tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post240074110843181500..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: N. PARDINI: "IL VIOLA DEI CISTI"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-67368410299631748842017-07-01T09:52:10.053-07:002017-07-01T09:52:10.053-07:00"...una ricerca creativa, una chiave, verso u..."...una ricerca creativa, una chiave, verso una frontiera inesplorata, un sogno che apre al sovra-sensibile, una porta che si apre verso l’armonia e il mistero, l’universo magnetico dei profumi selvaggi, di nuove fragranze, dei suoni palpitanti e ti ritrovi “ospite di terre in mezzo al mare”, lontano dal quotidiano e miserevole travaglio". Questo è il cuore del giudizio critico di Maria Grazia Ferraris. Devo dire che il tatto interpretativo della scrittrice va, come al solito, a segno. Sembra, ed è così, che conosca come le sue tasche la mia evoluzione poetica. Il mio percorso poematico. C'è proprio in queste mie nuove composizione un totale abbandono ai misteri del Bello, e al fascino della musicalità. Lasciare da parte il mondo della conoscenza mitologica, della riflessione esistenziale, per abbandoni di tale natura significa anche dare quiete ad un'anima sempre protesa verso impossibili soluzioni ontologiche. Non posso altro che ringraziare Maria Grazia, d'altronde in più di una mia pubblicazione ho inserito un suo intervento critico in quarta o come nota introduttiva, visto che, riesce come pochi, a seguire il mio travaglio interiore. Da un ordine cronologico e tematico delle sue molte note critiche sulla mia attività letteraria vien fuori di sicuro una lettura esegetica attenta, oculata, veritiera, e di diacronico effetto umano e poetico.<br />Nazarionazariopardinihttps://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-13419787458859084122017-06-25T08:51:25.229-07:002017-06-25T08:51:25.229-07:00Il viola dei cisti che colora le dune spaurite ri...Il viola dei cisti che colora le dune spaurite risponde timido all’azzurro del mare, il maestrale intona le sue sinfonie morbide nella luce, i quotidiani rumori spariscono,e la musica di Glen Miller,il suo sound, vellutato, che ben sa utilizzare la sordina, dà corpo e significato all’inespresso sentimento naturale che parla col suo linguaggio primitivo nella luce.. <br />In apparenza ci troviamo immersi in un quadro impressionistico, quello della nobile intrigante pittura che fu di Monet: in verità si tratta di una “evasione” poetica ed esistenziale, dell’uscita delle colonne d’Ercole della realtà quotidiana, una ricerca creativa, una chiave, verso una frontiera inesplorata, un sogno che apre al sovra-sensibile, una porta che si apre verso l’armonia e il mistero, l’universo magnetico dei profumi selvaggi, di nuove fragranze, dei suoni palpitanti e ti ritrovi “ospite di terre in mezzo al mare”, lontano dal quotidiano e miserevole travaglio.<br />Maria Grazia Ferrarishttps://www.blogger.com/profile/17803499441626376026noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-51626431800926574992017-06-23T05:22:25.015-07:002017-06-23T05:22:25.015-07:00L’azzurro è il primo attore.
Ti prende e ti trasc...L’azzurro è il primo attore. <br />Ti prende e ti trascina <br />in isole lontane, all’orizzonte;<br />ti è fonte d’illusioni, di astrazioni,<br />di sperdimenti. E più ti riconosci,<br />non ti ritrovi più oltre gli affanni;<br />sei ospite di terre in mezzo al mare<br />lontano dai rumori della vita.<br /><br />Carissimo Nazario, mi hanno colpito questi splendidi e significativi versi perché provocano in me le stesse sensazioni di quando sono sulle vette delle montagne, dinnanzi all'Infinito. Da lassù, ogni cosa diviene piccola e vana, dinnanzi a tanta maestosità quando sei lì quasi a toccare il cielo con un dito anche gli affanni che gravano su di noi si alleggeriscono, l'anima si imbeve di una tale spiritualità che ti fa percepire quello che è il vero senso della vita. <br />Con stima e affetto.<br />Emma Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-89151076639386637592017-06-23T02:22:36.862-07:002017-06-23T02:22:36.862-07:00E già ti scrissi che diversi sono
i miei orizzonti...E già ti scrissi che diversi sono<br />i miei orizzonti in questa estate torrida<br />segnata dal limìo delle cicale.<br />Le prostitute negre qui attraversano<br />con il passo indolente il marciapiede:<br />sosta non hanno mai neanche di giorno.<br />C'è gente di colore dappertutto<br />che sorveglia gli sbocchi delle strade.<br />Altro che incantamenti, altro che cisti<br />a colorare le sperdute dune.<br />Si è fatta pur malvagia la natura:<br />non più passeri e storni ma soltanto<br />affamate cornacchie che insidiando<br />vanno anche l’inerme tartaruga.<br />E non c'è pace all'occhio, né conforto<br />ad ispirare un mite sentimento<br />che acquieti il mio travaglio quotidiano.<br /><br /><br />Ciao Nazario, uomo fortunato che può godere ancora delle bellezze incontaminate della natura<br /><br />CANAPA<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-23375494855151164762017-06-22T14:02:13.262-07:002017-06-22T14:02:13.262-07:00Versi zeppi di respiri mediterranei, di mare e di ...Versi zeppi di respiri mediterranei, di mare e di natura selvaggia che libera nell'aria intensi profumi. Leggendo questa poesia si entra in un dialogo tra l'uomo-poeta e la terra che dirada verso l'azzurro del mare. Ed è come partecipare al passeggiare, tale è il trasporto emozionale che si travasa nei sensi del lettore. Grazie Nazario per questo momento travolgente di poesia.<br />Un caro saluto<br />Francescohttps://www.blogger.com/profile/16684058785861163452noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-61600193002762934042017-06-22T02:41:54.297-07:002017-06-22T02:41:54.297-07:00Non è lirica, Nazario caro, è affresco dipinto con...Non è lirica, Nazario caro, è affresco dipinto con il pennello dell'anima. Hai intinto nei colori della memoria e della natura madre - benigna e sei riuscito a risarcirci. Dopo aver letto i tuoi versi si riflette su se stessi e si prova a far progetti per rispettare ' i palpiti gentili, i nascosti linguaggi primitivi. Si tenta di ascoltare la sinfonia del creato, di farne parte... Grazie per una simile lezione di dignità e di rispetto e per il dono di versi a dir poco sublimi. <br /> Maria Rizzi Anonymousnoreply@blogger.com