tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post8769738783886123608..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: Emanuele Marcuccio: Poesie con commenti criticinazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-15995585861497684832013-03-04T13:08:24.790-08:002013-03-04T13:08:24.790-08:00Versi luminosi e onirici, questi di "Superson...Versi luminosi e onirici, questi di "Supersonica", quasi spaziali nella loro infinità e altezza dell'anima.<br /><br />Felice Serinonorisehttps://www.blogger.com/profile/13050372737664877676noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-17640403818371372652012-05-19T03:14:34.992-07:002012-05-19T03:14:34.992-07:00Se vi è contraddizione essa sta tra l’invenzione d...Se vi è contraddizione essa sta tra l’invenzione di mezzi, che potrebbero far toccare l’agognata "sensazione" e "consapevolezza", e la loro stessa insita limitatezza, e, al di sopra di essi, la nostra, perché fondamentalmente incapaci di raggiungere la superiorità ambita e creduta da ciò che siamo.<br /> Infatti, in definitiva, se si considera la giustapposizione tra l'aspirazione umana e la macchina la contraddizione è forte, come dire: io voglio volare, come nei sogni stare al di sopra di tutto e sentirmi libero, voglio avvicinarmi al divino, essere divino, ma non potrò farlo e la stessa mia invenzione non elimina la mia limitatezza, né tantomeno la sua perché non ha vinto sul suono, né sul tempo.<br /><br />¹Da intendersi sia come, per contrapposizione, relazione tra la geometria dell'aereo, invenzione umana, circoscritta, legata ad una forma spaziale e numerica, e l'impalpabilità del cielo, dalla forma "informe", dalla non spigolosità, morbido come una coltre formosa e rotondeggiante. Sia come, muovendosi sul filo delle parole "padre e madre", senso del divino, che l'uomo ha da sempre attribuito al cielo, luogo dello spirito, dell'incorporeo, legandosi al desiderio di Dio e al tendere ad Esso (maschio e femmina); permettendo che in cielo avvenisse quell'unione dell'umano (geometria, numero, forma, aereo) con il trascendente, il soprannaturale (morbido dolce etereo cielo, casa, padre/madre); dell'invenzione (artificio) col sogno; che in definitiva è espressione del desiderio.<br /><br />Cinzia Tianetti, 19/5/2012Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-63094933301121379322012-05-19T03:11:47.711-07:002012-05-19T03:11:47.711-07:00“Supersonica”
Si potrebbero immaginare dieci aere...“Supersonica”<br /><br />Si potrebbero immaginare dieci aerei in formazione in acrobatici disegni, eppur non è solo un’immagine sospinta dal significato che sovviene alla mente a dedicare l’intera poesia, sono le figure ben disposte nel verso, la loro geometria, che danno l’idea, attraverso la formazione delle parole alle labbra; basta pronunciare sostantivi come “Arcata”, “Ala”, o verbi come “sfrecciare”, “squarciare” per sentirne la spigolosità come di lamiera. Ed ecco figurarsi linee che uniscono coppie di vertici, rette da cui nascono semipiani, superfici, assi, facce, di corpi d’uccelli futuristici in un cielo casa del padre e della madre delle rotondità¹, del morbido, dolce etereo trascendere.<br />Come negare che dalla notte dei tempi l'uomo abbia sempre aspirato a volare?<br />Ha imparato a camminare eretto, a sfamarsi, ad accendere il fuoco e scaldarsi, a vivere in comunità sempre più complesse, a costruire utensili, a spostarsi per lunghe distanze in modo sempre più veloce, e quest’ultime cose sono nate dal senso del proprio limite. L'uomo non volerà mai. E nondimeno lo ha sempre voluto, rinascendo nell’idea di riuscirci, se pur solo in sogno, e in questo si percepisce quel senso di malinconia, primordiale, come il desiderio che vi sta dietro. Desiderio di essere volatili e desiderio di ciò che volare simbolizza: la “liberazione”, anche dalle miserie umane, e dal proprio corpo; l' “ultraterreno” per quel sentimento di spiritualità che attanaglia il cuore, e per il desiderio di essere ad immagine e somiglianza di Dio. E così dal senso di impotenza la potenza dei motori di aerei che toccano le vette dei cieli, e pattuglie che giocano a rincorrere e superare la velocità del suono; eppure non vincono, perché il loro raggiungere tale velocità non è una costante, inevitabilmente ritorneranno a giocare con acrobatici disegni come scongiuri; a rincorrere il tempo, il suono, la luce, a volere squarciare lo spazio. E tutto questo non è nella volontà di quegli aerei che si impongono, ma di coloro che li guardano e sospirano: il poeta, il bambino, l'uomo.