tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post6064804650572538072..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: SANDRO ANGELUCCI LEGGE: "TRACCE DI SOLITUDINE" DI GIOVANNA DE LUCA nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-44659727946308727182020-06-20T03:46:32.311-07:002020-06-20T03:46:32.311-07:00Vorrei inserire il mio commento precisando che non...Vorrei inserire il mio commento precisando che non mi complimento con Sandro per le sue doti esegetiche in quanto mio amico - si può prendere atto che l'ho fatto con vari altri ospiti dell'Isola -, ma perché ammirata sinceramente dalla sua attitudine a rendere visibile il testo e l'autore o l'autrice che ci presenta. In questo caso, per esempio, emerge l'anima di Giovanna De Luca, tramite la scelta delle liriche e le parole del recensore. I versi dedicati alla madre, come sottolinea Sandro, si racchiudono nei primi due versi e nel 'ninnolo custodito nel cassetto'. L'Autrice, come accade spesso dopo una perdita, vede 'impigliarsi' le parole nella rete della 'grandezza dell'amore', che non è imprigionabile nella nudità dei dire. Sandro non ricorre a tecnicismi, indossa i versi e li porge con la fatica della semplicità. Sì, fatica, in quanto celarsi dietro a un linguaggio complesso, spesso inaccessibile, non è nelle sue corde e rende a noi lettori la comprensione delle sillogi e dei libri in genere, immediato. Lo ringrazio ancora una volta per avermi concesso il dono di avvicinarmi tanto a una poetessa, di carpire con lui i misteri e le verità che i versi raccontano. Non ha riscritto il testo, lo ha presentato con levità e con 'poesia'. Un forte abbraccio al mio amico, a Giovanna De Luca, che ho già apprezzato in altre occasioni, e al nostro Nazario che rende possibile questo luogo di incontri. Maria Rizzihttps://www.blogger.com/profile/05738604025979536386noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-64371545442185833542020-06-19T11:58:50.447-07:002020-06-19T11:58:50.447-07:00"Parlare di te ancora non mi riesce, mamma&qu..."Parlare di te ancora non mi riesce, mamma". Ogni lutto importante dà in eredità questi "grovigli alla gola", quel ninnolo che si guarda con tenerezza e poi si rinchiude, di colpo, in un cassetto, quasi a non voler fare i conti con il dolore. Sandro Angelucci nella sua veste di critico coglie con grande sensibilità il difficile percorso del dolore e il sentiero, universale, della condizione umana della solitudine. La ragione, dice bene Angelucci, in certi frangenti si trova spiazzata, è rigida, non dà risposte. Ma la poesia è il respiro dell'anima , ci consola e ci porta ad esprimere, purificate, le nostre più profonde emozioni, anche quelle più dolorose. Complimenti dunque all' autrice, al critico e un ringraziamento al prof. Nazario Pardini che permette, sulla sua Isola, incontri e scambi fecondi. <br />Loredana D'Alfonso Anonymousnoreply@blogger.com