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lunedì 16 giugno 2014

"LA VISITAZIONE DEL PONTORMO", DI GIUSY FRISINA



“LA VISITAZIONE” DEL PONTORMO

C’è tanta sete
In quegli  sguardi
Certo d’affetto profondo
Eppure immensa inquietudine
Ma  questo ancora non lo sanno
E  noi più indietro le guardiamo
Con i loro occhi interiori
Che sono già oltre il tempo.
Accadrà ciò che temiamo
Ci sussurriamo in silenzio
E niente più si può fare
Per evitare il dolore
Se quel dolore è già stato
Eppure  il bimbo ha esultato
L’ incontro è stato propizio
E Lei è solo spaventata
L’altra non può darle conforto
Solo un abbraccio fervente
Mentre sui piedi traballa
E già qui sono spaesate
E non c’è terra che tenga
Se i passi cercano appoggio
Ma il corpo ancora barcolla
Perché l’assurdo non torna.
E sullo sfondo il mistero
Di un mondo quasi a soqquadro
Niente che segua il disegno
E tutto sembra sconnesso
Mentre si appressa l’Eterno.


Giusy Frisina

2 commenti:

  1. Giusy Frisina ha la sensibilità, la delicatezza del poeta, ha anche certe intuizioni, sta imparando a creare atmosfere e immagini, sta sulla via di Damasco ma c'è ancora un lungo cammino da fare. Quello che di solito i poeti sottovalutano è che la poesia è "composizione" e per fare composizione bisogna studiare l'arte della composizione, l'arte (o la scienza fate voi) di come mettere i colori sulla tela, di come distribuirli e come amalgamarli. La composizione è in sostanza una equilibrata distribuzione di pesi e di contrappesi, di colonne e di archi che tengono la costruzione in posizione verticale...

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  2. Ringrazio il maestro Lingusaglossa per il prezioso commento..Per me è già un grande complimento essere vista sulla via di Damasco.Spero di riuscire a migliorarmi, anche se penso che fare poesia sia sempre essere "sulla strada". Ma è importante leggere molto i grandi, finchè non "si appressa l'Eterno" e arriva la folgorazione di "S.Paolo". A volte arriva...

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