tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post1270454499943512390..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: AMBRA SIMEONE: "POESIE INEDITE"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-12677147811275948662014-03-16T01:38:46.802-07:002014-03-16T01:38:46.802-07:00Cara Angela,
c'è bisogno che io scriva perché...Cara Angela,<br /><br />c'è bisogno che io scriva perché devo liberarmi, un mio vecchio prof. di italiano mi disse che dovrebbero esserci più luoghi pubblici simili "bagni" dove poter entrare e scrivere alla bisogna, quando ti "scappa", sono una "scrivitrice" incallita, altro che fumo! <br />Metterò da parte una copia per te, grazie del tuo commento!<br /><br />un abbraccio forteAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/09994826175001291751noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-37245218760961019392014-03-15T17:11:19.484-07:002014-03-15T17:11:19.484-07:00Molti di questi tempi vanno a capo e affermano di ...Molti di questi tempi vanno a capo e affermano di scrivere poesia, Ambra Simeone dice "sono quasi poesie",<br />E' poesia nuova, sperimentale, c'è bisogno della tua scrittura, c'è bisogno di versi che incidono sul quotidiano e ci portano a salvare quella damigiana. Grazie Ambra aspetto il tuo libroAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/10686223249693668411noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-78587777239074461142014-03-11T14:44:38.704-07:002014-03-11T14:44:38.704-07:00caro Valerio, basta non arrivare mai a credere che...caro Valerio, basta non arrivare mai a credere che abbattere muri o crearne di nuovi (sempre diversi) sia cosa solo da muratori! :-)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09994826175001291751noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-70610842693940464422014-03-11T10:34:09.472-07:002014-03-11T10:34:09.472-07:00Certo, ma in sé l'abbattere porta alla formazi...Certo, ma in sé l'abbattere porta alla formazione di un altro muro. L'uomo è legato, quindi ogni cosa che lo riguarda lo è. Lo slegarsi è un altro modo per legarsi. <br /><br />Valerio Gaio PediniAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-34544542547055384372014-03-11T03:46:37.789-07:002014-03-11T03:46:37.789-07:00caro Stelvio,
ti ringrazio molto del commento, mi...caro Stelvio,<br /><br />ti ringrazio molto del commento, mi piace cadere nell'informale e nell'ironia, sguazzarci dentro! - citando Valery:<br /><br />"gli stupidi credono che scherzare non significhi essere seri, <br />e che un gioco di parole non sia una risposta. <br />perché questa loro convinzione? perché è loro interesse che le cose stiano così. è la loro ragion di stato, ne va della loro esistenza" <br /><br />per questo non deluderò i lettori è in uscita un libretto con molte altre poesie!Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09994826175001291751noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-3493210037560269312014-03-11T03:39:47.852-07:002014-03-11T03:39:47.852-07:00caro Sandro,
devi darmi del tu! grazie per il tuo...caro Sandro,<br /><br />devi darmi del tu! grazie per il tuo commento, non c'è problema non mollo, continuerò di sicuro... poeticamente e "meno poeticamente", in pericoloso bilico e secondo quello che come ha detto l'acuto Balestriere citando Milosz è per me "la forma più capace"!Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09994826175001291751noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-37974004970885922152014-03-11T03:34:19.764-07:002014-03-11T03:34:19.764-07:00caro Valerio,
