tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post8696311161905033966..comments2024-03-27T02:02:35.206-07:00Comments on Alla volta di Leucade: EDDA CONTE: "IL VIAGGIO"nazariopardinihttp://www.blogger.com/profile/16507694449914844380noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-59879280041253947042016-03-27T23:48:56.552-07:002016-03-27T23:48:56.552-07:00Leggo con una certa sorpresa questa interpretazion...Leggo con una certa sorpresa questa interpretazione del mio racconto-favola. Non nego che possa essere una visione interessante, ma sicuramente esula dallo spirito con cui ho concepito la favola- come continuo a chiamare questo racconto di fantasia. La mitologia certo , per cultura classica, ha lasciato la sua impronta...ma nell'invocazione a Ade...non mi riconosco. Sono persona solare. Ti ringrazio, comunque, dell'attenzione. Vito Lolli è sempre un piacere e un arricchimento comunicare con persone del tuo livello culturale. Grazie. Edda.<br />edda contehttps://www.blogger.com/profile/04135137929043442500noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-53083232929797469842016-03-27T12:35:01.704-07:002016-03-27T12:35:01.704-07:00Il piacere folgorante e l'aspettativa dei poch...Il piacere folgorante e l'aspettativa dei pochi minuti impiegati nella lettura del Tuo testo, Edda, mi fanno rischiare di scorgervi la possibilità del Mito. L'Istante che spezza il flusso del tempo e apre un percorso verticale che va dai Cieli Infiniti all'Abisso Oscuro è, per eccellenza, l'esperienza del culto dionisiaco, il centro misterico della spiritualità greca, e mi sembra di poter sentire nel tuo approccio questa possibilità. L'e-vocazione simbolica di Speranza e Piacere ricorda davvero operazioni mitiche della più grande tradizione, ma qui voglio rivolgerti un invito: se il vissuto che ha fatto della forma che hai "scelto" questa manifestazione di tipo mitico, è possibile che si tratti ancora solo della superficie, e che sotto tale superficie si nasconda, a profondità sconosciute, il centro veritativo di cui il tuo "racconto" è l'eco; addormentati chiedendo ad Ade di poter ascoltare più profondamente le voci di Piacere e Speranza, chiamali con le più profonde vibrazioni di cui sei capace. La tua storia potrebbe evolvere come Tu stessa ancora non puoi sospettare. Grazie.<br />Vito LolliAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-90845458772045040822016-03-27T06:55:13.880-07:002016-03-27T06:55:13.880-07:00Ringrazio di cuore gli scrittori Balestriere e De ...Ringrazio di cuore gli scrittori Balestriere e De Robertis per l'attenzione rivolta al mio "Viaggio"-racconto o favola onirica o...come vogliamo definirlo-.<br />Sono interventi critici che oltre a dimostrare professionalità e cultura rivelano sensibilità, e stima nei miei confronti. Ringrazio anche di questo. Confesso che la scrittura è per me un bene immenso, mi è di aiuto e conforto nel difficile percorso dell'esistenza. A maggior ragione sono riconoscente verso quanti condividono il piacere della comunicazione. Un augurio pasquale da Edda.edda contehttps://www.blogger.com/profile/04135137929043442500noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-66737196532184691312016-03-26T14:32:59.553-07:002016-03-26T14:32:59.553-07:00Dopo il commento di Pasquale Balestriere, organic...Dopo il commento di Pasquale Balestriere, organico e magistralmente compiuto, non so che senso abbiano i pensieri sparsi contenuti nel mio. L'autrice mi aveva fatto leggere questo suo bel racconto ed io avevo preso nota di alcune cose che via via mi venivano in mente. Non è un male se oggi non le ritrovo. Provo a ricordarle in ordine sparso. <br />- Il concetto dell'uomo sempre in viaggio, in movimento, che cammina verso una meta, anche alla ricerca del suo io perduto.<br />- Speranza seducente e consolatrice che ci sta sempre al fianco sino all'ultimo respiro.<br />- Spesso confidiamo così tanto nella speranza da rinunciare al raggiungimento della felicità al presente.<br />- Speranza che è inseparabile dal sentimento della vita.<br />- Mi è tornato in mente Ernst Bloch che diceva: “L'importante è imparare a sperare. Gli uomini che si gettano attivamente in avanti, nel nuovo.”<br />- Il piacere ci dà una buona idea del futuro; ci fa sperare qualche godimento più o meno grande; ci apre un nuovo campo di speranze.<br />- Mi ha sfiorato anche il pensiero di Camus, secondo il quale “la speranza diviene il nemico numero uno:” sperare è un proiettarsi verso il futuro, abbandonando l’attimo presente, l’hic et nunc, per vagheggiare un cambiamento di situazione che possa alleviarci dal male di vivere.”<br />- Anche Epicuro ha fatto la sua comparsa:“ Egli distingue tra piacere cinetico o in movimento, il quale accompagna un processo ed è sempre mescolato al turbamento o al dolore, e piacere catastematico o stabile proprio invece da uno stato privo di dolori. Ogni piacere è di per sé un bene.<br />- Non poteva mancare Leopardi: “l’uomo ricerca il piacere in un numero sempre crescente di sensazioni, nella speranza vana della sua completezza; è una tensione che non ha limiti, né per durata nel tempo, né per estensione, per questo si scontra irrevocabilmente con la vita umana, lo spazio, il tempo, la morte. Questa tensione può spegnersi solo nel momento della morte perché è uno slancio connaturato alla vita stessa.<br />Ubaldo de Robertis<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8291667872930653212.post-58345802480530099902016-03-26T14:03:08.084-07:002016-03-26T14:03:08.084-07:00Il racconto lèvita in un'atmosfera dove tutto ...Il racconto lèvita in un'atmosfera dove tutto è sospeso, nel senso che si è fermato e nel senso che sembra in attesa di un qualche evento dirimente. Sospeso è il Tempo ("Non è giorno e non è notte"), sospesi sono i pianeti ("Non c'è sole e non c'è luna"), e sospesi sono anche altri elementi dello spazio, del paesaggio, della vita ("non c'è ombra né suono", ecc.). Anche il lettore è irrimediabilmente attratto in una vicenda diegeticamente ben congegnata, dove si muovono gli unici due personaggi “Uno”, di sesso maschile, e “Due”, di sesso femminile, vòlti alla ricerca del Tempo, cioè della Vita. Che, dopo lunga marcia, ritrovano, dopo essersi essi stessi incontrati, per viverla con pienezza. È un mondo indefinito, del tutto vago e dai contorni incerti, quello in cui si sviluppa l’azione; e l’autrice lo governa con saggezza e perizia, ben consapevole che soprattutto in questa dimensione onirica e surreale sta la carica attrattiva del racconto che a me pare originale e riuscito.<br />Pasquale Balestriere<br />ALDEBARANhttps://www.blogger.com/profile/06969500650951458820noreply@blogger.com