tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post635514340800813007..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: FRANCO CAMPEGIANI: "Doxa ed Epistéme"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger31125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-10851825559027573652013-08-04T01:43:25.471-07:002013-08-04T01:43:25.471-07:00Concordo con te, Franco, quando dici della necessi...Concordo con te, Franco, quando dici della necessità di recuperare le radici antropologiche (intese non nel senso di tornare allo "status" del pensiero arcaico, ma superarle sotto un diverso profilo di civiltà e di modernismo, adeguandolo alle nuove epoche che hanno frainteso il senso razionalistico della specie umana, proiettandolo nel nuovo disastro della postmodernità.)<br />L'intelletto dell'uomo "nuovo" ha bisogno di superamento del significato meccanicistico, ma non umano della storia. Bisogna tenere in grande considerazione proprio questo che potrà sviluppare quelle sinergie che ci faranno progredire, senza crogiolarsi nel vuoto che oggi è divenuto imperativo categorico. Il nostro depauperamento razionale e logico ci ammonisce!... Un affettuoso saluto<br />Ninnj Di Stefano BusàAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-82849950672160439992013-07-23T08:22:13.775-07:002013-07-23T08:22:13.775-07:00Grazie a lei, Professore. Il suo apprezzamento mi ...Grazie a lei, Professore. Il suo apprezzamento mi stimola a fare sempre di più e sempre meglio.<br />Franco CampegianiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-89164192475135083112013-07-23T02:20:55.245-07:002013-07-23T02:20:55.245-07:00Un saggio interessante al quale si possono innesca...Un saggio interessante al quale si possono innescare molte discussioni e teorie individuali. Complimenti vivissimi all'autore Franco Campegiani che di volta in volta porge tematiche valide per sani e costruttivi dibattiti.<br /><br />Prof. Anselmo AbbiatiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-61090525111929917702013-07-21T21:56:43.855-07:002013-07-21T21:56:43.855-07:00Caro Andrea, mi riempie di gioia questo tuo interv...Caro Andrea, mi riempie di gioia questo tuo intervento chiarificatore. Il tuo scritto, infatti, ha il potere di chiarire implicitamente una contraddizione latente nel mio pensiero. Da un lato l’esigenza di risultare limpido e discorsivo; dall’altro l’attrazione per il mistero e per ciò che supera la sfera razionale. Ed ancora (che in fondo è la stessa cosa): da un lato l’amore per i classici, per ciò che è acquisito e noto; dall’altro il desiderio di svincolarsi da ogni “auctoritas”, per inseguire un pensiero autonomo ed originale. Lo sai meglio di me: ogni contraddizione è fertile. Se il compito primo dell’uomo è di capire se stesso, il proprio mistero, è indubbiamente un conforto (anche se non più di un conforto) accorgersi che altre luci si affiancano alla propria a illuminare il cammino. Grazie per quanto hai scritto.<br />Franco Campegiani <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-57497620412647140482013-07-21T11:25:55.623-07:002013-07-21T11:25:55.623-07:00Il mio grazie a te, carissima Ninnj. Le tue costan...Il mio grazie a te, carissima Ninnj. Le tue costanti attenzioni mi galvanizzano e questo tuo secondo intervento susciterà sicuramente l’interesse di altri intellettuali e di altri spiriti creativi. Sono d’accordo con te: nell’età della tecnica il problema della conoscenza sembra purtroppo essere superato e abbandonato. Ciò, tuttavia, lungi dall’essere una sconfitta, rappresenta una vittoria della filosofia, il cui razionalismo ha finito per svilupparsi nelle uniche forme ad essa possibili e congeniali: appunto quelle della cultura scientifico-tecnologica. L’affermazione delle tecniche, pertanto, non è altro che l’affermazione di quel processo