Nota
al
libro
Asimetria
di
Franco
Martini
Un attimo così, /
vale tutti i dolori / di questa terra / messi insieme... /
Un’attesa così / è
dolce come il cielo / che si apra.
Mi piace esordire
con una citazione testuale allo scopo di segnalare gli aspetti di
inequivocabile continuità nella ricerca stilistico-letteraria di Martini, poeta
dalla produzione abbondante , ma sempre rigorosa e intimamente sorvegliata alla
luce di una sensibilità raffinata e profonda. In Asimmetria vengono
capitalizzate tutte le esperienze precedenti del poeta che torna ad arricchire
con intensa liricità la sua ansia di amore per la vita e per tutto ciò che la
completa: “Lasciamelo dire che ti amo. / .....Le mie dita modellano l’immagine
che mi sono / fatto di te.” “ Spiegami i colori di ogni tuo risveglio.” E la
sua coscienza di essere e di esistere si esalta nella speranza di un volo tanto
arduo quanto onirico: “Io chiederò la grazia / di entrare nel corpo. / negli
occhi. / Nelle piume del gabbiano. / Per ritornare ogni anno qui. / Con ali
grandi e bianche.” Ed anche se “Una corona ad appassire sulla montagnola /
fisserà il mio punto“ o se “Seguiranno la bara / parlando d’altro.” o “Sarà
giorno qualunque.” nel poeta é vivida la speranza di perpetrare il volo oltre
il tempo con le ali della poesia. Sembra sapere, il poeta, che le piume del
gabbiano hanno la foscoliana possibilità di volare in eterno. Stile sciolto,
libero e al contempo armonioso quello di Martini, che riesce con toni caldi e
con dire schietto a suscitare lunghi echi in un lettore disposto a recepirne le
vibrazioni.
Nazario
Pardini
Ottobre
1999
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