tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post7016794822169209173..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: S. MENICHETTI: "MILLE PICCOLI FIORI DI MYOSOTIS"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-49803067123205907612016-12-02T03:24:06.949-08:002016-12-02T03:24:06.949-08:00Ringrazio tutte queste splendide voci poetiche per...Ringrazio tutte queste splendide voci poetiche per l'attenzione di cui mi hanno onorata leggendo il mio semplice testo.<br />Serenella Menichetti.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-69217642386757993692016-12-01T21:21:07.925-08:002016-12-01T21:21:07.925-08:00Ricordo di avere letto e commentato, qualche tempo...Ricordo di avere letto e commentato, qualche tempo fa, una poesia della Menichetti, dove lei si rivolgeva alla mamma quasi rimproverandole la grossa "bugia rosa" che le aveva sempre raccontato. Quella mamma che, oramai "stanca di voltar la luna", non poteva più raccontarle favole. Il ricordo di quei versi struggenti, unito al funereo senso di rabbia e di gelo che traspira da questa nuova dolente poesia, mi convince che è accaduto l'irreparabile e che la poetessa è venuta a trovarsi di fronte alla "tremenda verità" della petrosa e gelida morte. E ha ragione Sandro laddove, sottolineando la "polisemicità" del pensiero e del linguaggio poetico, avanza l'ipotesi che il testo può anche essere letto come "una missiva che l'autrice spedisce a se stessa". A lei che, incamminata "nei giorni dell'assenza" e ferita dal bagliore dei tanti ricordi, si stupisce "di constatare che il sole ancora nasce" e che i "mille piccoli fiori di myosotis" sono ancora lì, "sull'argine dell'Arno", a testimoniare l'indistruttibilità della vita.<br />Franco Campegiani Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-35740325963648254942016-12-01T15:28:42.181-08:002016-12-01T15:28:42.181-08:00Credo sia una o la più bella poesia che abbia lett...Credo sia una o la più bella poesia che abbia letto su Leucade della S. Menichetti. In essa si percepisce, con palese evidenza, che il dolore, per il distacco di una persona cara, rende l'espressività poetica estremamente incisiva capace di calamitare eccome l'attenzione del lettore pur nel suo dettato semplice e armonioso (quale prerogativa di vera poesia). La stessa mi ha indotto a ricordare Ungaretti che nel dolore per il figlio perduto scrive un verso di straordinaria bellezza ed incisività che per il sottoscritto resta la più bella espressione poetica della poesia contemporanea: "come si può ch'io regga a tanta notte?" (Dolore) La Signora Menichetti mi ha dato la stessa emozione.Pasqualino Cinnirella Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-90487684089451430062016-12-01T10:14:41.649-08:002016-12-01T10:14:41.649-08:00Ringrazio di cuore il Professor Pardini per la sua...Ringrazio di cuore il Professor Pardini per la sua gentile ospitalità.<br />Sono grata ed onorata dell'attenzione di Sandro Angelucci, Ninnj di Stefano Busà e Maria Grazia Ferraris.<br />Serenella MenichettiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-2973475994446769872016-12-01T07:32:23.869-08:002016-12-01T07:32:23.869-08:00“E m'incammino nei giorni dell'assenza.
St...“E m'incammino nei giorni dell'assenza.<br />Stupita di constatare che il sole ancora nasce.”<br />Lirica struggente nel suo dolore contenuto. <br />I ricordi della quotidianità: la brace accesa del caldano,le legna scoppiettanti della stufa,i sapori della cucina: il polpettone saporito e gli gnocchi del giovedì.<br />La tremenda ineluttabile verità della morte: l’assenza, la memoria, il dolore che non si riesce a metabolizzare…<br />Poi i fiori:i mille piccoli fiori di myosotis, una piccola ma non inutile consolazione<br />Maria Grazia Ferrarishttps://www.blogger.com/profile/17803499441626376026noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-38795077966246863782016-12-01T05:05:44.144-08:002016-12-01T05:05:44.144-08:00Poesia dedicata presunibilmente alla madre, passat...Poesia dedicata presunibilmente alla madre, passata a miglio vita da poco tempo. Già l'autrice ne percepisce l'assenza, già soffre dentro l'anima il distacco e il rmpianto atroce nell'anima. Ogni lutto deve avere il tempo di essere metabolizzato. quando la ferita si sarà placata e seppure mai chiusa, potrà avere tregua "ragionata" ma giammai accettata, allora Serenella, come ognuno che perde la propria genitrice potrà dire madre mia. Al momento il cuore sanguina per la grave perdita e l'assenza "è ruggito di belva ferita".<br />Ninnj Di Stefano BUsàAnonymousnoreply@blogger.com