razionalistico che trae origini proprio dal pensiero filosofico, e ciò smaschera finalmente la vera natura antiepistemica di ogni razionalismo, per sua natura partigiano fin dal suo primo apparire nella cultura greca. Convengo con te, Ninnj: per andare avanti c’è bisogno di recuperare le antiche modalità del pensiero. Ma molto antiche, mi permetto di aggiungere – anzi, addirittura arcaiche – scavalcando per intero la fase razionalistica e sviluppando quelle aurorali e misteriche fasi speculative che giunsero al “conosci te stesso” socratico, purtroppo fraintese in senso razionalistico dal pensiero successivo. Ciò di cui abbiamo oggi bisogno, per reggere l’urto del vuoto imperante, oggi e ancor più domani, è l’arricchimento interiore, la conoscenza del profondo e l’alleanza con il mistero. Un abbraccio.<br />Franco Campegiani <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-71070882579815094842013-07-21T07:09:30.130-07:002013-07-21T07:09:30.130-07:00Mi scuso per aver firmato due volte il mio comment...Mi scuso per aver firmato due volte il mio commento allo scritto di Franco Campegiani.<br /><br />A.M.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-91234408021248467052013-07-21T07:06:20.922-07:002013-07-21T07:06:20.922-07:00Con grande interesse ho letto questo limpido saggi...Con grande interesse ho letto questo limpido saggio di Franco Campegiani. Se il primo debito dello scrittore verso il lettore è la chiarezza, ebbene, di fronte a questo scritto, dovremo riconoscere che tale debito è stato magnificamente onorato. Sicché, il mio ottimo amico Franco, civilissimo nelle relazioni umane, dimostra con il testo in oggetto anche un alto grado di civiltà espressiva; offrendo al lettore il "prodotto finito" della sua riflessione filosofico-artistica, "chiara e distinta" (non addossando cioè al lettore il peso di gravosi processi di pensiero tortuosi e oscuri, prima ancora che "complessi"). Ciò premesso, e sottolineata la fertile distinzione di Campegiani a proposito dell'arte che non parla "a tutti", "ma al cuore di ognuno", vorrei tornare sopra l'abbrivo dello scritto, laddove viene citato Marcel Proust. Per integrare se mi è consentito tale citazione con quanto Gustave Flaubert ebbe a dire circa MADAME BOVARY: "MADAME BOVARY sono io"; alludendo evidentemente alla parcellizzazione delle sue fibre umano-artistiche (di lui, Flaubert) nel flusso narrativo del romanzo; romanzo ormai separato -nel senso di un vero e proprio divario ontologico- dal suo autore. Romanzo vivente per sé e da sé (e dunque in grado, per la sua statura, di stimolare nel tempo quella molteplice fruizione critica che, divenuta condivisione, conoscenza acquisita e stabilizzata, va a incrementare il patrimonio artistico-sapienziale dell'umanità). Si legga ciò che ho appena detto nel senso di una appassionata dichiarazione d'amore per i "classici" d'ogni tempo della letteratura, soprattutto; costituendo essi, essenzialmente ("classici" giacché attuali) quei testi che fanno "da specchio per il fruitore", come giustamente osserva Campegiani (che non a caso si appoggia alla "autorictas" di un colosso come Proust per il suo argomentare). Da qui prendendo le mosse, ecco pertanto Campegiani sviluppare nel suo saggio con travolgente efficacia una riflessione filosofico-artistica atta a risvegliare nel lettore-autore la consapevolezza della necessità di coltivare le proprie origini (dunque,in sintesi, di riuscire originali), accantonando il "pensiero duplicato su quello altrui". In altre occasioni ho avuto modo di evidenziare la capacità dell'amico Franco di scrivere veramente in prima persona, assumendosi con vigore la responsabilità di ciò che afferma. Non posso quindi che concludere questo mio commento ringraziandolo per il suo scritto di grande pregnanza umanistica (e non sarà per me disdoro ripetere in suo onore una citazione da COSI' PARLO' ZARATHUSTRA, di F. Nietzsche:"Di tutto quanto è scritto io amo solo ciò uno scrive col suo sangue. Scrivi col sangue: e allora imparerai che il sangue è spirito".