tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post3328413479989176012..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: N. PARDINI COMMENTA "ALZHEIMAR FEST" DI M. GRAZIA FERRARISnazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-68933124212874034742017-10-03T02:26:49.776-07:002017-10-03T02:26:49.776-07:00bellissima pagina per riflettere, anche per ispira...bellissima pagina per riflettere, anche per ispirarsi.<br /><br />Odori<br />Non sempre sono vuote<br />le bianche pagine di un libro aperto<br />dipende sempre da chi legge<br />chi vi respira odori. Sanno di buono<br />del pane caldo dell’inverno<br />di mani ammorbidite a primavera<br />quando nei solchi lo impastavano<br />con lievito di sole e di sudore<br />con le stagioni delle attese<br />le nenie variopinte degli autunni.<br />La neve ammanta i finestrini<br />disperde gli echi di campane<br />ma non lo sguardo delle voci<br />l’inchiostro delle penne di memorie.<br />Non sempre sono vuote<br />le bianche pagine di un libro aperto<br />dipende sempre da chi legge<br />chi vi respira odori. Sanno di buono<br />di una capanna sulle pietre<br />di una cometa sul camino<br />sanno di grappoli e cortecce <br />incensi nelle crepe degli abeti.<br /><br />Em@nuele Aloisi.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-48044391858277665862017-10-03T00:48:11.383-07:002017-10-03T00:48:11.383-07:00Grazie: tocchi il cuore del problema.Grazie: tocchi il cuore del problema.Maria Grazia Ferrarishttps://www.blogger.com/profile/17803499441626376026noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-255025173350727322017-10-02T11:40:12.379-07:002017-10-02T11:40:12.379-07:00Oggi la "cura" ci ruba a noi stessi e le...Oggi la "cura" ci ruba a noi stessi e le responsabilità quotidiane ci portano lontani dal nido e dai teneri abbracci con cui gli avi "lavorarono, amarono, furono capi famiglia, accesero i forni per realizzare profumi di pane, coltivarono terre fino a rovinare le ossa" (così poeticamente Nazario Pardini). Oggi l'"esser-ci" ha il senso heideggeriano dell'estraniazione dall'essere, anziché quello della sua epifanica rivelazione. Si è costretti a vivere una vita inautentica: l'esistenza anonima di tutti dove nessuno è se stesso e ciascuno è prigioniero del "si dice, si pensa, si fa". Così all'anziano, che non ha più un ruolo da svolgere nella quotidiana menzogna, non resta che una via da percorrere: chiudersi in se stesso, uscire dalla realtà... Gli orologi ritratti da Cattelan sono impazziti e l'anziana signora smarrisce la cognizione del tempo, smarrisce la memoria di cui la vecchiaia, per natura, è depositaria da sempre. I suoi ricordi non occorrono più, non occorre più la sapienza di Uma, la mamma (o la nonna?) di Roberta Dapunt, una "madre antica... forte donna di montagna... che radunava intorno a sé la sua gente... persona dalla fede rocciosa e semplice... (che) viveva in assoluta armonia con il suo ambiente". Oggi l'umanità ha voluto strappare le radici dell'incanto (un incanto che portava sulle proprie spalle il dolore), così non le resta che precipitare nel buco nero del disincanto e della disperazione, coinvolgendo tutti nella demenza (giovani e vecchi), senza pietà. E allora fa bene Maria Grazia Ferraris, in questa circostanza, a ricordare Gianni Rodari, straordinario costruttore di favole e di sapienze ataviche, rammentando il tempo senza tempo di un'innocenza che è forza d'animo e si sbaglia a confondere con l'ingenuità.<br />Franco Campegiani<br />Anonymousnoreply@blogger.com