tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post821441588623884257..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: N. PARDINI: "IL CANTICO DELL'AIA"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-34970040411452637682016-02-10T06:48:05.598-08:002016-02-10T06:48:05.598-08:00" Nostalgia di un passato di fatica e gioia n..." Nostalgia di un passato di fatica e gioia nella sua figurazione rurale a partire dai campi seminati a grano seguendo tutto il ciclo farina-pane. Il poeta, attentissimo a questo mondo, ora completamente trasformato, volatilizzata la sua componente romantica, con il suo Cantico ci ricorda quando abbiamo smesso di cantare. Quando abbiamo smesso di...sognare."<br />Ubaldo de Robertis<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-35567528351999945472016-02-07T16:02:42.701-08:002016-02-07T16:02:42.701-08:00L'affabulazione poetica dell'amico Nazario...L'affabulazione poetica dell'amico Nazario, con il suo carico di emozioni vissute e, quindi, intensamente partecipate, trova facile accesso e indubbie rispondenze nei cuori sensibili, soprattutto in quelli di quanti hanno in comune con lui un retroterra umano e culturale, ma in particolare l'esperienza -diretta o indiretta- della vita dei campi o, comunque, una contiguità con questo mondo di fatica, di semplicità, di speranza. La festa del grano, la festa del pane. E della giovinezza e dell'amore...<br />"Peccato che gli dèi, stanchi oramai,/ di uomini lontani dall’Olimpo,/ abbiano evaso gli usi; che gli umani / abbiano smesso antichi sacrifici ..."<br />Pasquale BalestriereALDEBARANhttps://www.blogger.com/profile/06969500650951458820noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-17653018367548534912016-02-03T12:14:12.525-08:002016-02-03T12:14:12.525-08:00Ho iniziato in prima persona e sono passata alla t...Ho iniziato in prima persona e sono passata alla terza... l'Istinto non è amico! <br /> Maria RizziAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-46185563102680121132016-02-03T12:12:08.368-08:002016-02-03T12:12:08.368-08:00Professore adorato, io ho rivissuto il clima dei g...Professore adorato, io ho rivissuto il clima dei grandi della letteratura, Leopardi, Pascoli, le loro atmosfere ben collocate nel tempo, eppure senza tempo. Non ho avuto la gioia di vivere queste esperienze, ma i miei genitori, i miei nonni, si sono soffermati spesso a descriverle e, scorrendo questo soave acquarello, ho avuto la sensazione di tornare a un 'tempo senza tempo', puro e incontaminato, nel quale:<br />"Girano lieve rugiada dal cielo del cuore le fiasche<br />di acqua cristallina a liberare<br />le gole dalla pula: voci allegre,<br />grida di piacere, scherzi loquaci<br />lieve rugiada dal cielo del cuore"<br />ogni verso cesella un momento e l'Autore viaggia sul registro delle più intense similitudini... cosa dire del verso 'lieve rugiada dal cielo del cuore'? E' un'espressione in cui l'onda musicale dell'endecasillabo, dolcissima, originale, avvolgente, sembra sfuggire a ogni tentativo di approccio banale.<br />Il Professore ricorre alla magia degli endecasillabi,interrotti, ad arte, da un quinario e un settenario, li lascia scivolare, nella loro fulgida musicalità, tra gli eventi 'svelti al sole di luglio'. si respira l'atmosfera, a noi sconosciuta, in cui <br />"gli occhi di giovani incantati<br />cercavano l’amore fra le chiome",e, pur nel canto attinente alle cose elementari, ovvero connaturate e indispensabili all'uomo, v'è la volontà del contrasto tra la solidarietà d'un tempo e 'gli umani che hanno smesso antichi sacrifici', privandosi dei sentimenti primordiali. Il caro Nazario, con maestria e levità, invita a posare lo sguardo sull'umiltà dei ricordi con religioso rispetto. Infatti le cose citate non solo sono esistite, sono state vissute tutti i giorni, ma devono considerarsi strumenti buoni della vita dei nostri cari e della nostra storia. Rappresentano gli strumenti buoni della vita, ai quali non abbiamo tempo, nè amore per prestare il dovuto riconoscimento...<br />Mi sono commossa soffermandomi sul senso del perduto. <br />Ho sofferto e tremato. Come tremavano, forse, 'le giovani fanciulle'... E m'inchino alla saudade del Professore didattica e superba! <br /> Maria Rizzi Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-47142702092549832512016-02-03T10:38:10.934-08:002016-02-03T10:38:10.934-08:00Mi perdoni quell'anchio (anch'io) e la man...Mi perdoni quell'anchio (anch'io) e la mancata -ha- prima di turbato.L'enfasi a volte tira brutti scherzi. P.C. Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-71488092663596042572016-02-03T10:29:46.025-08:002016-02-03T10:29:46.025-08:00Caro Prof. N. Pardini,con questa poesia mi ha fatt...Caro Prof. N. Pardini,con questa poesia mi ha fatto ritornare al mio tempo di fanciullo quando anchio sull'aia facevo (si fa per dire) tutte quelle cose così poeticamente sopra descritte e le assicuro che è stata una inaspettata, piacevole sensazione che mi turbato positivamente non poco. Grazie per questo ritorno alle "corse senza fine e capriole/tra covoni a schiera a pila sull'aia".Pasqualino Cinnirella Anonymousnoreply@blogger.com