<br /><br />Andrea Mariotti<br /><br />Andrea MariottiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-62588970602949726962013-07-21T06:20:49.961-07:002013-07-21T06:20:49.961-07:00Scusate non mi sono firmata, la nota di cui sono è...Scusate non mi sono firmata, la nota di cui sono è mia, e desidero complimentarmi con Franco per la carica intellettuale e la verve che il dibattito consente. Auguri a tutti<br />Ninnj Di Stefano BusàAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-30905476932573556212013-07-20T23:54:00.894-07:002013-07-20T23:54:00.894-07:00Un dibattito vivificante e interessante è uscito f...Un dibattito vivificante e interessante è uscito fuori dall'analitico saggio di Franco Campegiani, uomo colto e preparato che al sistema cognitivo e logico presta da lungo tempo attenzione. Le capacità di esprimere il fenomeno della conoscenza è per tutti noi sinonimo di interpretazione del logos così come ogni intellettuale o studioso lo avverte. Difficile è credere al razionale che interagisce e spesso si confonde con l'episteme già ìnsito nella categoria del pensiero . Le nuove strutture linguistiche del terzo millennio mal si confanno con quelle del pensiero filosofico razionalistico del passato. La strada per giungere a rivoluzionare il sistema linguistico della modernità deve, però, per sua stessa esigenza, transitare anche dal passato...Volenti o nolenti dobbiamo collegarci ai pensatori che ci hanno preceduto per addivenire ad un discorso unitario che sia il <sapere in senso stretto. Come si evolverà il rapporto tra il passato e la modernità non è dato sapere. I mezzi e le tecnologie oggi sono diversificate, il telematico ha usurpato molto spazio del nostro episteme culturale. La visione del mondo ne risulta contaminata da un codice differenziale di elaborazione satellitare, (meccanicistico) senza esperienze emozionali. Sta di fatto che la necessità di conoscenza si esaurisce, non produce più l'ermeneutica e la propedeutica richieste in passato. Oggi la tecnologia avanzata ha ribaltato le condizioni delle capacità di apprendere. Siamo in balia di una trasformazione epocale che sta per soppiantare il carattere ricettivo ad es. della Poesia. Cosa mai potrà sostituirla non sappiamo, ma siamo sospesi tra i veicoli d'informazione più primitivi e l'immaginario che ci proietta più avanti in consapevolezza non sublimata ma necessaria al nuovo corso della Storia.<br />Grazie, Franco per aver indotto alcuni pensatori ad esprimersi. Il dibattito dal punto di vista della rivelazione di noi stessi si fa ogni giorno più vivace. Spero intervengano altri lettori del blog a rafforzare la voglia di capire, di interpretare il nuovo millennio. <br />Intanto, dobbiamo essere grati a Franco per aver instaurato un dibattito di alto livello.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-20136941248227868192013-07-20T10:38:38.457-07:002013-07-20T10:38:38.457-07:00Cara Miriam, grazie per il tuo contributo. Il fatt...Cara Miriam, grazie per il tuo contributo. Il fatto che il logos oggi non sia sublimato da funzioni superiori, non significa che non possa tornare ad esserlo domani. Che poi l’arte abbia bisogno di codici e stipulazioni linguistiche, di tecnologie consolidate, è noto dalla notte dei tempi e non sarò certo io a negarlo. Tutto questo però non dovrebbe servire a confondere le acque e a capovolgere il rapporto tra mezzi e fini. Il fine dell'arte è a mio parere cognitivo. Nel mito c'è la rivelazione dell’alter ego: “I’ mi son un che quando Amor mi spira, noto, e a quel modo ch’ei ditta dentro vo significando”. Un caro saluto e ancora grazie.