tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post8016158161676531881..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: NAZARIO PARDINI DA "I DINTORNI DELLA SOLITUDINE"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-83831473714029026962020-08-01T12:59:20.915-07:002020-08-01T12:59:20.915-07:00Scusate l'errore di battuta: La piena del Serc...Scusate l'errore di battuta: La piena del Serchio nell'ultimo rigo. Pasqualino C. Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-43588548010150664232020-07-30T15:17:47.672-07:002020-07-30T15:17:47.672-07:00Ach'io ho letto "I dintorni della solitud...Ach'io ho letto "I dintorni della solitudine" del prof. Pardini ove mi sono ritrovato in quel senso di rivisitazione dei ricorsi e in essi mi sono poeticamente perso (in senso positivo) per la caratura poetica, per la freschezza del linguaggio volutamente impregnato di quella semplicità giovanile disarmante che pone il lettore a chiedersi come mai tanta umiltà spontanea di linguaggio, specie se è consapevole della cultura oceanica dell'autore? Darsi una risposta è un azzardo che può portare a sentieri opposti alla meta di un perchè vero. Una cosa però è certa: che la Sua è vera poesia ove ogniuno/tutti possono entrare, (quella freschezza di linguaggio diviene una porta aperta a tutti)per rivisitarsi nei propri ricordi. Il bello della poesia è certamente anche: dare a tutti il proprio sentire poetico per ampliare a dismisura la platea di lettori al fine di gradificarli nella lettura poicè a eco gradifica anche l'autore. Resto sempre dell'avviso che l'emblema dell'essenza poetica,e che la racchiude nella sua globalità, nei suoi ultimi lavori, è quel capolavoro: La piena del secchio. Pasqualino Cinnirella Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-53162905135203945122020-07-25T07:15:39.343-07:002020-07-25T07:15:39.343-07:00RICEVO E PUBBLICO
E mio Nazario caro, l'onda
...RICEVO E PUBBLICO<br /><br />E mio Nazario caro, l'onda<br />dei tuoi ricordi viaggia insieme all'acqua<br />o del Serchio o del mare.<br />Detriti tu battezzi le memorie<br />che affiorano così quando si smuove<br />un poco della sabbia del fondale,<br />minuscoli brandelli di una vita<br />che il tempo ha incapsulato dentro un'alga<br />o nelle iridescenze di conchiglie.<br />Diversi però furono quei giorni<br />che tu tanto rimpiangi, nella sera<br />acquistano l'odore del trifoglio<br />tagliato appena adesso dal falcione<br />e vengon colorati dalle nuvole<br />che il rosso del tramonto ora perfora.<br />Diversi, ma ci fanno nostalgia<br />per quello che del tempo ormai passato<br />noi non sapemmo cogliere lasciando<br />a quel futuro incerto la missione<br />di farne un fascio per il dopo, il dopo<br />che ci trovò impreparati e mutili<br />a svolgere quel compito d'esame.<br />Però t'ammiro, sai trarre le tue note<br />da un vecchio carillon arrugginito<br />sepolto nella sabbia o nelle gore<br />di un'acqua che infida scorre al mare<br />per trascinarci alfine in quel fondale<br />che ci sotterrerà a poco a poco<br />senza che gli altri ne abbiano ricordo.<br /><br />Carla Baroni<br />nazariopardinihttps://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-37285493715524724922020-07-24T09:46:57.578-07:002020-07-24T09:46:57.578-07:00Come dice Maria, domina in questi versi la natura ...Come dice Maria, domina in questi versi la natura che amplifica l'eco dei ricordi: Tiro fuori<br />tronchi, detriti, ciocchi e tavoloni,<br />spurgo ogni cosa che mi porta il fiume<br />e riempio la spiaggia di vestigia;....Grande è la lezione del Poeta che trova Pace riflettendo su ciò che è stato, perchè la Poesia come la Storia, è memoria e testimonianzaclaudia piccinnohttps://www.blogger.com/profile/00317550796488905804noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-20457471962068496992020-07-24T09:18:33.418-07:002020-07-24T09:18:33.418-07:00Errata corrige: "I dintorni della solitudine&...Errata corrige: "I dintorni della solitudine". Nazario scrive di tanti 'dintorni' e io sono un pò stonata dal caldo.... Chiedo venia Maria Rizzihttps://www.blogger.com/profile/05738604025979536386noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-8329355959942951822020-07-24T04:14:48.021-07:002020-07-24T04:14:48.021-07:00Ho letto "I dintorni dell'Amore" del...Ho letto "I dintorni dell'Amore" del nostro meraviglioso Nazario e mi scuso con lui e con gli ospiti di Leucade per la lettura partecipata, ma non degna di un critico. Purtroppo svolgo attività di operatrice culturale, ma ho conosciuto i veri critici e sono in grado di effettuare un distinguo. Ciò non toglie che leggendo questa mini - Silloge di sei liriche, nella quale la Natura domina sovrana e, con le sue creature poetiche, illustra un universo fermo, fantastico, che si srotola impassibile di fronte alla luce dell'eternità, ho avvertito il bisogno di dire la mia gratitudine. La vita è così dannatamente fragile fino a quando si inciampa nell'arte:<br />".... Stai con me.<br />Sarà bello abbracciarsi; sarà di nuovo bello<br />confondersi coi lampi di una fine,<br />come lo era,<br />coi fremiti nascenti delle fronde."<br />Il titolo "L'ultimo autunno" non mi lascia pensare al nichilismo, il Poeta è in perenne ascolto del mare, dell'elemento che gli è più caro, e promette all'amore della vita di ripetere il Sogno vissuto in gioventù. L'attesa è libertà di correre con l'immaginazione, odora di iodio e di salmastro; profuma di tutto ciò che è specchio di infinito. E i versi delle altre poesie rendono bene l'idea di quanto per questo Poeta "i ricordi sono l'unica strada che porta verso casa" - T.T. Williams.Ma nei versi in oggetto Nazario attua una forma di animismo, in quanto il territorio della memoria s'identifica con 'il falcione', con 'la valle', con 'i piccioni' e naturalmente con 'il mare. Diviene magicamente creatura poetica e 'umana' anche un oggetto usato nei campi. Quale sinfonia! Quale capacità di andare oltre l'ovvio, di divenire altro rispetto al consueto. Mentre lo leggevo per la seconda volta e continuavo a stupirmi, immagazzinavo ogni verso come grano per un futuro inverno. Ho avvertito la sua fanciullezza, che conosco e che ritengo solida come una quercia e la sua Grandezza, che conosco e che attinge dal metro classico nulla concedendo al desueto, brillando di modernità... Ho spesso pensato all'Amore come a un possesso, l'Amico Poeta mi insegna che è la cessione di se stesso agli altri. Non finirò mai di ringraziarlo. Lo abbraccio con tutto il mio ammirato affetto. <br /> Maria Rizzihttps://www.blogger.com/profile/05738604025979536386noreply@blogger.com