SIRIO GUERRIERI
nel ricordo di Paolo Bassani
Ho visto con piacere che in
“ALLA VOLTA DI LEUCADE” sono presenti
testi di Sirio Guerrieri, autorevole scrittore ed educatore cui tanti autori spezzini, e non, devono gratitudine per le innumerevoli presentazioni e note
critiche riservate ai loro lavori. Pensando di interpretare un sentimento
unanime, vorrei ricordare il professor Guerrieri riprendendo alcune note presentate
in occasione della giornata indetta in suo onore dal Comune di Vezzano Ligure nel
2005. Non potendo dargli la cittadinanza onoraria, poiché vezzanese di nascita,
il Comune di Vezzano Ligure volle tributare a Guerrieri pari solennità.
Sirio Guerrieri è nato a
Vezzano Ligure (Sp). Laureato in lettere classiche all’Università di Genova, ha
insegnato italiano e storia negli Istituti tecnici,filosofia e storia nei
Licei, filosofia pedagogia e psicologia negli Istituti magistrali. Ha concluso
la sua carriera come Preside nei Licei e negli Istituti tecnici.
Ha collaborato a vari
quotidiani dal “Corriere di Sicilia” al “Nuovo Cittadino”, alla “Provincia Pavese”, alla “Provincia di Como” e a numerose rassegne di cultura: “La Provincia di Alessandria”, “Alla Bottega”, “Verso il 2000” , “Silarus”, “Controvento”, “La Lucerna ”, “Rinnovamento”, “La Vallisa ”, “Controcampo”.
Guerrieri è critico
letterario, conferenziere e come tale è presente in campo nazionale. E’ inoltre
docente di letteratura italiana all’Università della terza età alla Spezia e di
storia medievale presso l’Unit-tre a Genova. La sua attività si è sviluppata
anche nel campo socio-politico: negli anni della seconda guerra mondiale è
stato capitano di fanteria, ufficiale partigiano della Brigata “Val di Vara” di
“Giustizia-Libertà. Dal 1945 al 1956
ha partecipato alla vita politica a Follo (SP), a
Vezzano (SP) ed alla Spezia come consigliere comunale della Democrazia Cristiana.
Dal 1956 il suo impegno si è concentrato sulle lettere e sulle arti, nelle
quali fluiscono i suoi molteplici interessi. Guerrieri ha pubblicato i seguenti
volumi: “Quello che non si ritrova”
Edizioni A.S.P.E.I, La Spezia , 1951; “...E il cielo è ormai lontano” Edizioni
Quadrante Italico, Bergamo, 1953; “Alle origini della
sensibilità romantica. Giovanni Fantoni” Edizioni
A.I.A.C.E., Torino, 1966; “Democrazia viva” (ibid. 1966); “Un uomo e il suo tempo:
Pier Angelo Soldini” (ibid.1966); “Il muro degli anni” (ibid. 1970); “Il poeta si lascia morire” Edizioni Ape, Terni, 1980; “Dai Casoni alla Brunella” Zappa Editore, Sarzana, 1986; “Esmeralda isola del Cile” Edizioni
della Rocca, Castelnuovo Garfagnana, 1990; “Metaphora” Edizioni
del Tridente, La Spezia , 1992; “Zona di frontiera” Lineacultura, 1994; “L'altro versante” Zappa Editore, 1995; “Calipso” con prefazione di Ninny di
Stefano Busà, Edizione Lineacultura 2002; “L’altro…il vicino” Edizioni Helicon 2003.
Guerrieri è presidente di
diversi Premi letterari, tra cui “Cinque Terre”, “Roberto
Micheloni”, “Varese Ligure”, “Alessandra Marziale”, “Padus Amaenus”, nonché componente di giuria nei concorsi letterari “iniziative e promozioni editoriali di Milano, “Penisola Sorrentina”
di Napoli. E’ membro associato
dell’Accademia delle Muse di
Firenze. Per molti anni è stato presidente del “Premio Santa Margherita.”
Guerrieri ha conseguito,
inoltre, notevoli riconoscimenti in concorsi e rassegne letterarie, come la
vittoria nel XXXVII Premio Internazionale “Le Muse” la cui cerimonia di premiazione
si tenne nel 2002 nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze. Nel
2004, nell’ambito delle celebrazioni di Genova Capitale della Cultura Europea,
gli è stato assegnato il Premio per la Letteratura.
Alle note ufficiali vorrei
aggiungere ora una testimonianza personale che mi è ugualmente cara:
E ’ stato scritto: “L’amicizia
non ha una sola stagione per fiorire/ ma vive oltre le stagioni e il tempo”.
Anch’io, nel mio piccolo, riscopro oggi questa verità, nel ricordo del
professor Sirio Guerrieri.
Anch’io, come tanti spezzini,
ho un debito di riconoscenza verso di lui. Non ho dimenticato, né potrei, che
fu proprio Guerrieri a presentare e commentare per primo la mia poesia in una
manifestazione che si tenne il 27 gennaio 1978 presso il Circolo Castello di
San Giorgio; manifestazione che si inseriva nell’ambito dei “Venerdì ’ letterari”
dedicati, appunto, alla poesia contemporanea del territorio spezzino.
Di quella presentazione
custodisco l’audio che nel 2005 volli riportare su un cd, donato a Guerrieri in
occasione della manifestazione a lui dedicata dal nostro Comune; manifestazione
che si tenne proprio in questa Sala consiliare. Il cd fu accolto con favore da
Guerrieri e con un certo stupore: non pensava che le sue parole fossero
diventate per qualcuno un vero documento da custodire nel tempo. Mi chiedo quanti
cd sarebbero necessari per riportare tutte le presentazioni da lui fatte, nel
suo lungo e generoso impegno dedicato alla valorizzazione della poesia nel
nostro territorio. In questo disegno si inseriscono i Premi letterari cui
Guerrieri diede il suo autorevole contributo di idee, di impegno e sostegno
come presidente di giuria: dal Premio “Val di Vara “ al Premio “Santa
Margherita”, dal Premio “Città della Spezia” al Premio “Val di Magra”, dal “Cinque
Terre” al “Roberto Micheloni”, tanto per citarne alcuni.
Ma Sirio Guerrieri, illustre
figura di poeta ed educatore, ha soprattutto lasciato, a noi ed alle
generazioni venture, l’ importante testimonianza di chi ha creduto e lottato
per la Libertà. Nel
65° anniversario della Liberazione, idealmente, la sua voce si fa interprete
del messaggio che i comandanti partigiani, tornati sul monte Penna, rivolsero
nel 1995 agli studenti spezzini venuti nei luoghi che videro le unità
partigiane lottare e sperare per l’avvento di un mondo nuovo di libertà, di democrazia,
di pace. La parola si fa dunque voce, messaggio per ognuno.
LIBERTA'
Ragazzo,
ora che lungo
si è fatto il mio cammino
e cade l'agilità del passo
a te voglio
allungare questo fuoco:
portalo
lontano ove io avrei voluto,
in alto che
possa dare luce a tutti.
Non ti sembri
troppo modesto il dono,
troppo
incerta, fioca, la sua fiamma.
Forse non sai
(perché neppure io te n'ho parlato)
quanto grande
fu il suo costo:
alto, enorme.
Soltanto chi
paga conosce il prezzo.
E il prezzo fa il valore delle cose.
Paolo Bassani
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