<br />Franco Campegiani<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-1659771587652754852013-07-20T10:06:59.820-07:002013-07-20T10:06:59.820-07:00Ciao Giancarlo. La tua arte ed il tuo pensiero mi ...Ciao Giancarlo. La tua arte ed il tuo pensiero mi sono chiari (e cari) da molto tempo, così come le tue ricerche sorprendenti nell’ambito della simbologia rinascimentale e michelangiolesca. Tu cerchi, sulle orme del grande fiorentino, di scoprire la scintilla divina che è nell’uomo stesso. Quella scintilla che anima ogni vero poeta e che Dante, sul finire del XXXIII Canto del Paradiso, definisce così: “Dentro di sé, del suo colore stesso / mi parve pinta de la nostra effigie / perché ‘l mio viso in lei tutto era messo”. Per questo, hai ragione, ci somigliamo.<br />Franco Campegiani <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-74796313372349604462013-07-20T09:29:35.802-07:002013-07-20T09:29:35.802-07:00Grazie a te, Carmelo. Ogni poeta sa che il mito no...Grazie a te, Carmelo. Ogni poeta sa che il mito non è il modo primordiale, infantile ed imperfetto di esprimersi dell’umanità: quel modo, ossia, immaginifico e sentimentale, successivamente superato dalle espressioni razionali del pensiero stesso, ritenute a torto più mature. Il mio intento è di ribaltare questa visione delle cose, proponendo un eroico superamento della filosofia, come scienza della razionalità, per accedere ad una forma più profonda ed universale di conoscenza e di verità. <br />Franco Campegiani<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-36425759637557789742013-07-20T03:50:44.830-07:002013-07-20T03:50:44.830-07:00Caro Franco Campegiani, per prima cosa, ti ringraz...Caro Franco Campegiani, per prima cosa, ti ringrazio per avermi coinvolto in questa interessante conversazione che ha per oggetto: "doxa /episteme". Per quanto riguarda la tua asserzione relativa l'attività mitopoietica, ovvero il mito allo stato puro o sorgivo, la tua lezione fornisce nuove interpretazioni per pervenire ad una nuova consapevolezza artistica.<br />Per quanto riguarda invece la tua opinione che, come tu asserisci, si trova agli antipodi con l'episteme che si manifesta nel logos, confuso con intelletto razionale. A me, personalmente sembra che il logos oggi non è sublimato da funzioni superiori o categoriali, puramente cognitive in quanto interagisce con le opinioni che fanno uso d tecnologie con l'ausilio di codici e nuove stipulazioni linguistiche (ex: nuovi linguaggi di programmazione - anche questo blog-Alla volta di Leucade-è un veicolo di informazioni). La poesia, ci da’ la possibilità di esplorare e provare nel nostro immaginario, una varietà di esperienze ed emozioni differenti , l'elaborazione di essa ha comunque bisongo di conoscenza; quindi doxa o episteme? Non si escludono a vicenda poiché - ogni discorso artistico - entra in combinazione con entrambe - almeno da un punto di vista ermeneutico per nulla scontato.<br />Di nuovo un cari saluti. Miriam <br /><br /><br />miriam binda luigiahttps://www.blogger.com/profile/17555221591995943398noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-4149030199740578262013-07-19T23:39:28.491-07:002013-07-19T23:39:28.491-07:00Caro Franco,
è stato un piacere leggere il tuo tra...Caro Franco,<br />è stato un piacere leggere il tuo trattato “Doxa ed Epistéme” e costatare quanto la vita è misteriosamente misteriosa quando, al di sopra e all’insaputa del singolo, unisce l’intera umanità.<br />Leggendoti ho capito come menti apparentemente lontane e scollegate lavorano nella stessa vigna e producono lo stesso vino, sinonimo di spirito.