti ringrazio per l'accoglienza riservata al mio testo e per il fatto di lasciare definitivamente l'ambiente delle competizioni letterarie ti prometto che ci penserò, del resto non sono certo il numero delle vincite ad acclarare la bravura di un poeta, ma la capacità di mettersi sempre in discussione con tanta umiltà per migliorarsi. Le buone letture aiutano e anche la conoscenza della metrica, affinché l'uso del verso libero non sia una scelta obbligata ma, il modo che si ritiene più idoneo ad esprimere il proprio sentire. L'incontro con la poesia è stato per me terapeutico e, francamente, adesso non ne posso più fare a meno, quindi una cosa è certa, qualsiasi decisione prenda non smetterò mai di continuare a poetare e presto uscirà anche un mio libro, ormai in cantiere da tempo, sì prima o poi mi deciderò a pubblicarlo. Ancora grazie cara per le parole dedicatami e grazie al Professor Pardini che, generosamente, ha concesso questo spazio alla mia lirica.Loretta Stefonihttps://www.blogger.com/profile/06902179815632730745noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-33763966052026821172017-04-11T02:26:35.308-07:002017-04-11T02:26:35.308-07:00Venerdi 7 aprile ero nella sala della Promoteca de...Venerdi 7 aprile ero nella sala della Promoteca del Campidoglio, dove si svolgeva il decennale del Premio Albero Andronico e ho incontrato Loretta, che, ignara di essersi classificata prima, mi ha detto che quello era l'ultimo premio letterario al quale partecipava... Esordisco così, in quanto sono convinta che Artiste come lei non debbano fermarsi. In un mondo di presenzialisti, di concorsisti, Loretta conserva l'umiltà e la genuinità necessarie per partecipare senza la smania di esibire l'ennesima coppa. Il suo papà soffrirebbe sapendo che si ferma. E, concluso l'appello, cerco di assegnare alla nudità delle parole il compito di esprimere tutta la mia ammirazione per questo polimetro, ovvero una delle forme preferite da molti poeti moderni, che alternano versi di varia lunghezza, senza schemi ripetitivi, e non rifiutano talvolta la presenza di qualche verso molto lungo o con accenti dissonanti, dedicato alle donne arse vive in Afghanistan. Una lirica, che paradossalmente evoca Baudelaire, che talora descriveva la morte come un vecchio capitano che pilota la nave della vita verso un ignoto porto. Ma il visionario cantico di Loretta rimanda a un modo di rappresentazione diverso:è una sorta di Acheronte surreale, solcato da feretri sospinti da un soffio sinistro: <br />"Negati gli occhi al cielo<br />che si fa tela<br />per scendere come sipario<br />sulla femminea pelle".<br />La sua musicalità si affida a ricchi tessuti di armonie foniche,semantiche., ritmico - sintattiche e, in particolare a un uso scaltrito , incantatorio dell'iterazione. <br />Ammirata da una simile Opera abbraccio Loretta e Nazario, che l'ha introdotta con il consueto, superbo valore. <br /> Maria Rizzi<br /><br /> Anonymousnoreply@blogger.com