tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post114849897707963024..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: MARIA RIZZI LEGGE: "HOC MIHI CONTINGAT" DI NAZARIO PARDINInazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-43282193556978462442022-03-08T03:40:42.166-08:002022-03-08T03:40:42.166-08:00Carissima Maria, grazie per questa ricca esegesi d...Carissima Maria, grazie per questa ricca esegesi dell'ultima opera di Nazario Pardini. L'ho letta con grande interesse apprezzando ogni concetto , ogni parola. Tu ci sei sempre per tutti. Un esempio di quali dovrebbero essere i rapporti tra poeti e amici di uno stesso gruppo. La poesia è rivoluzionaria e può aiutarci a migliorare noi stessi e il mondo. Mi accingo anch'io, con tutti i miei limiti, ad una recensione del bellissimo libro del Nostro. Lo farò con tanto affetto. A te un abbraccio e un ringraziamento.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/05948205200488420116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-62249698068108221902022-02-01T02:22:14.418-08:002022-02-01T02:22:14.418-08:00Ho letto molto della produzione poetica di Nazario...Ho letto molto della produzione poetica di Nazario Pardini, affascinato dalla profondità delle emozioni che suscita e contemporaneamente dai riferimenti letterari, celati nelle sue liriche. <br />Non ho letto, ma mi propongo di farlo, questa nuova opera che si svolge sul doppio registro della poesia e della prosa, ma l’analisi critica di Maria Rizzi è così articolata, profonda ed evocativa che, associata alla mia conoscenza dell’anima di Nazario, mi dà quasi la sensazione di averla letta. Una sorta di miracolo comunicativo, di cui Maria è capace.<br /><br />La doppia vicinanza della poesia di Baudelaire e di quella di Tibullo è una costante della poetica di Nazario Pardini, un modo geniale, che attraverso questo percorso letterario di millenni, riesce a esprimere la modernità di un sentire struggente, malinconico, sensuale, talvolta languido, intrinseco all’uomo di tutti i tempi. Ancora un modo per ribadire l’universalità temporale e spaziale del messaggio poetico. La modernità delle liriche di Pardini sta però nella originale rivisitazione dei temi fondanti della poesia classica. Anche qui è presente la musa ispiratrice, Delia, una sorta di Beatrice, ma molto più pregnante e concreta rispetto alla figura intellettualizzata dantesca. Delia è allo stesso tempo il ricordo delle pulsioni giovanili, la guida concreta e spirituale alle esperienze esistenziali, ma soprattutto la sintesi sublime dell’universo femminile del poeta.<br /><br />La poetica di Nazario non si ferma qui, cioè alla rivisitazione di temi poetici classici, ma va oltre come Maria Rizzi ci dice in maniera perfetta nell’analisi di questa opera. <br />Un nuovo stadio si aggiunge al sentire malinconico Baudelairiano, è la possibilità di un riscatto rispetto a una concezione pessimistica tipica in generale della poesia, il riscatto che si realizza attraverso il raccordo con la terra, la propria terra che è stata stesso tempo contesto e protagonista della sua esistenza, con le piccole cose che hanno resa la vita più lieve e gioiosa. Non sono quelle di Nazario, le piccole cose nella declinazione pascoliana che accentuano il dolore cosmico e di cui esse svolgono una funzione simbolica, sono le cose concrete che hanno dato e continuano a dare un senso all’esistenza, le fatiche dei contadini, i frutti della terra, i tramonti, i silenzi serali, l’intimità di un focolare…<br /><br />Non si ferma ancora questa ricchezza esperienziale ed espressiva, ma va oltre, prosegue nel sogno, una dimensione onirica, che in qualche modo era stata sommessamente annunciata nella fase precedente, dove l’elemento bucolico ci connette alla magia del mare, sempre presente nella poesia di Nazario, di cui Leucade, con le sue acque cristalline e le sue suggestioni mitologiche è espressione sublime. Il mare come sogno, mistero, ma non in senso leopardiano dove naufragare nel nulla eterno, bensì la testimonianza pregnante della bellezza che è continuità oltre la vita.<br />Franco Donatinihttps://www.blogger.com/profile/18317234471593124132noreply@blogger.com