<br />Ho ritrovato nel tuo scritto le tematiche legate alla creatività, alla Genesi del pensiero, per quello che mi riguarda, sporcandomi le mani, come tu sai, con la Genesi sia biblica che di Michelangelo, mi sto rompendo la testa per capire quello che sta sopra, sotto, dietro, insomma da tutte le parti ma alla fine le radici non possono che essere dentro di noi. Hai perfettamente ragione quando dici che si lavora (scrivere, dipingere, scolpire) “per la propria festa spirituale” e che l’arte non parla a tutti ma al cuore di ognuno. Sapessi come è vero perché lì portano le mie fatiche, nel cuore dell’artista che cerca di superare continuamente le barriere del conosciuto. <br />Qui mi fermo perché la mia penna non è forte e precisa come la tua, spero comunque chiara nel comunicarti che condivido il tuo pensiero.<br />Ciao<br /><br />Giancarlo Litofino<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-60740395203756168212013-07-19T23:22:19.843-07:002013-07-19T23:22:19.843-07:00Caro Franco
Grazie per aver ricordato a noi poet...Caro Franco<br /><br /><br />Grazie per aver ricordato a noi poeti cosa sia la poesia e l'arte, chiarendole con la Mitopoiesi creativa. Hai còlto nel segno dall'alto della tua capacità speculativa davvero rilevante, mettendo in luce dove cercare l'originalità creativa( lo stato sorgivo) e la sua separazione dall'intellettualismo, dal già detto e scritto nella storia. Il vero poeta nel comporre, spesso inconsapevolmente, entra in un processo di profonda anamnesi ed è così in grado di attingere a profondità di verità sconosciute ad altri, le quali risiedono nell'inconscio e nell'Oltre di se stesso e che una volta rivelate attivano la loro funzione universale, oltrepassando le problematiche del contingente e del particolare. Così facendo, contribuiscono ad innalzare il valore e la funzione della vita. La purezza poetica attinge all'Innatismo per essere in grado di connettersi con misterico che è in tutti noi allo stato latente, per arrivare alla radice della vita. E la poesia, l'arte tanto più sono pure tanto più hanno valore universale e divinatorio. <br />Un caro saluto. <br /><br />CarmeloAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-37317446670831186422013-07-19T12:37:58.528-07:002013-07-19T12:37:58.528-07:00Cara Angiolina, a ben guardare, qualsiasi esegeta ...Cara Angiolina, a ben guardare, qualsiasi esegeta non fa che tradurre la risonanza che una determinata opera ha avuto dentro di sé. Potrà anche illudersi di lavorare in maniera oggettiva, ma non è così e lo dimostrano le interpretazioni differenti della mesdesima opera, anche tra critici appartenenti al medesimo indirizzo estetico. Con questo, io non cerco certo di avallare lo psicologismo, che è doxa, mentre, come tu osservi, io cerco l'epistéme proprio nell'arte e nella poesia. L'ha detto prima anche Fiorentini, sottolineando la virtù dell'arte di esplorare e far esplorare il mistero della creazione. Grazie per essere intervenuta.<br />Franco Campegiani Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-47094035523282666602013-07-19T11:50:56.204-07:002013-07-19T11:50:56.204-07:00Gent.ma Ninnj,
l'incoraggiamento di un intelle...Gent.ma Ninnj,<br />l'incoraggiamento di un intelletto ammirevole, vivo ed acuto come il tuo, così moderno e radicato nel tempo che viviamo, è davvero uno stimolo insostituibile per andare avanti, per migliorarsi e responsabilizzarsi in continuazione. Le tue attenzioni non possono che esaltarmi. Ti sono grato.