tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post8346229753341194303..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: MARIA RIZZI LEGGE: "MAMMA! SEMPLICEMENTE" DI M. DEI FERRARInazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-59728734824431391352018-06-23T09:59:05.951-07:002018-06-23T09:59:05.951-07:00Continua l’epopea familiare di Marco dei Ferrari: ...Continua l’epopea familiare di Marco dei Ferrari: dopo i nonni e le nonne, il Poeta si rivolge alla Mamma, la figura che più di tutte si staglia nel nostro immaginario come protettrice, eterna paladina dei figli, ancorché questi siano adulti ormai consumati e capaci di autonomia. Mamma, semplicemente, sottolinea il Poeta, con la misura che si addice alle presenze che permangono in noi, oltre le contingenze, a indicare cammini imperituri, in un abbraccio globale tra passato e futuro. <br />Una figura, quella materna, che si delinea come un archetipo, un simbolo della permanenza e dunque della significanza, nella nostra vita, come ben è evidenziato nel testo poetico di Marco dei Ferrari, imperniato sull’antitesi tra luce e buio, pazienza e impazienza, sogno fugace – nonché virtuale – e memoria. <br />La poesia ha un’evidenza visiva fortemente icastica: viene da immaginarlo questo figlio, di fronte al marmo sbiadito improvvisamente animato dalla presenza della madre che in puro spirito trasmigra nel cuore del Poeta, figlio pentito. <br />E tutti i figli hanno di che pentirsi, del resto, per quell’atto di indisciplina, di ribellione, che è costitutivo dell’essere figli e li rende infine liberi, ma soli, perché privi di quell’unico autentico affetto che fu della madre. Questa però non li abbandona e torna nei sogni, nei cuori, nei momenti in cui la pena di vivere si fa più forte, a dire che ancora c’è quell’affetto immenso, imperituro, e ad esso si può ancora attingere, come bimbi smarriti, per trarne antiche e nuove ragioni per vivere. <br /><br />Cristiana Vettorihttps://www.blogger.com/profile/10029589115049940272noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-7382236312780232572018-06-13T02:05:27.656-07:002018-06-13T02:05:27.656-07:00Per tutti noi la mamma rappresenta il passato da c...Per tutti noi la mamma rappresenta il passato da cui non vorremmo mai staccarci. Così, quando questa importantissima figura viene a mancare, perdiamo anche una grossa parte di noi stessi e ci sentiamo mutilati nell’anima. Chi ci regalerà i suoi sorrisi pieni d’amore e tenerezza? Chi ci infonderà ancora coraggio e consolazione nei momenti più duri? Soltanto molto tempo dopo la sua scomparsa sopraggiunge la vera rassegnazione, sebbene il vuoto lasciato sia un abisso dal quale difficilmente potremo risalire indenni. Marco dei Ferrari con pochi versi e selezionate immagini riesce a far riemergere i nostri sentimenti più intimi. <br />Dal punto di vista stilistico, vale la penna osservare che, nelle ultime sue liriche, il poeta sembra avere abbandonato un po’ di quella ricercatezza che ha spesso caratterizzato le sue composizioni. Ed è forse proprio questa maggior linearità, unita ai flash che cristallizzano nel ricordo significativi momenti di vita con la mamma, a scavare nel nostro animo, portando alla luce l’essenza di quell’amore reciproco che resterà immutato per sempre, ma anche immortalando i tanti “non detto”.<br />Maria FantacciMARIA FANTACCInoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-44126468133539333562018-06-11T14:13:42.137-07:002018-06-11T14:13:42.137-07:00Del compositore conosciuto e stimato ritrovo la mu...Del compositore conosciuto e stimato ritrovo la musicalità del verso.Per la prima volta tuttavia percepisco un nuovo afflato nell’animo del poeta.<br />Quasi che abbandonati i tormenti esistenziali o proprio per superarli si incammini su un percorso di riscoperta della Presenza,Pura e Semplice,Consolatoria e Immutabile dell’unico Sentimento capace di vanificare le angosce della nostra condizione umana.<br />L’amore della Mamma comune a tutti noi,che ci insegna il linguaggio universale della comprensione,dell’accettazione,della serena rassegnazione. <br />È un concetto semplice che non va spiegato,o capito. È lì e ci pervade.Semplicemente.<br />Grazie Marco per averci mostrato una nuova sfaccettatura di sé.<br />Patrizia PellegriniAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-88574032854450810642018-06-09T01:11:06.814-07:002018-06-09T01:11:06.814-07:00Tenerezza e struggimento in questa breve poesia d...Tenerezza e struggimento in questa breve poesia di Marco dei Ferrari.<br />Lo stile è classico, insolito nel Poeta, ma consono all'argomento dettato dal sentimento soave e insieme forte che si affaccia di verso in verso, immediato e lieve come una carezza. La parola Mamma, di significato profondo e universale, si ripete come una invocazione di grande impatto emotivo.<br />La poesia si apre con significati sottesi-forti e profondi- nascosti entro parole di vitale importanza come "cuore pentito", "attendi paziente", "impaziente perdono"..la cui storia resta chiusa nel cuore del Poeta, forse nel tormento di lontani ricordi. Poi i versi si addolciscono: è la mamma dell'amore, della luce che guida i passi della vita, è l'unica persona che conosce o indovina ogni più riposto segreto, sempre, in ogni stagione della vita.<br />Gli ultimi due versi-praticamente due sole parole- riassumono plasticamente la piena dei sentimenti scaturiti da quella parola immensa , che non ha bisogno di aggiunte o di attributi: è semplicemente la parola "Mamma".<br />Edda Conte.edda contehttps://www.blogger.com/profile/04135137929043442500noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-3300375026879855532018-06-07T02:06:04.461-07:002018-06-07T02:06:04.461-07:00Condivido quanto espresso nelle parole della Rizzi...Condivido quanto espresso nelle parole della Rizzi: poesia che emoziona nella sua apparente semplicità, nella profondità del contenuto, del semplice...sentimento. Contrariamente a quanto sostenuto da qualcuno...è la plastica dimostrazione che la poesia non debba per forza ricercare parole, ma ascoltare emozioni. Le parole fluiscono e naturalmente si vestono di eleganza stilistica. Emanuele Aloisi.Anonymousnoreply@blogger.com