tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post8241218997878104101..comments2024-02-27T05:17:01.565-08:00Comments on Alla volta di Leucade: FRANCO CAMPEGIANI: "LA POESIA DI PASOLINI"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-33542701509568266612014-08-17T22:50:13.093-07:002014-08-17T22:50:13.093-07:00Grazie a te, Umberto, per questa condivisione prof...Grazie a te, Umberto, per questa condivisione profonda di valori. Nel Genesi è detto che a Adamo venne affidata la custodia dell'Eden, ma noi - da custodi - ci siamo trasformati in despoti e tiranni del creato intero. Chissà se potremo riavvicinarci, un giorno, ai territori dell'armonia e dell'amore universale.<br />Franco CampegianiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-6622553109437604672014-08-17T09:53:52.725-07:002014-08-17T09:53:52.725-07:00Certo, questa è una delle poesie più sentite di Pa...Certo, questa è una delle poesie più sentite di Pasolini, scritta negli anni in cui si misurava l'avvio del taglio del legame fra l'uomo e le sue radici, quando inizia l'attrazione della vita della città, che per i giovani di allora diventava il riferimento e la speranza di una esistenza. Chi di noi, quando si era giovani, non ha sentito tale attrazione, che poi spesso è stato anche causa di profonde delusioni? E si rompeva un legame importante e un fondamento di certezze e di amori incondizionati, e iniziava una fuga epocale che aveva obiettivi di speranze, ma che a volte finiva su orli di abissi impensati. Lo sradicamento provocava smarrimento, creava delusioni e profondo malessere. Lasciare "la casa agli uccelli" ed "il campo ai vermi" rappresentava "la tempesta sulle case", senza lasciare neppure "il silenzio". Non è escluso che quello sradicamento abbia prodotto anche i guasti ai quali ancora oggi assistiamo: le mode linguistiche e anglofone che non sono più solo un assoggettamento culturale, ma anche una sotterranea colonizzazione economica e sociale, ben più pericolosa. Pasolini guardava lontano, con un mezzo secolo di anticipo.<br />Getta una pietra nello stagno, e le onde potrebbero sommergere le sponde, le nostre case, i nostri morti antenati e le nostre stesse vite.<br />Grazie, Franco per queste riflessioni, forse un po' improvvisate, ma che senza dubbio, mi hanno lasciato dentro il segno.<br />Umberto Cerio<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-2993378933722799772014-08-13T21:50:39.533-07:002014-08-13T21:50:39.533-07:00Grazie, Umberto. Sono profondamente colpito e comm...Grazie, Umberto. Sono profondamente colpito e commosso da questa tua partecipazione.<br />Franco CampegianiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-5817929443859669262014-08-13T14:16:22.413-07:002014-08-13T14:16:22.413-07:00Sì, caro Franco,
quei versi di Pasolini sono veram...Sì, caro Franco,<br />quei versi di Pasolini sono veramente struggenti.<br />Quel verbo ... lasciano, ... lasciano, ... lasciano, ... lasciano,<br />ci mortifica e ci sconfigge, ci eradica, ci svuota, ci consegna ad un buco nero.<br />'Il pane di ieri è buono anche domani', ci dice don Enzo Bianchi, riferendosi al passato, alla cultura e alle culture del passato, a quell'utero fatto di terra, aria, vento, pioggia, ... e di esperienze che sono sempre fertile terreno di coltura per riflettere il presente e affrontare il futuro: "non è stato l’uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo, qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso" diceva Capriolo Zoppo al presidente Franklin Pierce. Dove è finita quella civiltà, nei bit di un tablet, nei bastoncini Findus, nelle droghe in discoteca, negli OGM, nei pronto soccorso psichiatrici? Dove è finita quella 'visione sacrale dell'esistenza'? Hai ragione quando dici che si può e si deve recuperare il 'patto di alleanza dell'uomo con l'universo intero' senza necessariamente passare attraverso una restaurazione bucolica. Si può infatti essere figli della 'modernità' senza distruggere la 'antichità', ma succhiandone la linfa più adatta per una maggiore e nuova evoluzione della cultura e del pensiero. Recuperare la capacità e l'umiltà di voltarci poco indietro ad ascoltare le 'loro voci': credo sia l'impegno più urgente che dobbiamo porci anche se il 'denaro è lo sterco del diavolo'.<br /><br />Ti saluto con affetto,<br />Umberto Messia<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.com