tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post8480179286701393643..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: MARIA RIZZI: "IMPRESSIONI SUL FILM "PASOLINI" DI ABEL FERRARA"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-18348663945263473402014-11-02T14:33:21.759-08:002014-11-02T14:33:21.759-08:00Nella notte tra l'1 e il 2 novembre moriva in ...Nella notte tra l'1 e il 2 novembre moriva in circostanze che restano ancora misteriose il cineasta, scrittore e Poeta, che ha segnato profondamente la storia del '900. Mi piace ricordarlo con una sua lirica:<br />"Alla mia nazione" - Poesia di Pier Paolo Pasolini<br /><br />Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico<br />ma nazione vivente, ma nazione europea:<br />e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,<br />governanti impiegati di agrari, prefetti codini,<br />avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,<br />funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,<br />una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!<br />Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci<br />pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,<br />tra case coloniali scrostate ormai come chiese.<br />Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,<br />proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.<br />E solo perché sei cattolica, non puoi pensare<br />che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.<br />Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.<br /> Maria Rizzi<br /><br /> Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-38827499197128526532014-10-23T12:40:32.878-07:002014-10-23T12:40:32.878-07:00Mi scuso ancora con i lettori del blog per aver us...Mi scuso ancora con i lettori del blog per aver usato il termine Nobel e non Oscar , alludendo al film "Il Postino". Scrivere di getto comporta questi fastidiosi inconvenienti.... <br /> Maria RizziAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-8637396038519931382014-10-23T04:22:17.540-07:002014-10-23T04:22:17.540-07:00Ho letto diverse recensioni di questo film, tutte ...Ho letto diverse recensioni di questo film, tutte in sintonia con quanto scritto da Maria. Premetto che non ho visto il film, e che non lo vedrò, per questo invece di parlarne, mi riallaccerò a una frase che colgo nel commento di Luca: " Penso si tratti di un gap culturale che ci separa dal cinema statunitense, che poi è dominante nel panorama mondiale.". Credo anch'io che questo gap sia una chiave di lettura che ci permette di capire perché Pasolini non può essere compreso come uomo e come intellettuale, per gli scopi della produzione cinematografica d'oltre oceano.Tra l'altro Abel Ferrara è noto per film di accesa violenza, <br />La complessità delle persone, dei contesti o della cultura stessa, in una sceneggiatura tipicamente americana, si riduce agli aspetti immediati, o si riassume negli stereotipi (il cattivo veste sempre di nero e ride, il buono reclama vendetta e le vie di mezzo sono molto sfumate). Ma questo non succede solo negli USA, il modello americano è troppo pressante per pensare che ne siamo immuni. Le mie bambine alla TV vedono sempre serie americane, come impedirlo se non vi sono alternative? La dinamica di semplificazione della cultura è in agguato, e potrebbe ridurre, così come vuole il film di Ferrara, la figura dell'intellettuale a una macchina da botteghino o, peggio, a una macchietta comica o drammatica. La complessità dell'animo umano fa paura, e allora è molto più facile spettacolarizzare le manie che di sicuro portano spettatori passivi a consumare popcorn mentre sullo schermo passano le immagini più truci e volgari. Sangue e sesso, inseguimenti e sparatorie... ecco ciò che piace al pubblico... Mi dispiace per Pasolini, che merita ben altri film... Ultimo commento, ho visto due volte "l'operaio dei sogni", di Pio Ciuffarella. Un film amatoriale, ma bellissimo, poetico, profondo... un vero omaggio al grande pensatore e poeta, Pier Paolo Pasolini. <br />Claudio FiorentiniAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-11612643639041195272014-10-21T12:17:45.126-07:002014-10-21T12:17:45.126-07:00Errata corrige: Luca mio...Errata corrige: Luca mio...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-41696440984421038762014-10-21T12:16:47.986-07:002014-10-21T12:16:47.986-07:00Luca mia, con il tuo post illuminante su Pasolini,...Luca mia, con il tuo post illuminante su Pasolini, che deriva dalla tua profonda conoscenza dell'Artista, mi ha fatto ricordare il Nobel negato al film interpretato da Massimo Troisi e Philippe Noiret "Il Postino" , tratto dal libro di Louis Sepulveda. Il Nobel fu negato per motivi che credo non fossero attinenti al film, ma al fatto che il protagonista fosse Pablo Neruda. A volte gli uomini cadono nella trappola delle convenzioni, dei pregiudizi, della mancanza di elasticità mentale. Il regista del film di Pasolini non è andato oltre il consueto, patetico cliché dell'intellettuale pervertito. Anche i film, purtroppo sono opera degli uomini e, come nel caso de "Il Postino" vengono giudicati da uomini... Grazie infinite del tributo! <br /> Maria RizziAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-17049885435377025092014-10-21T00:42:56.065-07:002014-10-21T00:42:56.065-07:00Cara Maria temevo che per il film di Abel Ferrara ...Cara Maria temevo che per il film di Abel Ferrara avvenisse quello che descrivi, non per una diffidenza pregiudiziale, ma perché il film è ambientato molto di notte. Non è il punto di vista che permette di capire il letterato e il sognatore che era Pasolini. Il cinema è spettacolo e il fumo sulla vita di quest’uomo è molto, e pare che il regista statunitense ne sia rimasto accecato. Non credo che la sua sia una scelta dettata da esigenze di botteghino, avrebbe trattato un altro argomento. Penso si tratti di un gap culturale che ci separa dal cinema statunitense, che poi è dominante nel panorama mondiale. Credo, ma non ho dati per provarlo, che sia dovuto ad una visione dell’uomo. Non ci sono spazi per una complessità: l’individuo è uno e la sua realtà è una. Questo atteggiamento, che in alcuni casi è opportuno e aiuta a capire, non può rendere ragione del personaggio in questione, che era complesso nel profondo, lacerato da drammi che non si conoscono a fondo. Sono necessarie molte sfumature, non solo di grigio ma di rosso, di verde, di blu e se c’è la notte c’è anche il giorno: l’intellettuale che denudava una società gretta e violenta della sua ipocrisia con uno sguardo unico e originale, luminoso mi verrebbe da dire. Cara Maria condivido la tua disillusione e condivido anche il giudizio sul corto (non tanto corto) di Pio Ciuffarella, “L’operaio dei Sogni” che come Davide centra il bersaglio mentre il Golia hollywoodiano cade sotto il peso dei tanti mezzi, di una scarsa libertà di movimento e di un’eccessiva semplificazione.<br />Luca Giordano<br />Anonymousnoreply@blogger.com