tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post5386917684215422188..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: MAURIZIO DONTE: "IL CREPUSCOLO DEGLI DEI"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-15641995391621524282016-10-16T23:28:36.767-07:002016-10-16T23:28:36.767-07:00Maurizio, ho messo questo commento i n Leucade, ma...Maurizio, ho messo questo commento i n Leucade, ma non so se poi ci va..ti ricordi che non mi era riuscito mettercelo l'altra volta? E allora, se non c'è, ce lo metti tu a nome mio per favore?<br /><br /><br /> Stupenda, possente, coinvolgente...insuperabile!oo Applausi a scena aperta, Maurizio! ce l'hai nel sangue il furore della poesia epica, e la sua grandezza.Sono rari i poeti che scrivono epica e inoltre queste sono cose che appartengono ad un mondo diverso da quello cui siamo abituati, dai miti, dalle epopee che ci insegnano a scuola per cui è lodevolissima anche solo la cultura, l'impegno, lo studio ...figuriamoci poi se sai mettere tutto in versi con questa splendida forma. Una metrica perfetta , padronanza degli strumenti linguistici , delle figure retoriche ...A me pare che, ottimo poeta sempre, tu raggiunga nella poesia epica vette come nessun altro oggi.<br /><br />Lidia Guerrierimaurizio dontehttps://www.blogger.com/profile/12509129134304824788noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-51023081354606511052016-10-16T23:27:58.049-07:002016-10-16T23:27:58.049-07:00Maurizio, ho messo questo commento i n Leucade, ma...Maurizio, ho messo questo commento i n Leucade, ma non so se poi ci va..ti ricordi che non mi era riuscito mettercelo l'altra volta? E allora, se non c'è, ce lo metti tu a nome mio per favore?<br /><br /><br /> Stupenda, possente, coinvolgente...insuperabile!oo Applausi a scena aperta, Maurizio! ce l'hai nel sangue il furore della poesia epica, e la sua grandezza.Sono rari i poeti che scrivono epica e inoltre queste sono cose che appartengono ad un mondo diverso da quello cui siamo abituati, dai miti, dalle epopee che ci insegnano a scuola per cui è lodevolissima anche solo la cultura, l'impegno, lo studio ...figuriamoci poi se sai mettere tutto in versi con questa splendida forma. Una metrica perfetta , padronanza degli strumenti linguistici , delle figure retoriche ...A me pare che, ottimo poeta sempre, tu raggiunga nella poesia epica vette come nessun altro oggi.<br /><br />Lidia Guerrierimaurizio dontehttps://www.blogger.com/profile/12509129134304824788noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-50471695789802771332016-10-14T01:51:53.531-07:002016-10-14T01:51:53.531-07:00Sono estasiato da questo commento. Grazie Patrizia...Sono estasiato da questo commento. Grazie Patrizia, per questa analisi puntuale e approfondita<br />maurizio dontehttps://www.blogger.com/profile/12509129134304824788noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-9063647772731463762016-10-14T01:51:41.118-07:002016-10-14T01:51:41.118-07:00Sono estasiato da questo commento. Grazie Patrizia...Sono estasiato da questo commento. Grazie Patrizia, per questa analisi puntuale e approfondita<br />maurizio dontehttps://www.blogger.com/profile/12509129134304824788noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-70710435232216809702016-10-14T01:02:36.348-07:002016-10-14T01:02:36.348-07:00Quanto bene si presta un linguaggio aulico, il sen...Quanto bene si presta un linguaggio aulico, il senso metrico e aurico (piacevole all’orecchio) a poesie così composte! Si scrive e si legge molta poesia, spesso intimistica, ma raramente s’incrocia un genere e uno stile capaci di insegnare e apportare la curiosità di sapere, oltre l’impatto immaginifico del testo. Il mito norreno, materia della tetralogia di Wagner (L’anelo del Nibelungo) riprende vita nel prologo e si spiega nel sonetto “La valchiria”. Le tre Norne che filano il destino di uomini e Dei, riunite sulle rocce di Brunilde vedono il filo della saggezza, che legava la terra al cielo, spezzarsi. L’ultima profezia sta per avverarsi nell’armageddon. Svaniscono nel Nulla poiché anche gli Dei, ormai, avranno la loro fine nel Valhalla. Le valchirie, figlie di Odino, sui carri guidati da cavalli alati, vanno per i campi di battaglia a scegliere gli eroi caduti da portare al padre per la battaglia finale. Senza addentrarmi oltre nel mito, poiché agli esperti resta la parola, non so perché, di queste poesie ben scritte, mi colpiscono subito alcuni elementi formali poiché a mio avviso, quando in un testo poetico la forma è sostanza, è raggiunto l’obiettivo cardine della Poesia. L’andare della paratassi per polisindeto, nel sonetto, crea la giusta tensione semplice e veloce in dilatazione, nel comunicare immagini che si porgono in contemporanea: Furiosa la valchiria il forte tuono/assale e vibra su di lei tempesta/e schianta il lampo in cielo, illuminando/i monti e i mari, e di corsa tra i lembi/delle nuvole fugge e i foschi nembi/squarcia col vento e va e piega, rombando…<br />Ottimo, a mio avviso, l’uso dell’enjambement che dilata lo spazio e la successione degli eventi portando il lettore alla curiosità di volerne sapere ancora. E non posso fare a meno di notare l’uso dei modi verbali indefiniti quali il gerundio: illuminando, cercando, rombando, volando, che riescono a dilatare lo spazio temporale della poesia. E ancora l’uso del participio presente nella terzina conclusiva del sonetto, apre in conclusione e questo è veramente bello. Ora, il poeta va per asindeto e mi confonde tra ciò che accade e ciò che sia, poiché, mi pare, che la tendenza del participio sia di perdere la sua natura verbale e di ancorarsi come aggettivo: d'armi sonanti, bramanti la guerra. Notevoli nel testo le chiare allitterazioni, anastrofi e rime interne, che scorrono veloci e perfette dando il senso musicale al quale l’autore fa riferimento. Nell’amare ogni stile poetico che tale sia, mi è piaciuto leggere e commentare a mio modo queste poesie, poiché a scrivere un sonetto, ci vogliono dieci minuti per chi conosce le regole ma a scrivere una Poesia, potrebbero volerci anni di sensibilità, orecchio e sapienza. Augurando a Maurizio di continuare a farci leggere il suo poema epico e a farci parte dell’antico mito, saluto ringraziando per la lettura. <br />Patrizia Stefanellihttps://www.blogger.com/profile/06705934521779076532noreply@blogger.com