intanto si scardinasse davvero, qu...caro Valerio, <br /><br />intanto si scardinasse davvero, quello che ci tiene prigionieri, scriverlo è facile, farlo un po' meno e poi si ricostruisce, tutti insieme, penso sia la cosa più giusta da fare! sembra che non ci sia più nulla da abbattere e invece ce ne sono ancora molti di muri, anche nell'ambiente poetico... la mia poi non è né politica, e neppure tanto una poesia... è appunto una "quasi poesia", per cui non ho soluzioni in tasca, ti lascio uno scritto su cui riflettere, se ti va! la scrittura può essere sempre sull'orlo di diventare qualcosa, una qualcosa di diverso, così dovremmo fare per tutto, soprattutto per quello che non ci piace! <br />grazie del tuo commento!Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09994826175001291751noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-82670729627276919472014-03-11T03:18:48.253-07:002014-03-11T03:18:48.253-07:00Una poesia che bordeggia pericolosamente l'inf...Una poesia che bordeggia pericolosamente l'informale, il verso lungo, ma che si fa carico della verità delle cose e della precarietà della scrittura stessa. Questo è il segno e il disegno delle nuove poesie di Ambra Simeone. Sarebbe fantastico poterle vedere presto in un libro: lo auguro a lei e a noi suoi lettori di tutto cuore. Stelvio Di Spigno.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-47025936639453272362014-03-10T16:53:34.616-07:002014-03-10T16:53:34.616-07:00Suscitano interesse (si badi: non ho detto curiosi...Suscitano interesse (si badi: non ho detto curiosità) queste "quasi poesie" di Ambra Simeone, alla quale - se me lo consente - vorrei dare un consiglio: non abbandonare (permettimi di darti del tu) la tua ricerca poetica perché è vero ciò che afferma Balestriere: "sono forti - e convincenti - le (sue) connotazioni innovative e sperimentali". E, soprattutto, "non cercare di essere", sei: quello che basta "per essere molto poetica".<br /><br />Sandro AngelucciSandro Angeluccihttps://www.blogger.com/profile/06030426829729538242noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-61553751810387250462014-03-10T14:03:37.510-07:002014-03-10T14:03:37.510-07:00Ambra Simeone, mi scuso per l'errore...ehm, qu...Ambra Simeone, mi scuso per l'errore...ehm, quell'"Ambra De Simone",ah ah ah<br /><br />Valerio Gaio PediniAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-30043931146357653532014-03-10T13:47:20.071-07:002014-03-10T13:47:20.071-07:00Ho letto con una certa simpatia le quasi poesie di...Ho letto con una certa simpatia le quasi poesie di Ambra de Simone. E' un processo a cui tutti si dovrebbero avvicinare, accostare, magari fermarsi per un periodo, ma poi riprendere a viaggiare. Là dove formi un tuo mondo, entri in un tuo canone e il canone anche se è tuo, come la televisione, a che serve? Se butto in aria qualcosa, lo ridimensiono e poi lo ributto in aria, per poi ridimensionarlo e così fino alla decomposizione molteplice del tutto. Le lacune della critica sono le lacune di chi intende la poesia come uno stile e non come un soggetto a sé stante, lo stile poetico è lo stile poetico e lì vive il poeta con le sue parole, qui volutamente semplici, quasi infantili e per questo anche encomiabili, che mostrano una certa caparbietà che trasuda una "maliziosa fanciullezza". <br />Alla fine ci si butta sul sociale e sì capisce che ciò che dovrebbe essere sociale non lo è, che il telegiornale è superfluo, che la salvezza è spegnere la TV, perché non ci vuole un genio per sapere determinate cose: sono cose concrete ed immediate, che la gente, ahime, tralascia, gettandosi nel bisogno della ripetizione: un suicidio.<br />Spegni la tv!<br />Scardini tutto.<br />Ma una volta che hai scardinato tutto, che fai?<br /><br />Valerio Gaio PediniAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-46260473278994340372014-03-10T13:22:06.498-07:002014-03-10T13:22:06.498-07:00grazie davvero a entrambi i commentatori, mi ritro...grazie davvero a entrambi i commentatori, mi ritrovo in tutto, d'ora in poi cercherò di essere: sempre più post-moderna, sempre meno femminile, sempre più anglosassone e sudamericana, sempre più ironicamente tardo-moderna, sempre meno polverosa e museale, sempre meno italiana, sempre più leggiadra guastatrice, giusto quel po' che basta per essere insomma... "quasi poetica"!Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09994826175001291751noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-25344326608843977132014-03-10T13:02:42.933-07:002014-03-10T13:02:42.933-07:00Quello che mi sembra interessante in Ambra, oltre ...Quello che mi sembra interessante in Ambra, oltre la capacità di scrittura poetica narrativa ben riuscita, è il suo prendere le distanze da tanta poesia "al femminile" per entrare, semplicemente, di poesia. Questo scrivere, che è mutuato dalla narrativa, è esempio di molta bellissima poesia non italiana, dove gli viene riconosciuto il valore che ha. Ambra si allontana dal "che" di poetico, dal tema "poetico", tipico di chi non ha una buona simbiosi con la poesia. Anche tecnicamente, il discorso continuo, la tentazione dell'anacoluto, e però il tenere sotto controllo ogni riga, andando "a capo" quando è necessario, fanno di Ambra una poetessa molto moderna, poco italiana (per fortuna), molto sudamericana o anglosassone: tutti luoghi dove fare poesia non è l'errore italiano, quello di ripercorrere sempre, e sempre, e ancora, le stesse strade piene di polvere.<br /><br />Massimiliano DamaggioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-47452816574743555922014-03-10T12:12:37.487-07:002014-03-10T12:12:37.487-07:00Possiamo, con Ambra Simeone, poetessa giovanissima...Possiamo, con Ambra Simeone, poetessa giovanissima, finalmente vedere uno degli esiti scacchistici del tardo-moderno. Finalmente la scacchiera è buttata in aria, nel riconoscimento dell’immotivazione dell’indistinzione ontologica delle categorie prosa / poesia («mi dicono anche che se scrivo queste cose qui, che chiedono, sono prose? no, gli rispondo,/sai, sono quasi poesie, e allora l’a capo non è obbligatorio nella prosa, perché lo usi?»), della assoluta casualità comunicativa del verso e della forma («non sono mai riuscita a eliminare questo tic dell’a capo»), dell’ironia come fonte di ogni nuova avanguardia, di ogni rivoluzione etico/artistica («ma io non li avevo messi? che strano, com’è che sono comparsi?») («e giuro, io non volevo, non volevo cambiarvi le regole, che non è poesia questa, è quasi poesia »). La «quasi poesia» di Ambra Simeone, a differenza della mia «non»-poesia energicamente chorastica, butta in aria la scacchiera con ironia, con una levitas, gassosa, tutta neoN-Avanguardista, tutta post-moderna, abbandonando i modi grossolani del sarcasmo, dell’invettiva, della rabbia. Se il sacrificio del «guastatore» (cfr. Giorgio Linguaglossa) è di tagliare i reticolati dell’arte museale moderna fatta-rifatta-strafatta da artisti impagliati e di permettere il passaggio degli attacchi alla baionetta delle nuovissime generazioni, la «quasi poesia» di Ambra Simeone giustifica il sacrificio: “quotidianeità” della concretezza («non so, basta che la mattina ti affacci alla finestra e vedi che tempo fa,/e se hai il balcone fa lo stesso, la cosa non cambia poi molto»), banalizzazione volontariamente estremizzata della denuncia etico/sociale («basta sapere che ne muoiono fin troppi ogni giorno per malattie,/ guerre, omicidi, violenze o per negligenza dei medici, magari per suicidio, /e non c’è mica bisogno di sapere altro, poi dai telegiornali, perché volete saperlo?»), isolamento dall’eccesso di comunicazione, dall’heideggeriano rumore di sfondo («io spengo la televisione»). Butta in aria la scacchiera, Ambra Simeone, con la nostalgia del nostos, col desiderio aedico di un aidos-Aoide, distanti anni luce dalla innocua fugacità dell’istantaneo della pop-art, della mass-culture («ora mi chiedo se questa metafora qua,/ stia funzionando davvero, oppure cadrà anche lei nel vuoto,/ e disintegrandosi in mille pezzi, non potrà più essere tramandata»). Questa la giustificazione del sacrificio del «guastatore», questo il fine del farsi Rocambole, «cane da guardia» contro i mestieranti da carte d’apparati: aprire la pista all’invasione di una nuova Orda d’Oro, fatta di giovani artisti, «quasi poesie», nauseati d’ogni museo o accademia, nauseati «di certi posti». Ivan Pozzoninoreply@blogger.com