<br />Franco CampegianiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-79705539528616859272013-07-19T05:49:32.214-07:002013-07-19T05:49:32.214-07:00Il tuo scritto caro Franco apre di certo una prosp...Il tuo scritto caro Franco apre di certo una prospettiva molto interessante riguardo al rapporto tra autore e fruitore. Superi così una grande problematica che ha interessato le opere d'arte, soprattutto in campo letterario, per il modo in cui dovessero essere fruibili, poichè la necessità stava nel dover decodificare il testo e comprendere le intenzioni dello scrittore, pittore o poeta. Tu infatti sostieni: "Tanto più si può capire un autore, quanto più quell'autore si eclissa dentro ciò che scrive..." E poi aggiungi:" L'arte non parla infatti a tutti, ma al cuore di ognuno, a partire da quell'ognuno che in primis l'autore stesso è". <br />Per quanto riguarda la querelle tra doxa ed epistéme mi sembra di capire che tu la risolva con il concetto di Mitopoiesi, ossia "realtà mitica allo stato sorgivo", che scava nel profondo dell'uomo e lo rende più autentico. E forse come anche tu sostieni il ritorno all' In se potrebbe essere pedagogico e curativo nella quotidianità che viviamo, perchè molto spesso i rapporti non sono autentici, ma frutto di grande superficialità. <br />Grazie per avermi fatto partecipe di questo tuo intervento. AngiolinaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-33132082841840418142013-07-19T01:24:32.330-07:002013-07-19T01:24:32.330-07:00Gent.mo Franco,
i tuoi interventi come sempre son...Gent.mo Franco,<br /><br />i tuoi interventi come sempre sono ricchi di "pensiero" che non è pensiero spicciolo, banale, logoro, al contrario, è bisognoso di porsi in essere, di farsi ascoltare e interpretare; è pensiero filosofico in linea con la visione del mondo attuale messo a confronto con la metafisica e la Storia. Una cosa è certa, sviluppa interesse e si mostra sempre interessante dal lato umano, psicologico e sociale. Auguri<br />Ninnj Di Stefano BusàAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-40608223767105359012013-07-18T20:20:10.732-07:002013-07-18T20:20:10.732-07:00Caro signor Elio, a mio parere il nostro cervello ...Caro signor Elio, a mio parere il nostro cervello seleziona. Non riesce ad apprendere tutto lo scibile ed assimila dall'esterno soltanto ciò che gli interessa di assimilare: quelle nozioni, ossia, che veramente gli occorrono per il proprio sviluppo pratico ed intellettuale. Cuochi si nasce, non si diventa, a parer mio. Se la cucina non è nel mio dna, potrò frequentare le migliori scuole di cucina, ma resterò per sempre un asino, incapace di cucinare più di un uovo al tegamino. Al contrario, potrò eguagliare il mio maestro, ed anche superarlo, soltanto se il suo insegnamento riuscirà a risvegliare qualità in me latenti dalla nascita, che, essendo già mie, io avrei comunque sviluppato nel tempo, sia pure con maggiori difficoltà e probabilmente con risultati inferiori.<br />Franco Campegiani Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-3993386594979654362013-07-18T12:56:59.696-07:002013-07-18T12:56:59.696-07:00Io da persona razionale
chiedo a questo signor C...Io da persona razionale <br /> chiedo a questo signor Campegiani come fa ad essere cosi sicuro? Anche quando dice che ogni lettore legge se stesso? Si in un certo verso sono io che leggo ma fino ad un certo punto perche', talvolta anche per fare conoscenze di altri fatti, oltre me voglio anche conoscere altri personaggi che hanno diverse esperienze e idee. Allora fammi capire, posso dire che sono un cuoco, anche se in tutta la mia vita ho cucinato qualche spaghetto alla matriciana? Oppure mi invento un esperto di musica anche se ascolto solo Gianna? Oppure mi facio una bella lettura e poi mi dico filosofo e magari mi piaccio tanto da sentirmi un divo. Credo nella ragione altrimenti come faccio a capire che tante cose sono scritte da chi ne sa piu' di me , a differenza di altre cose scritte o magari anche dette da incompetenti ? Elio (Roma)<br /><br /><br /><br /><br /> Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-3301766181103505782013-07-18T11:09:06.270-07:002013-07-18T11:09:06.270-07:00Ciao, Alberto, cugino carissimo! E' un vero pi...Ciao, Alberto, cugino carissimo! E' un vero piacere trovarti su questo prestigioso blog letterario a commentare pensieri distanti dalle incombenze del tuo avviatissimo studio legale. E' questa una conferma della ricchezza della tua cultura, della tua sensibilità e della tua apertura mentale. Grazie per essere venuto a salutarmi. Il tuo incoraggiamento mi è particolarmente prezioso e caro.