tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post7015453267794083577..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: SANDRO ANGELUCCI SU "I GIRASOLI" DI MARIA GRAZIA FERRARISnazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-58420162465025058782016-09-10T06:16:50.930-07:002016-09-10T06:16:50.930-07:00Bravo Ubaldo. In questa struggente poesia sull'...Bravo Ubaldo. In questa struggente poesia sull'astuta illusione dei girasoli, emerge metaforicamente la disillusione dell'animo umano che vorrebbe imprigionare per sempre la luce. Complimenti vivissimi!<br />Franco Campegiani<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-71334632985936532442016-09-09T12:27:00.639-07:002016-09-09T12:27:00.639-07:00Grande è il dono che vi è stato fatto di essere co...Grande è il dono che vi è stato fatto di essere così splendidi poeti! Si consola chi legge:già nel saperlo dire sta il riscatto del male di vivereGiovanna de Lucahttps://www.blogger.com/profile/07636414850153333110noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-24650467874151268712016-09-09T12:26:52.158-07:002016-09-09T12:26:52.158-07:00Grande è il dono che vi è stato fatto di essere co...Grande è il dono che vi è stato fatto di essere così splendidi poeti! Si consola chi legge:già nel saperlo dire sta il riscatto del male di vivereGiovanna de Lucahttps://www.blogger.com/profile/07636414850153333110noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-88084751295029596862016-09-08T08:23:35.616-07:002016-09-08T08:23:35.616-07:00Carissimi vi devo molti ringraziamenti: in primis ...Carissimi vi devo molti ringraziamenti: in primis a Nazario P., che crede nella mia poesia e …pubblica; quindi a S. Angelucci che nel presentare con generosità interpretativa il mio testo mi invita a tenere sotto controllo la malinconia. Ha ragione: il malinconico, che non sa vivere solo di presente e di realtà, ha la tentazione della vita ulteriore e dello sguardo oltre il visibile, di “orizzonti impensati/dopo la fine di ogni attesa”. La malinconia richiede occhi pensanti. Pertanto S. A ci induce alla fede, al pensiero che “la fedeltà sarà ripagata”. E sulla stessa linea interpretativa ( quante possibilità di lettura ci porge la poesia!) ringrazio A. Rodeghiero che spiega con sensibilità tutta femminile la fedeltà simbolica del girasole come un autentico rapporto d'amore.<br />Un ringraziamento particolare al prof. Bozzo che mi segue in quella avventura della mente che lui chiama “Ensemble di personalissima cultura” e a F. Campegiani che ci ricorda che “in natura, la fatica di vivere viene accettata senza battere ciglio e ognuno svolge il proprio ruolo senza lacrime, offrendo il proprio contributo all'armonia universale”, mentre per noi umani "il dolce dorato paese cercato / è nero", e che quasi sempre "la fedeltà non ripaga".<br />Ringrazio anche U. de Robertis che in un graditissimo messaggio personale mi invita a condividere coi lettori di Leucade la sua poesia, che porta il titolo GIRASOLI e così commenta: “Non c'è bisogno di esibire altre prove oltre quelle esposte da Angelucci nella Nota, e da Bozzi e Campegiani nei Commenti per significare la personale riflessione di Maria Grazia Ferraris dinanzi ai “ campi assolati di girasoli”, per elogiare la sua maturità poetica. Non mi resta che aderire alle immagini molto bene espresse dai versi della Ferraris e farle mie. Anche se per la verità in Parti del discorso(poetico), 2014, avevo scritto qualcosa sui Girasoli." Ecco il suo testo, a completamento delle mie citazioni:<br />I Girasoli Portami il girasole impazzito di luce (Montale) <br />La meridiana luce riveste di eccessivo ardore<br />l'astuta moltitudine dei girasoli, <br />lo stelo dritto fino al crepuscolo, <br />inchiodato ognuno alla sua zolla di terra.<br />L'ora in cui appare la paura<br />che si raffreddi l'ardente vita.<br />L'esistente riaffiora dai clamori di un tempo,<br />intermittenti languori, la logorante intesa <br />di non parlarne prima della resa <br />che si consuma con servili mestizie.