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domenica 3 luglio 2011

Nota alla Silloge "I fiori che non vissero" di Lorella Nardi

Nota
alla Silloge
I fiori che non vissero
di
                    Lorella Nardi                      

La silloge si snoda su un percorso soggettivo e velato di una sottile melanconia che mai scade in uno sfogo di eccessivo sentimentalismo. L’autrice si serve della natura, dei luoghi, delle stagioni per concretizzare il suo mondo: e la musicalità di una canzone d’autunno, o la caducità del tempo lungo gli argini desolati del fiume si fanno metafora della vita. Qui il cuore trova pace tra lacrime di nebbia. Tutto è effimero come l’aroma della violetta essiccata che potrebbe sbucarti dalle dita solo un attimo, poi si farà polvere. Troppo in fretta si spense l’eco dei nostri passi afferma l’autrice, a cui manca il coraggio dei fiori o forse solo l’incoscienza del loro esserci


Nazario Pardini
25 settembre 2004

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