tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post517222766376374528..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: MARIA RIZZI: "SONO STATA AD AUSCHWITZ"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-20599810981069831482018-07-16T10:26:02.717-07:002018-07-16T10:26:02.717-07:00Bell' articolo pieno di pathos e di partecipa... Bell' articolo pieno di pathos e di partecipazione questo di Maria Rizzi. Una fotografia in bianco e nero sotto un cielo plumbeo, un viaggio attraverso i mali compiuti in un passato ancora molto prossimo al nostro presente. L' uomo non puo' cambiare altro che il modo di essere carnefice della sua stessa specie, purtroppo, anche se un fatto così eclatante, come il genocidio operato dai Nazisti ( non dimentichiamo pero'la complicità dei Fascisti italiani e nemmeno quella delle guardie Ucraine, che dettero una grossa mano ai Nazisti nei rastrellamenti)resta sempre un monito. Maria riporta una realtà agghiacciante della quale ha voluto rendersi conto toccandola con mano. Evita di guardare gli strumenti di tortura e li lascia la', nel proprio immaginario, dove la palese ferocia lascia il posto al pianto. Credo che tutti, almeno una volta nella vita, dovremmo fare un viaggio in quei luoghi dove il micidiale mix formato da volontà di prevalere e odio, si trasforma in freddo programma e in disciplina, generando una delle maggiori assurdità mai partorite dal genere umano. Tutto questo è senz' altro un invito a meditare, anche sul presente.Roberto De LucaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-80504230628203770352018-07-05T02:57:32.682-07:002018-07-05T02:57:32.682-07:00Ringrazio di cuore i cari Pasqualino e Franco per ...Ringrazio di cuore i cari Pasqualino e Franco per i loro post di altissima levatura morale. I loro concetti aprono spiragli di speranza e chiariscono che 'se anche non è cambiato molto' il male può essere funzionale al bene. La teoria di Franco aiuta a credere nell'Amore che mi sembra sempre più difficile. Li stringo grata entrambi e, ovviamente, abbraccio forte forte il nostro condottiero che non nega spazi e consente di dialogare e sentirci vicini... <br /> Maria Rizzi Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-61986074211930319222018-07-04T20:45:54.968-07:002018-07-04T20:45:54.968-07:00Questo viaggio di Maria Rizzi è una vera e propria...Questo viaggio di Maria Rizzi è una vera e propria Via Crucis nei luoghi dello sterminio, della follia e della vergogna. Ci tocca profondamente nell'animo la constatazione della nostra impotenza di fronte al male radicale e assurdo, "male per il male", gratuito e privo di giustificazioni. Quali le ragioni dei genocidi e degli olocausti che si ripetono in continuazione dalla notte dei tempi nella storia dell'uomo? Satana forse? troppo comodo, le potenze demoniache sono nell'uomo stesso. E, per quanto sdegno possiamo provare, alla fin fine dobbiamo comprendere che i fautori di quegli eccidi sono esseri fatti - volenti o nolenti - della nostra stessa pasta. Da qui il pianto sconsolato che non fa sentire Maria "innocente né salva". Ed è, a mio parere, uno sgomento catartico, che paradossalmente fa sentire più umani ed affratella. Nessuno si augura il male e nessuno può sentirsi autorizzato a teorizzare che il suo ruolo sia questo. Non ci sono ragioni che possano giustificare una criminalità di tal fatta. La ragione si deve arrestare di fronte al mistero, ma è un fatto che di fronte al male assoluto il nostro sentimento di fratellanza ne esce rafforzato. La teoria non aiuta a comprendere, ma sul piano pratico a nessuno dovrebbe sfuggire che nelle situazioni di calamità (guerre, terremoti, eccetera) è proprio il sentimento di solidarietà e di cooperazione tra gli uomini a venire risvegliato. E' questo che conta, un risultato che in qualche modo ci salva. D'altro canto l'accettazione del male deve intendersi in un senso molto più ampio. Non è rassegnazione passiva, non è "porgere l'altra guancia". "Accettare" significa anche "farsi accettare", per cui occorre combattere e passare al contrattacco. Necessita saper "prendere la frusta nel tempio". Proprio quanto accaduto con la seconda guerra mondiale contro il nazismo. Il bene sa avvalersi anche del male all'occorrenza, per cui accettare ed amare il male, in casi estremi, significa anche compierlo. <br />Franco Campegiani <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-88932396147412077222018-07-04T09:48:26.019-07:002018-07-04T09:48:26.019-07:00C'è una canzone semi religiosa che dice nel su...C'è una canzone semi religiosa che dice nel suo ritornello: "Signore! non è cambiato niente, è tutto come quando Tu venisti tra di noi". Ed è una verità inconfutabile se ancora oggi quell'uomo Caino guazza sulle nostre strade, sul nostro tempo, sul nostro animo assassino verso nostro fratello specie se viene da lontano, per quella paura maledetta di perdere o dividere ciò che è mio e solo mio. Dalla cronaca amara fattaci da Maria Rizzi ai bimbi e agli essere umani annegati nei nostri mari il tempo si è annullato perchè a Caino non sono bastati millenni di civiltà perchè mutasse il proprio cuore verso la fraternità e l'accoglienza. Ecco perchè: "non è cambiato niente". Pasqualino Cinnirella Anonymousnoreply@blogger.com