tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post1875491828513215053..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: TULLIO MARIANI: "SUMUS POETAE"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-58113207327233996292017-12-14T08:01:31.114-08:002017-12-14T08:01:31.114-08:00La metrica, amico mio carissimo,
ne parlan tutti, ...La metrica, amico mio carissimo,<br />ne parlan tutti, pochi la conoscono.<br />Qualcuno la confonde con le rime,<br />altri invece ne contano le sillabe<br />ma la musica proprio non la sentono.<br />La tardona un poco acculturata<br />non avrebbe iniziato la concione<br />se arguito lei avesse che solo in metrica<br />tu scrivi testi ed anche assai ritmati.<br />Nell'odierna ignoranza nella quale<br />si confondono il Pascoli e il Carducci<br />- han del verde entrambi i due cognomi-<br />ogni verso si rompe a pezzettoni<br />e si unisce infine al successivo,<br />poi si legge con la voce ispirata<br />di chi esala il suo ultimo respiro<br />perché è convinzione generale<br />che la figlia di Euterpe non sia tale<br />se non strazia un organo vitale.<br />E così invece che alle stelle<br />lei rimane assai spesso accovacciata<br />in terra tra il concime naturale.<br /><br />CarlaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-82630385027438496272017-12-14T01:23:44.681-08:002017-12-14T01:23:44.681-08:00Mi fanno cominciare bene la giornata questi versi ...Mi fanno cominciare bene la giornata questi versi sagaci e brillanti, ironici e mordaci che dicono la presuntuosa ignoranza di un sottobosco letterario che, avendo studiato su qualche Bignami della poesia, ritiene di aver maturato e quindi possedere inconcusse competenze; e in quelle si crogiola senza neppure sospettare l'utilità di qualche salvifico dubbio. Ma, come ben sa Tullio Mariani e tutti coloro che hanno la ventura di frequentare concorsi letterari, la "signora dell'organizzazione" è solo la punta di un iceberg costituito da una folla di persone che nei premi letterari, e ancor più nella vita quotidiana, non sanno contenersi nei limiti di un sapere consapevole, ma debordano vistosamente e clamorosamente. Con tutte le conseguenze del caso. La mia cordiale partecipazione alla disavventura di Tullio Mariani, si è intensificata a mano a mano che più fitti si rivelavano i legami tra questo testo poetico e la satira I,9 del poeta latino Orazio, quella detta “del seccatore”, finissima interpretazione del tipo di persona di cui stiamo parlando.<br />Eh, che ci vuoi fare, caro Mariani? Quando capitano queste situazioni, non resta che “demittere auriculas” e tentare opportune vie di fuga. <br />Pasquale Balestriere<br />ALDEBARANhttps://www.blogger.com/profile/06969500650951458820noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-85326091804137220092017-12-13T10:27:02.052-08:002017-12-13T10:27:02.052-08:00Desidero fare i miei complimenti a Tullio Mariani ...Desidero fare i miei complimenti a Tullio Mariani per questa sua composizione ilare nell'aspetto compositivo, formale e, a pari tempo. seriosa nel contenuto imperneato sul dilemma:"poesia in rima o poesia a verso libero?". Non voglio e non posso aggiungere altro perchè Franco Campegiani,da par suo, ha detto tutto e in modo incisivo, profondo chiaro e palesemente convingente che rispecchia,per me, il modo attuale di come fare poesia vera oggi. Poesia in rima o a verso libero purchè il testo abbia la capacità di coaptare il lettore e ciò può avvenire solo attraverso la musicalità dei termini opportunanemente incastonati nel testo. Pasqualino Cinnirella. Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-35069075264258573392017-12-13T08:24:13.573-08:002017-12-13T08:24:13.573-08:00Dimenticavo di dire - preso dal desiderio di enunc...Dimenticavo di dire - preso dal desiderio di enunciare il mio punto di vista - che la composizione poetica di Tullio Mariani, così scanzonata ed ironica, è estremamente piacevole dal punto di vista estetico. Mi congratulo vivamente con lui.<br />Franco CampegianiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-36371856917487079592017-12-13T07:43:57.532-08:002017-12-13T07:43:57.532-08:00Le regole - è vero - comprimono la libertà, ma che...Le regole - è vero - comprimono la libertà, ma che libertà è quella che non accetta la sfida delle regole? Il fatto è che si può essere liberi solo nei condizionamenti. Una libertà dai condizionamenti è utopistica, illusoria e del tutto irreale. Il mondo odierno, in ogni suo aspetto, e non solo per ciò che concerne il fare artistico, ha ripudiato ogni regola, ogni codice imposto, e questo anelito alla libertà è indubbiamente positivo. Da tale autonomia, tuttavia, non dovrebbe discendere uno sciatto spontaneismo, ma ci si dovrebbe lecitamente attendere qualche innovazione, qualche nuovo stile, qualche nuova corrente, qualche nuova formula espressiva. Non è vero, infatti, che lo spirito creativo sia sregolato. Ribelle si, lo è, almeno il più delle volte, ma il ribelle non è privo di regole: ha regole proprie, norme dettate dal proprio universo interiore. Lo spontaneismo non è segno di libertà, come si vorrebbe far credere, perché libertà è spiritualità, mentre lo spontaneismo è superficiale ed è privo di profondità, di qualsiasi scavo interiore. Altro che libertà! Lo spontaneismo è immerso nei pregiudizi e dà la stura a qualunque sciocchezza. Venendo allo specifico, non si deve credere che abbandonare i vecchi codici possa rendere più facile, oggi, fare poesia. Al contrario, la rende estremamente più difficile, in quanto pretende dal poeta di essere totalmente se stesso, ovvero assolutamente originale, ispirato dalla propria Musa interiore.<br />Franco Campegiani <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-2822205050311426162017-12-12T11:54:58.028-08:002017-12-12T11:54:58.028-08:00Mi è capitato poco tempo fa di partecipare a un pr...Mi è capitato poco tempo fa di partecipare a un premio dove fui segnalato con menzione, e come sono abituato a fare,per rispetto ed educazione, andai a ritirarla. Dopo la lettura del testo, una giurata, insegnante, si complimentò con me, e io la ringraziai. Le chiesi per curiosità, e in riservata sede, ragguagli sulla sua opinione e valutazione del testo. Finimmo a parlare di enjambement (davanti alla mia definizione): "ma lei non fa il medico? L'enjambement è l'apice della meditazione di un poeta" mi rispose. "lei mi ha appena confermato che il livello culturale di una persona esula dalla sua attività professionale" dopo averle così risposto, la salutai con una stretta di mano e me ne andai. Emanuele Aloisi.Anonymousnoreply@blogger.com