tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post7870249942997667863..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: M. GRAZIA FERRARIS COMMENTA: "VERSO LA LUCE" DI NAZARIO P.nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-54370063288978064682019-03-06T01:22:22.624-08:002019-03-06T01:22:22.624-08:00Con la consueta sensibilità Maria Grazia Ferraris ...Con la consueta sensibilità Maria Grazia Ferraris ci accompagna nella profondità del viaggio poetico di Nazario Pardini, mostrandoci "la bellezza" che contiene la parola alta della poesia, a cui il poeta ci ha abituato. Mi commuove il pensiero, a cui sono particolarmente affezionata, del senso della vita, del senso dato alla vita anche con la quiete del ritorno, un ritorno alla luce. Quella luce che si accende, nel mutare delle cose, ci ricorda il sentiero che si ha davanti e che promette di essere il ritorno nel luogo dove tutto è cominciato, anche con l'eco magico del canto "Torna a noi, non puoi godere di una luce astratta che non fa parte del tuo credo antico. Torna ai tuoi passi.Prendi quella via che ti riporta in seno al tuo reale, intero, con le tue memorie, e i cantiche più volte hai scritti con i crucci che sono di un mortale"<br />Sonia Giovannettisonia giovannettihttps://www.blogger.com/profile/13909294507403279985noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-62396599527448601662019-03-02T10:12:15.793-08:002019-03-02T10:12:15.793-08:00Il bel commento di M. Rosaria Ferraris alla lirica...Il bel commento di M. Rosaria Ferraris alla lirica di Nazario Pardini mette in evidenza il tema del viaggio: è la ricerca della “luce” il punto nodale di questa lirica. Come il filosofo, il naufrago o il profeta visionario, il poeta coglie disperatamente i barlumi verso cui volgere i passi, lacerato dalla solitudine, ferito dai rovi, privo di un porto sicuro. La luce è allora quella forza vitale che origina dalla memoria e che aiuta a ricostruire la persona, il sé disorientato dai tanti sentieri percorsi, dai tanti confini superati in un azzardo di poesia e di amore. Terre, fiumi, laghi, mari e boschi incantati, non sono solo tappe del viaggio; sogni forse, realtà perdute ma non dimenticate. Adesso è il momento del ritorno: si va a casa all’ombra di profumi e parole. Si va, co qualche incertezza, dove tutto ha avuto inizio e da dove tutto proseguirà per strutturarsi ancora in quelle facoltà umane e poetiche care alla visione del Pardini. <br />Marisa Cossu<br />Marisa Cossuhttps://www.blogger.com/profile/08040865135575372783noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-14833383322392512192019-03-01T10:53:44.839-08:002019-03-01T10:53:44.839-08:00"Sogno o realtà?", si chiede la Ferraris..."Sogno o realtà?", si chiede la Ferraris, commentando da par suo questo stupendo canto pardiniano: "Ma ero vivo, / o dentro me costruivo una coscienza / che non aveva a che fare col reale?". Domanda decisiva, dice la Ferraris, concludendo, sulla scorta del poeta, che l'unica realtà possibile è il viaggio, il cammino, dove la realtà non può fare a meno del sogno, e viceversa, in quella dualità altalenante in cui consiste l'equilibrio dinamico della vita. Non c'è vita senza sogno e non c'è sogno senza vita. Al di fuori del viaggio, pertanto, non c'è che illusione. E' questo il profumo e sta qui la saggezza del canto pardiniano.<br />Franco Campegiani<br />Anonymousnoreply@blogger.com