<br />A pensarci bene, una freccia tricolore in cielo, qual contrapposizione, ovvero qual connubio.<br />Velocità superiore al suono: “Supersonica”, recita il titolo, eppure si legge “sfreccia e rincorre / il tempo e il suono”.<br />Contraddizione? <br />Direi di no, qui ha inizio l’aspirazione poetica dell’intera poesia. Aspirare: significante in cui si sposano, convergendo, il “trarre a sé”, sopraelevandosi, il divino, e ciò a cui tende il desiderio “Arcata superiore sopraelevata in ala a tutti”, che, riprendendo il concetto del quasi onirico, accennato dal critico Domenighini, sembra esprimersi nel sogno dell’illusione visiva: “squarcia lo spazio / riduce durata di luce / in eco / nel ribattere veloce”. E si può ancora dire che la tensione tra il termine “Supersonica” ed il verso “sfreccia e rincorre / il tempo e il suono” mostra e produce per l’intera poesia, ancora una volta, tra il reale e il sogno, tra desiderio e azione, quel senso di malinconia e di nostalgica voglia di volare in altre ali, con gli occhi rivolti in acrobatiche fugaci colorazioni del firmamento.<br />La visione di segni nel cielo, mezzo con cui l’uomo ha superato se stesso, proiettano nello spettacolo la potenza d’espressione, ma contravvenendo alla regola di scrivere di qualcosa provando a dire cosa è, o cosa rappresenta (ovviamente nei limiti di quanto, di fatto, oggettivo potrebbe essere il nostro dire), si potrebbe scrivere di qualcosa dicendo cosa non è, o meglio, cosa non è nel segno-parola che utilizza per veicolare l’ignoto messaggio riposto, e questo riconduce all’uomo rappresentato nella poesia dall’osservatore (mi piace pensare il poeta stesso) intento a contemplare, ammirato, toccato nell’intimo, quel momento che vorrebbe suo, con cui vorrebbe identificarsi per “essere”; senza che rappresenti altro.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-25066407596546313112012-05-14T03:37:37.252-07:002012-05-14T03:37:37.252-07:00Comunque, non considerate tanto le mie intenzioni ...Comunque, non considerate tanto le mie intenzioni nello scrivere la poesia o le poesie, per aggiungere i vostri commenti. Il grande Quasimodo ha scritto: "La poesia è la rivelazione di un sentimento che il poeta crede che sia personale, ma che il lettore riconosce come proprio". Sì, le interpretazioni di una poesia sono multiple e cambiano da lettore a lettore, in fondo, al lettore non interessano più di tanto le intenzioni dell'autore nello scrivere una poesia.<br />Grazie!Emanuele Marcucciohttps://www.blogger.com/profile/14581945681091524786noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-67483714030073067942012-05-14T03:23:09.528-07:002012-05-14T03:23:09.528-07:00Vi ringrazio per i vostri attenti commenti!
Nelle ...Vi ringrazio per i vostri attenti commenti!<br />Nelle mie intenzioni la poesia è liberamente ispirata allo spettacolo delle frecce tricolori, si tratta, infatti, di una pattuglia acrobatica di aerei supersonici, ecco il perché del titolo, che è un'estrema sintesi metonimica. Ovviamente, per effettuare quelle acrobazie non possono andare a velocità supersonica, ecco perché "sfreccia e rincorre/ il tempo e il suono".<br />Grazie per la lettura e l'attenzione!Emanuele Marcucciohttps://www.blogger.com/profile/14581945681091524786noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-67885235173431421752012-05-14T02:55:33.705-07:002012-05-14T02:55:33.705-07:00"Supersonica" lirica "luminosa"..."Supersonica" lirica "luminosa" nella quale in un gioco di luce il poeta gioca, ancora, con la parola che si fa "verso" dall'arcata superiore, l'infinito, con padronanza di lingua che pare vivere nell'anima del poeta che, proprio dell'anima, ne fa sua normale abitazione. Pierangela CastagnettaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-45792716166367132782012-05-09T12:06:12.047-07:002012-05-09T12:06:12.047-07:00"Supersonica" è la più moderna delle lir..."Supersonica" è la più moderna delle liriche di Marcuccio non tanto perchè abolisce la punteggiatura ma perchè è indefinita nel soggetto.<br />E' un vocativo di nettezza abbacinante, metallica,quasi onirica, totalmente "fisica", spazio-tempo-suono-luce, di dimensione surreale.<br />Le due sintetiche forme modali al 3° e 8° verso ( "in ala", "in eco") conferiscono eleganza e leggerezza.<br /><br />Luciano DomenighiniAnonymousnoreply@blogger.com