tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post2189747628149000193..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: GIACOMO LEOPARDI: "DIALOGO DELLA NATURA E DI UN'ANIMA"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-1017961680134048622014-08-29T14:57:41.908-07:002014-08-29T14:57:41.908-07:00Uno stimolo originale, difficile Il Dialogo leopar...Uno stimolo originale, difficile Il Dialogo leopardiano tratto dalle Operette morali.Di fronte al clima ineffabile creato dalle mirabili composizioni liriche, è lontanissima la requisitoria contro la forza misteriosa, nemica scoperta degli uomini, raffigurata sotto forma di un immenso busto, non di pietra, ma<br />vivo, protagonista assoluta del doloroso monologo nel Dialogo della natura e di un islandese. La lezione ricavata dall’Operetta morale, proiezione della dolente anima del poeta, sembra portare il Recanatese a una vita metaforicamente rappresentata dal “viaggio di uno zoppo infermo con un<br />carico sulle spalle che si avvia per montagne ertissime e luoghi impervi, alla neve, al gelo, all’ardore del sole”, che lo farà giungere “a un precipizio”. L'uomo sa che “è funesto a chi nasce il di’ natale” e che, di fronte alle vane speranze eternamente deluse degli uomini, ribadisce il demistificante “non so se il riso o la pietà prevale.Il poeta del Canto notturno di un pastore errante, però, vince il misantropo, perché il suo pessimismo si manifesta come rivendicazione vigorosa del diritto alla felicità contro tutte le forze ostili che soffocano quel bisogno costitutivo di ogni uomo. Anche in questo caso, insomma, egli “può toccare e rivelare i più profondi motivi del nulla, della noia-angoscia, della vita come morte, ma mai manca di dare a questi stessi motivi, pur così potentemente individuati ed espressi, un valore di stimolo all’energia virile dell’uomo, alla nobiltà del suo coraggio di verità e di resistenza ribelle” Non vi sono dunque due Leopardi, “l’oscuro amante della morte” e il vate eroico e titanico, ma la persona riservata, che riservata,che,dibattendosi tra il generoso slancio verso l’illusione e l’esplorazione coraggiosa del vero, in una lotta continua tra<br />“pessimismo e progressismo”, pur navigando sull’onda della sua delusione storica e toccando i margini del nichilismo più disperato, segue sempre “una linea attiva che culmina nella prospettiva di solidarietà<br />combattiva della Ginestra". Maria Rizzi<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-64596027715328283712014-08-24T22:09:41.448-07:002014-08-24T22:09:41.448-07:00Fuori discussione è la maestà dell'ingegno leo...Fuori discussione è la maestà dell'ingegno leopardiano. E personalmente apprezzo moltissimo la riflessione sull'infelicità degli esseri viventi con cui quell'ingegno disintegra la facile retorica di chi spara sentenze aprioristiche sulle valenze positive della vita. Tuttavia bisogna usare molte cautele, perché l'illusione può annidarsi dovunque, nell'ottimismo come nel pessimismo, mentre un realismo autentico si trova sempre in equilibrio tra i due. Felicità ed infelicità si alimentano l'una dell'altra. Non c'è l'una senza l'altra e non si può parlare dell'una se non si ha nell'intelletto la nozione dell'altra. Il che la dice lunga sul reciproco giovarsi della gioia e del dolore. Leopardi visse in tempi in cui occorreva spazzar via la spocchia ottimista e benpensante di uno spiritualismo di comodo e a buon mercato, ma da allora molta acqua è passata sotto i ponti e oggi occorre fare attenzione ai pericoli di un'opposta deriva: quella degli eccessi di un nichilismo non meno spicciolo, illusorio e a buon mercato. La negatività assoluta, non meno della positività assoluta, è il segno di uno squilibrio che fa torto al senso della misura e al relativismo nel quale viviamo.<br />Franco Campegiani<br />Anonymousnoreply@blogger.com