tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post6300359169117474153..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: A. AMBROSINI: "L'INCANTO DELLA MEMORIA NEI TESTI DI FRANCESCO TERRONE E JUAN RAMON JIMENEZ"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-84682123862088414162021-09-25T01:35:04.176-07:002021-09-25T01:35:04.176-07:00Grazie vivissime, Maria, il tuo apprezzamento e le...Grazie vivissime, Maria, il tuo apprezzamento e le tue considerazioni sono per me fonte di grande emozione, ben conoscendo il valore culturale e poetico della tua formazione. Un abbraccio. AngelaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-51294124358875261752021-09-23T10:49:49.481-07:002021-09-23T10:49:49.481-07:00Angela Ambrosini, che conosco da molti anni, con l...Angela Ambrosini, che conosco da molti anni, con le sue esegesi ha il potere di ipnotizzare. Devo confessare che ho letto affascinata la vicenda di Maria Cumani, moglie di Quasimodo e del loro amore tormentato. E ora sono calamitata dalla presentazione dei testi di Francesco Terrone e Juan Ramon Jimenez. Entrambi sembrano votati a 'un passato che non torna', per usare le parole dell'Ambrosini, ovvero a una nostalgia del perduto, che non ha nulla del decadentismo... traggo sempre dall'incantevole ermeneuta, e penso a Pasolini, letto quarant'anni dopo con "L'ora è confusa e noi come perduti la viviamo". L'Autore salernitano viene accostato all'Artista spagnolo, com'è spesso accaduto - basta pensare a Lorca , Neruda -, per le caratteristiche del linguaggio lirico, infatti la posizione di Juan Ramón Jiménez è senza dubbio di completo distacco dalla tradizione romantica: è un atto di ribellione. È valorizzazione di uno stato di coscienza di fronte ad uno stato d'incoscienza; è aspirazione ad un ordine supremo. Non è negazione di valori fantastici o sentimentali, è controllo di essi, valorizzazione estrema del contenuto nella forma. A suo avviso la poesia deve essere nuda: non può cedere a nessun compromesso con ciò che è fuori della sua essenzialità espressiva. Il poeta non deve illustrare ciò che sente ma solo esprimerlo. E Terrone, come dimostra l'esegeta, non la pensava diversamente. Inoltre inseguono entrambi le isole della memoria, ossimoricamente proiettate nel futuro. Bellissima pagina, che arricchisce e rende liberi. Ringrazio Angela Ambrosini e la abbraccio insieme al nostro Condottiero, Maestro di ricordi, che trascinano verso il domani. Maria Rizzihttps://www.blogger.com/profile/05738604025979536386noreply@blogger.com