Carla Baroni, poetessa, scrittrice e critico letterario |
Carla Baroni in
risposta alla nota critica di Francesco Casuscelli del mese di aprile
http://nazariopardini.blogspot.it/2016/04/carla-baroni-commento-il-morso-delle.html
Mio caro amico, grazie dell'elogio
ma del magnifico trio io son la sola
col capo ancora vergine d'alloro.
Mi finsi Dafne, timida ed ombrosa
tra le altre piante dagli aulenti odori,
vestale inascoltata che il suo oro
lascia colare dalle sue ferite.
Chissà se diverrà ambra, se un giorno
qualcuno scoprirà in essa il seme
di questa mia follia, forse un insetto
un muschio od un lichene imprigionati
nella vischiosa resina del canto.
Se sono Dafne, Apollo non mi volle
e mi condannò a eterno pianto
che esce dal boschetto dei suicidi.
CANAPA
Quando la poesia s'espande nell'aria e il lettore s'inebria, allora non v'è meraviglia che il ramo fiorisce ancora di petali e versi:
RispondiEliminaQuale incantevole pianto
di preziosa e purissima resina
essuda dalla vita, accoglie
in sé folli frammenti di melodie,
a cui i posteri forse daranno
il giusto tributo,
e a nulla servirà il tardivo abbraccio
d’Apollo che di vergogna
ai tuoi piedi oh Dafne chiamò le Rose
a chieder perdono poiché
giocando non seppe riconoscere
l’intenso effluvio dei fiori del lauro
nella tua magica e nobile voce.
Francesco