ROBERTO DE LUCA: COME PIOGGIA SOTTILE. GRAUSEDIZIONI. TRACCE. DICEMBRE 2021
Roberto
De Luca appassionato di storia e letteratura. Scrittore poeta e buon lettore ha
conseguito vari premi letterari tra cui
il “Voci”. Una persona eclettica, versatile che con la sua scrittura
snella e comunicativa dà voce ad un animo zeppo di contenuti da rivelare. Fiori
azzurri, A furia di sfogliare, sono le sue due precedenti pubblicazioni con
cui si è fatto conoscere. Dark è l’ultima opera, una raccolta di racconti. Per
sua bontà mi è giunto stasera il romanzo
dal titolo: Come pioggia sottile. Un
titolo amabile e fine che già ci avvia ai contenuti del testo: XXII capitoli
più brevi o più grandi che ci proiettano in un mondo di affetti e intrighi vari e articolati: basta leggere quello che
riporta la quarta di copertina per rendersi conto della pluralità dei contenuti
affrontati: “Luigi, in procinto di laurearsi in lettere decide di partire con
il suo amico Patrizio, con il desiderio di rivivere personalmente il luogo in
cui trascorse la sua vita. Il suo obiettivo principale è quello di ritrovare
Orietta, partita all’improvviso per questa città insieme al suo compagno Mark-
perché capisce di essere innamorato di lei. L’incantevole città di Praga fa da
sfondo alle vicende dei quattro protagonisti
che si incastrano e si distanziano prendendo pieghe impreviste, facendo
compiere al lettore un viaggio nella loro intimità e nella loro psicologia,
e mostrando tutte le facce del dado dei rapporti umani, eternamente
contrassegnati dall’incomunicabilità e dall’imperituro desiderio di
comprendersi e di essere amati”. La narrazione scorre fluente e euritmica a dimostrare le capacità scritturali
dell’autore, il suo nerbo, la sua forza comunicativa dove le varie sequenze
(narrativa, introspettiva e descrittiva) si alternano con dovia di particolari,
dando evidenza all’animo dei personaggi
in gioco. Soprattutto le sequenze descrittive servono da contorno alle
emozioni, rafforzandole e nutrendole. Nell’insieme ci troviamo di fronte ad
un’opera completa, compatta, ben
distribuita sviluppata su un tracciato di paratattica evoluzione e di
scorrevole impatto emotivo dove la padronanza del verbo e della morfosintassi
fanno dell’autore un assodato costruttore di vicende che si intrecciano e si
intricano tra loro dando come risultato un tutto armonico e convincente.
Nazario
Pardini
E il romanzo del carissimo Roberto è arrivato nelle mani del Maestro che lo ha letto d'un fiato, come faranno tutti i lettori, e ne ha tratto le grandi perle di saggezza. L'Autore che conosco da circa vent'anni, in quest'Opera si è posto super partes e ha lasciato che i suoi quattro giovani protagonisti provassero a darsi un'identità nella meravigliosa città di Praga, ovvero · “La città d'oro” o “La città dalle cento torri”, o semplicemente matka měst “La madre di tutte le città”. I giovani non sono turisti, ma emigranti. E Roberto sfata il luogo comune dell'immigrazione verso le nostre città. Loro cercano di realizzarsi lavorativamente nella capitale della Repubblica Ceca e instaurano intrecci sentimentali, più o meno solidi. Di fatto l'unico che stabilisce un rapporto d'amore effettivo lo realizza con una giovane nativa di Praga. Il loro matrimonio rappresenta un momento toccante del romanzo, perchè evidenzia la coralità del testo e mette di fronte all'incomunicabilità che è il muro insormontabile della società attuale. In quell'estratto del testo si ha l'assoluta percezione di quanto il vero contatto fra gli esseri umani si stabilisca solo con la presenza muta, con l'apparente non-comunicazione, con lo scambio misterioso e senza parole che assomiglia alla preghiera interiore. D'altronde è anche dannatamente vero che le parole non comunicano, ricordano. Il nostro Vate coglie con la consueta magistrale capacità analitica il tratto fondante del libro, tant'è che asserisce che si tratta di: "un viaggio nella loro intimità e nella loro psicologia, mostrando tutte le facce del dado dei rapporti umani." L'unico giovane non italiano, il più complesso, che cela le proprie verità, o perlomeno tenta di farlo, ricorre ai dialoghi con i simboli, in primis le foto di famiglia, che non sono nuovi al nostro Autore e risultano di una forza espressiva trafittiva. Sulla cifra stilistica mi affido ai termini dell'esegeta, si tratta di: "un’opera completa, compatta, ben distribuita sviluppata su un tracciato di paratattica evoluzione e di scorrevole impatto emotivo dove la padronanza del verbo e della morfosintassi fanno dell’autore un assodato costruttore di vicende". Roberto in questo romanzo lieve "Come pioggia sottile" è superbo e quanto mai maturo. Insegna senza rendersene conto e senza palesare alcuna volontà di salire in cattedra. Ringrazio il grande Poeta per aver dedicato questa pagina al mio Amico antico e li abbraccio entrambi augurando al libro il successo che merita.
RispondiEliminaIn effetti il mio registro narrativo si snoda spesso sugli aspetti da voi citati, che sono quelli intimi e psicologici dei personaggi. Penso che la vita in genere passi principalmente attraverso questi aspetti, quasi che ognuno non sia 'vittima' del proprio destino , ma che ognuno se lo costruisca attraverso il proprio modo di essere e attraverso il proprio modo di interpretare le cose che gli capitano nel corso dell'esistenza. Questo è quanto maggiormente fa da base a questa mia narrazione , ed è un aspetto sul quale si basa anche l'Azione dei personaggi, cosa che ritengo fondamentale per il buon esito di qualsiasi romanzo, perchè ritengo che è proprio attraverso l' Azione che debbono parlare i personaggi di un romanzo, escludendo così le spiegazioni delle proprie personalità da parte dello scrittore. Ti ringrazio tanto Nazario per questa recensione in cui metti in evidenza quegli aspetti narrativi e per il successivo apprezzamento sulla compattezza della storia e ti ringrazio veramente tanto Maria per aver rivelato chiaramente, oltre ad altre cose, alcuni aspetti fondamentali della storia, come l'incomunicabilità , o la difficile comprensione reciproca, cose che rappresentano uno dei mali, e se vogliamo anche un pericolo, nel mondo in cui stiamo vivendo.
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