<br /><br />Le povere consumate notizie di me stesso. (Ubaldo de Robertis)<br /> <br />Maria Grazia Ferrarishttps://www.blogger.com/profile/17803499441626376026noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-55112752304633808912016-09-08T07:54:15.346-07:002016-09-08T07:54:15.346-07:00Sentiti complimenti a Maria Grazia Ferraris per la...Sentiti complimenti a Maria Grazia Ferraris per la sua lirica stupenda che stimola profonde riflessioni. Molto bella l'immagine dei girasoli" sull'attenti" che " accompagnano fedeli" il percorso della luce. Se, come sostiene Sandro Angelucci nella sua illuminante presentazione, essi lo fanno perché amano smisuratamente" i passi del sole sopra la piana", allora anch'io concordo nel dire che " l'allarmante fedeltà" sarà sicuramente ripagata e mi spiego: quando si risponde all'Amore vero, la fedeltà diventa scelta voluta e non un dovere. Non importa quale sia l'oggetto dell'amore ma nella fiducia originaria non c'è traccia del male anche se non si dà amore senza possibilità di fare, farsi male, così come non si fa del male se non all'interno di un rapporto d'amore. Chi non vuole" bruciarsi al sole" dovrebbe davvero " accontentarsi di vivere il mistero" come sapientemente suggerisce Franco Campegiani. Non è facile perché si è portati a chiedere sempre certezze all'amore, proprio all'amore che non può darle! Ecco allora giustificata l'amarezza che si coglie nell'immagine triste quanto efficace dei girasoli " stanchi di luce" e nell'animo della poetessa che ringrazio di cuore per averci donato questi meravigliosi versi.<br />Annalisa RodeghieroAnnalisahttps://www.blogger.com/profile/17943665244894597932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-57012345622696437732016-09-08T00:36:22.114-07:002016-09-08T00:36:22.114-07:00Giustamente, caro Sandro, sottolinei, oltre all...Giustamente, caro Sandro, sottolinei, oltre all'aspetto malinconico di questa stupenda poesia della Ferraris, anche il proposito irrinunciabile dei girasoli di rispondere positivamente al "richiamo d'amore", quell'"amor che move il sole e l'altre stelle", cui bisognerebbe essere fedeli "anche e forse più quando sembra volerci abbandonare". In natura, la fatica di vivere viene accettata senza battere ciglio e ognuno svolge il proprio ruolo senza lacrime, offrendo il proprio contributo all'armonia universale. Si dirà che gli altri esseri viventi non soffrono, non sono coscienti del dolore, ma questo non è realistico, considerando le sue indiscutibili componenti fisiche. Il fatto è che in natura, a fronte di ogni perdita, sul piatto della bilancia pesano anche gli aspetti positivi della vita. Ognuno sa ciò che deve prendere e ciò che deve lasciare, in natura, ed questo a consentire che tutto viva nell'equilibrio. Noi uomini, da questo punto di vista, siamo inferiori agli altri esseri viventi, e sta in questa inferiorità la nostra grandezza. Non ci contentiamo di vivere il mistero, vorremmo comprenderlo. Vorremmo sapere come fanno loro a non accorgersi del sadismo che vige in natura, come fanno a non vedere che "il dolce dorato paese cercato / è nero", come a non rendersi conto che "la fedeltà non ripaga". E' questa la sofferta richiesta che sale dai versi struggenti della Ferraris, sulla scorta dei grandi poeti citati. Lei vive in prima persona il dilemma di sempre e turba anche noi con l'interrogativo di sempre, quello che da sempre rivela la grandezza ed i limiti dell'animo umano: perché la sofferenza, perché la morte, perché la dolorosa esperienza del male?<br />Franco Campegiani <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-87802362853405716932016-09-07T09:29:47.716-07:002016-09-07T09:29:47.716-07:00Messaggi di chiarori perduti; di volti appassiti a...Messaggi di chiarori perduti; di volti appassiti alla luce del sole; sì, sono proprio i girasoli a darci l'idea emblematica dell'annerimento degli steli e delle corolle, esposti troppo all'erosione, alla consumazione delle cose terrene. Ensemble di personalissima cultura.<br />Prof. Angelo BozziAnonymousnoreply@blogger.com