tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post2686577038908466352..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: ANNALISA RODEGHIERO LEGGE "NON SEMPRE VINCE GOLIA" DI L. T. BENETTInazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-85319268841428656412016-12-16T23:59:18.679-08:002016-12-16T23:59:18.679-08:00Leggo i vostri commenti mentre sto preparando il m...Leggo i vostri commenti mentre sto preparando il mio intervento di presentazione di Non sempre vince Golia che si terrà a fine dicembre in Sala Consiliare del Municipio di Asiago.<br />Ho accettato con piacere l’invito di Lucia Teresa Benetti a leggere e presentare i suoi libri (Lucia T. Benetti ha pubblicato anche un secondo libro: 048) assieme al Prof. Claudio Ronco, pur sapendo che mi sarei dovuta confrontare con le tematiche dolorose della malattia e della morte.<br />Ho fatto mie, per quanto possibile, le riflessioni dell’autrice sentendole vicine. Ringrazio Sandro Angelucci per avere colto il mio sentire che si è vestito di incertezza e sofferenza mentre attraversava le paure e i drammi di Lucia ma che poi è diventato forza, consapevolezza dell’importanza di vivere appieno la vita grazie alla mirabile lezione di rinascita di Lucia.<br />Dobbiamo avere sempre fede in noi stessi, suggerisce con sapienza Franco Campegiani, vivere senza correre dietro al benessere materiale che ci risucchia l’anima. Vivere senza trascurarci, vivere anziché sopravvivere.<br />Vi ringrazio di cuore per i vostri interventi e consegnerò le vostre parole all’autrice certa che le apprezzerà per l’indiscutibile valore etico che esse racchiudono.<br />Annalisa Rodeghiero<br />Annalisahttps://www.blogger.com/profile/17943665244894597932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-55121040212303445142016-12-10T22:49:28.867-08:002016-12-10T22:49:28.867-08:00Si dice che il cancro, pur esistendo da sempre, si...Si dice che il cancro, pur esistendo da sempre, sia la malattia del secolo. Un secolo, il nostro, caratterizzato da uno spropositato sviluppo del benessere materiale che ci ha trovati spiritualmente impreparati a sostenerlo. Bisogna correre e rincorrere trascurando noi stessi. E' come se l'aggressione ci stesse succhiando l'anima e noi smarriamo la grinta, la forza morale necessaria per andare avanti. "Devo essermi per un attimo distratta e lui, da bravo cecchino dalla mira infallibile, mi ha beccato". "Crescevi sereno e felice. Ed io, invece mi lasciavo schiacciare da quei tanti dispiaceri che la vita ti regala... Tutte vitamine per te". Annalisa Rodeghiero ci presenta la storia di una rinascita, di una guarigione del corpo e dell'anima che ha dello straordinario, del miracoloso: il che conferma la convinzione di chi crede che i miracoli stanno intorno a noi e che "straordinaria" non è altro che la legge ordinaria del creato. "Non sempre vince Golia", di Lucia Teresa Benetti, è il diario di una donna risanata grazie all'incrollabile fede in se stessa (nella spiritualità di se stessa), senza nulla togliere all'importanza delle cure mediche. Ci sono forze ignote, latenti in ognuno di noi, che possono aiutarci a superare problemi e difficoltà apparentemente insormontabili. "Voglio ritirare fuori tutti i miei sogni, i miei ideali", confessa la scrittrice. E sta qui, nella "voglia di ritornare protagonista della mia vita", la ricetta. Vivere anziché lasciarsi vivere. Golia vince quando Davide perde fiducia in se stesso (il che accade il più delle volte), ma la fede (in se stessi, nel divino di se stessi) muove le montagne, come esperienza comune insegna. Ferma restando, ovviamente, l'inderogabilità della morte per chiamata naturale.<br />Franco Campegiani <br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-35847320859134350492016-12-09T03:47:34.965-08:002016-12-09T03:47:34.965-08:00Non è facile affrontare un tema come quello che l&...Non è facile affrontare un tema come quello che l'autrice di questo diario propone in lettura attraverso una pubblicazione autobiografica di un'esperienza drammatica vissuta sulla propria pelle. Ma non è facile neppure scrivere su questo.<br />Annalisa Rodeghiero c'è riuscita. C'è riuscita facendo proprie quelle emozioni (positive e negative) che si sono messe in moto anche nell'animo suo. C'è riuscita perché si è identificata (quanto più le è stato possibile) con quello che una malattia, come il cancro, può generare nei pensieri e nel cuore di chi ne subisce l'attacco.<br />Dice Annalisa: "La narrazione è scorrevole, lineare e chiara, è vicina". E' vicina: eccola la chiave del suo "successo" nella stesura del pezzo. Ha sentito vicina questa tragica esperienza, ed ha potuto farlo perché è una poetessa, una poetessa autentica.<br />Scrive ancora: "Le parole di Lucia ci riguardano, ci coinvolgono e ci interrogano perché la salute non è mai scontata, il benessere (inteso come assenza di malattia), sempre appeso a un filo.". Già: lo dimentichiamo troppo spesso che non c'è nulla di scontato, troppo spesso non ricordiamo di essere appesi a un filo: il filo della vita e dell'amore va continuamente "lubrificato". Non dipende da noi il suo rompersi e, se ciò avviene, dobbiamo attaccarci all'anima della fune, dovesse anche ridursi a sottilissima, a quella sola bisogna affidarsi.<br />Ci sono "forze ignote", ci sono "forze spirituali", insospettabili e potentissime, che non sempre fanno vincere Golia.<br />Grazie,<br /><br />Sandro AngelucciSandro Angeluccihttps://www.blogger.com/profile/06030426829729538242noreply@blogger.com