tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post2906258290404977078..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: SANDRO ANGELUCCI: "TOTEM DEGLI APPENNINI-I GIORNI DELL'OMEGA"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-57543947031124716442018-02-04T08:27:33.204-08:002018-02-04T08:27:33.204-08:00La lettura del commento di Sandro Angelucci in rif...La lettura del commento di Sandro Angelucci in riferimento allo scritto di Franco Campegiani mi ha riportato alla mente una convinzione sostenuta qualche decennio fa dal chimico britannico James Lovelock e cioè che la Terra, lungi dall’essere riducibile a sola materia inorganica, potrebbe essere considerata Gaia, un organismo vivente, variante di Gea (nome della dea greca personificazione della terra). Un organismo vivente in grado di autoregolarsi. Quasi un ritorno all’animismo di primitivi. Penso che né Angelucci, né Campegiani vedrebbero in questa ipotesi un regresso. Se si parla di vita e del suo ciclico tornare, chi può dire se i primitivi non siano più avanti dell’uomo d’oggi, così progredito tecnologicamente ma sempre più calcolatore di tempi e profitti e sempre più privo di capacità complessiva di visione e soprattutto di poeticità?<br />Complimenti ad entrambi per le acute riflessioni.<br /><br />Annalisa Rodeghiero<br />Annalisahttps://www.blogger.com/profile/17943665244894597932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-70684740907002856442018-02-02T21:39:41.647-08:002018-02-02T21:39:41.647-08:00Sono profondamente scosso, a mia volta, dal messag...Sono profondamente scosso, a mia volta, dal messaggio positivo (prepotentemente positivo) di Sandro Angelucci. E' la positività che esplode dalle viscere della terra, di quella Grande Madre che si spezza come il pane per partorire con urla terrificanti nuove e tenere forme di vita. "E' così che lo spirito della terra si rigenera", dice Sandro, congiuntamente all'artista di cui io parlo nella mia recensione. "Non tutti i mali vengono per nuocere", recita un vecchio adagio. Ed è vero, se solo si pensa alla gara di solidarietà (quella vera e non quella di facciata) che si scatena nelle grandi calamità, come le guerre e appunto i terremoti. Per non parlare del desiderio di rinascita che ne segue. La vita è fatta così e a nulla serve interrogarsi se sia giusto o sbagliato, se sia un bene oppure un male. E' così e basta. Nella sventura diveniamo veri fratelli e nella disgrazia ritroviamo quella sana voglia vogliosa di operare che purtroppo smarriamo quando affondiamo nell'aridità, nel quieto vivere e nella pigrizia dell'opulenza, nelle sabbie mobili delle comodità, dell'ipocrisia e dell'ingordigia, dove tutto è apparentemente tranquillo e tutto sembra essere (ma non è così) "rosa e fiori".<br />Franco Campegiani Anonymousnoreply@blogger.com