tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post5782431659925578..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: N. PARDINI: LETTURA DI: "PENSIERI IN CONTROLUCE" DI P. ANTONIO MARINELLInazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-79570333780791801892016-11-10T04:53:55.371-08:002016-11-10T04:53:55.371-08:00Ringrazio sentitamente il Prof. Pardini per questa...Ringrazio sentitamente il Prof. Pardini per questa splendida recensione. E lo faccio non come mero atto dovuto, ma consapevole di aver ricevuto una puntuale ed esaustiva analisi della mia silloge. In essa sono racchiusi tre lustri di vita vissuta intensamente, partendo proprio dalle “letture febbrili” di illustri poeti italiani e stranieri che hanno lasciato tracce indelebili nel mio recente, ma lungo come gestazione, percorso letterario.<br />Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,<br />sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.<br />Codesto solo oggi possiamo dirti,<br />ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. “Non chiederci la parola” E. Montale<br /><br />Le ricordanze del vissuto personale, colte con grande sensibilità dal Prof. Pardini nell’individuazione di alcune liriche che ne contengono gli afflati più elevati, si traducono nella narrazione di una poetica che vuole individuare, nell’ambito della società civile e in quello della personale sfera sentimentale, quello che non si è e quello che non si vuole.<br />Per aprire una prospettiva che traguardi il vissuto quotidiano e vada incontro ad una idea di libertà che si traduce nei versi magistralmente riportati nella recensione<br />Confondo, scompongo,<br /> dimentico e ricordo <br />ma il meriggio più non abbaglia<br /> i miei sguardi oltre la muraglia” (Meriggio)<br />e ancora<br />“… E lontano intravedo <br />un sentiero illuminato <br />che porta dritto ad un casolare<br />dove, appoggiato al bastone, <br />un vecchio curvato e festante <br />mi tende la mano verso la libertà” (Guardo oltre la finestra)<br /><br />Le profonde ferite che hanno tracciato la mia vita, gli interrogativi sull’esistenza stessa, non solo personale, ma anche quella umana; l’assurda capacità che noi esseri umani abbiamo di autodistruggerci o di distruggere quello che ci circonda, ma anche la spinta a superare la siepe, a guardare oltre il muro, oltre la finestra, oltre qualsiasi ostacolo che ci viene posto davanti sono quello che il caro Prof. Nazario Pardini definisce il “limen” della silloge, raccogliendo e cogliendo in una sola parola la poetica presentata in questo mio primo vero lavoro letterario.<br /><br />Eccole le ragioni di un ringraziamento particolare, accorato ed entusiastico che sento di fare spontaneamente al Nostro caro Nazario (mi assumo le responsabilità di un tono confidenziale) perché con la sua splendida recensione mi ha rinnovato l’entusiasmo per la letteratura italiana e per la poesia, auspicando che altri appuntamenti letterari e di approfondimento culturale possano favorire un incontro fisico e non solo “epistolare”.<br /><br />Pasquale Antonio Marinelli<br />pasquale marinellinoreply@blogger.com