Valeria Serofilli, critico letterario, scrittrice |
Alternandosi tra poesia, narrativa, critica e saggistica, proseguono gli incontri letterari del nutrito Calendario di Astrolabiocultura nella persona della Presidente fondatrice Valeria Serofilli al Caffè storico dell'Ussero di Pisa, in Palazzo Agostini di Lungarno Pacinotti.Il 30 p.v alle ore 18:00 presso lo storico caffè, nell'ambito dell'iniziativa "Autori allo specchio", verranno ospitati gli autori Gabriella La Rovere con il volume "Alice e altre storie" (racconti, Augh editore 2018) e Annalisa Ciampalini con il volume "Le distrazioni del viaggio"(poesia, Samuele editore 2018) con i diversi relatori quali la stessa Valeria Serofilli e lo scrittore e critico Ivano Mugnaini. Letture dell'attore Rodolfo Baglioni. Gli interessati sono gentilmente invitati al drink letterario.
Nell'ambito dell' iniziativa dell'Ussero del 30 p.v.
il Leo Club Pisa nella persona del presidente Daniele Palomba, (figlio
della socia Lions Valeria Serofilli) per il Tema Operativo Nazionale del
LeoClub School4U, il cui obiettivo è operare una raccolta fondi che permetta di
acquistare materiali didattici, tecnologici e sportivi per le scuole italiane,
promuove la vendita dei pandoleo il cui ricavato sarà devoluto nell'acquisto di
kit d'istruzione per la scuola primaria.
Lettera aperta di Valeria Serofilli su "Le
distrazioni del viaggio" (Samuele Editore 2018) di Annalisa Ciampalini.
Il mio intervento in questo contesto si basa sulle mie
impressioni di lettura, aggiungendo alcune considerazioni su un testo tra i
tanti della raccolta che mi ha particolarmente colpita per le sue specificità.
Si tratta della poesia di pag. 42 tratta dalla sezione “Il posto intorno a noi”
in cui l’Autrice descrive il personaggio femminile dalle mani forti che
potrebbe essere una metafora della terra stessa o della vita.
Per analogia e per contrasto questa immagine può
infatti ricordare alcuni miei componimenti in cui gli elementi della natura
diventano quasi correlativi oggettivi di stati d’animo. (Si vedano a riguardo i
testi Arsura dall’opera prima Acini d’anima e Tragitto, inedita).
Posso rilevare che pur nella differenza dello stile,
le tematiche sono care anche alla sottoscritta ed è bello vedere come uno
stesso tema possa essere trattato in modo diverso a seconda dell’attitudine di
ciascuno di vivere e di osservare i luoghi e le situazioni, anche se poi gli
elementi essenziali della poesia sono identici e rappresentano le domande più
significative della riflessione sul senso della vita e del rapporto tra realtà
e sogno, come si evince dal distico della poesia che cito testualmente:
“(…) Le finestre al mattino / ci guardano
sognano il viaggio che faremo”.
Anche in questo caso vediamo come il sogno venga
affidato agli oggetti che diventano personificazioni, quasi estensioni
dell’occhio che lo osserva, come un sogno nel sogno, offrendo lo spunto
essenziale su uno dei topoi sia della poesia che di tutte le arti che
riflettono sul rapporto tra sogno e realtà, dalle arti visive alla filosofia.
Una parola poetica dunque, inserita in un contesto
onirico,in una compenetrazione tra sfera razionale e gioco creativo che supera
il tradizionale interferire di ragione e sentimento.
Per concludere in questa poesia specifica come
nell’intera raccolta qui oggi presentata, Annalisa Ciampalini tratta questo
tema ed altri di notevolissimo rilievo, in modo personale e coerente con la sua
biografia e con il suo modo d’intendere e di vivere la poesia, vale a dire
capace di esporre la sintesi e l’essenza di osservazioni e concetti di
particolare rilievo. Un volume questo di Annalisa, di cui è vivamente
consigliata la lettura.
Valeria Serofilli
Caffè dell’Ussero di Pisa, 30 novembre
Palazzo Agostini |
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