<br />Franco Campegiani Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-43339996017564391972013-07-18T10:46:50.382-07:002013-07-18T10:46:50.382-07:00Carissimo Sandro, la nostra amicizia è a prova di ...Carissimo Sandro, la nostra amicizia è a prova di bomba per un motivo molto semplice: noi guardiamo nella stessa direzione, partendo da valori innati del tutto autonomi, da angolazioni originali e diverse di pensiero. In poche e vivaci battute, tu hai espresso quello che io ho detto in circonlocuzioni noiose di pensiero, sottolineando che l'attività mitopoietica è frenata a livello collettivo, ma è pronta a rinascere in qualsiasi momento in chi non perde il contatto con se stesso, con le proprie fonti battesimali nell'assoluto. Ricambio il tuo abbraccio e le tue espressioni di amicizia fraterna e sincera.<br />Franco Campegiani Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-27373801193162543962013-07-18T05:40:51.017-07:002013-07-18T05:40:51.017-07:00Ritengo che lo studioso, filosofo e poeta Franco C...Ritengo che lo studioso, filosofo e poeta Franco Campegiani, come gli è consueto, abbia colto nel segno, fisolosico ed antroplogico dell'essere.<br />Grazie dei ricorrenti contributi dati al nostro vivere quotidiano.<br />Alberto Campegiani albertonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-60436177037844023602013-07-18T01:53:05.618-07:002013-07-18T01:53:05.618-07:00Il pensiero di Franco non soltanto mi è noto (a lu...Il pensiero di Franco non soltanto mi è noto (a lungo ci siamo confrontati su questi argomenti) ma - l'amico lo sa - corrisponde con la mia visione del mondo. Non voglio però, con questo, appropriarmi delle sue profonde e originali conclusioni: finirei col pensare "in fotocopia" (come lui stesso sostiene) dove non può e non deve esserci spazio per questo tipo di comunicazione. La "spinta mitopoietica" è frenata continuamente a livello collettivo ma - e qui sta la rivoluzionarietà di questo pensiero - è sempre pronta a scattare come una molla dentro l'uomo che non ha perso il contatto con il suo alter-ego, con tutto ciò che non è frutto di acquisizione razionale ma è innato, immacolatamente innato. Si dirà: come non farsi condizionare dalla ragione visto che la stessa è prerogativa dell'umano? E' vero, ma lo è nel momento in cui si mette a disposizione dell'Essere che - come dice Franco - è infine l'essere di noi stessi. Quest'ultima considerazione è straordinaria perché scalza ogni equivoco: la confusione nel considerare il logos "intelletto razionale" e non espressione del mistero di cui siamo parte e, dunque, del divino di cui siamo impastati. Se l'uomo arriva a certe orribili atrocità, cui ci hanno abituato i telegiornali, è perché, davvero, è sempre più barbaro in quanto non sa più riconoscere la voce di quella "musa" misteriosa che gli suggerisce amore. Non è mia intenzione addentrarmi ulteriormente nel concetto filosofico (c'è chi lo ha fatto molto meglio di me); dirò solo che, per quanto mi riguarda, quella voce (anche quando ero inconsapevole della sua identità, chissà forse maggiormente) l'ho sempre ascoltata. A me si rivela con la poesia, che - tengo a precisarlo - è scrittura in versi e conditio sine qua non per l'esistenza ("l'attività critica - dice ancora Franco - è strettamente connessa con l'attività creativa". Che il tuo pensiero sia nel giusto, caro Franco, non me lo conferma la ragione ma ciò che provo in questo momento, mentre ti rispondo, ti ringrazio e ti abbraccio.<br /><br />Sandro AngelucciSandro Angeluccihttps://www.blogger.com/profile/06030426829729538242noreply@blogger.com