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sabato 25 agosto 2012

S. Guerrieri nel ricordo di P. Bassani


SIRIO GUERRIERI
nel ricordo di Paolo Bassani



Ho visto con piacere che in “ALLA VOLTA DI LEUCADE”  sono presenti testi di Sirio Guerrieri, autorevole scrittore ed educatore  cui tanti autori spezzini, e non,  devono gratitudine  per le innumerevoli presentazioni e note critiche riservate ai loro lavori. Pensando di interpretare un sentimento unanime, vorrei ricordare il professor Guerrieri riprendendo alcune note presentate in occasione della giornata indetta in suo onore dal Comune di Vezzano Ligure nel 2005. Non potendo dargli la cittadinanza onoraria, poiché vezzanese di nascita, il Comune di Vezzano Ligure volle tributare a Guerrieri pari solennità.  
Sirio Guerrieri è nato a Vezzano Ligure (Sp). Laureato in lettere classiche all’Università di Genova, ha insegnato italiano e storia negli Istituti tecnici,filosofia e storia nei Licei, filosofia pedagogia e psicologia negli Istituti magistrali. Ha concluso la sua carriera come Preside nei Licei e negli Istituti tecnici.
Ha collaborato a vari quotidiani dal “Corriere di Sicilia” al “Nuovo Cittadino”, alla “Provincia Pavese”, alla “Provincia di Como” e a numerose rassegne di cultura: “La Provincia di Alessandria”, “Alla Bottega”, “Verso il 2000”, “Silarus”, “Controvento”, La Lucerna”, Rinnovamento”, “La Vallisa”, “Controcampo”.
Guerrieri è critico letterario, conferenziere e come tale è presente in campo nazionale. E’ inoltre docente di letteratura italiana all’Università della terza età alla Spezia e di storia medievale presso l’Unit-tre a Genova. La sua attività si è sviluppata anche nel campo socio-politico: negli anni della seconda guerra mondiale è stato capitano di fanteria, ufficiale partigiano della Brigata “Val di Vara” di “Giustizia-Libertà. Dal 1945 al 1956 ha partecipato alla vita politica a Follo (SP), a Vezzano (SP) ed alla Spezia come consigliere comunale della Democrazia Cristiana. Dal 1956 il suo impegno si è concentrato sulle lettere e sulle arti, nelle quali fluiscono i suoi molteplici interessi. Guerrieri ha pubblicato i seguenti volumi: “Quello che non si ritrova” Edizioni A.S.P.E.I, La Spezia, 1951; “...E il cielo è ormai lontano” Edizioni Quadrante Italico, Bergamo, 1953; “Alle origini della sensibilità romantica. Giovanni Fantoni” Edizioni A.I.A.C.E., Torino, 1966; “Democrazia viva” (ibid. 1966); “Un uomo e il suo tempo: Pier Angelo Soldini” (ibid.1966); “Il muro degli anni” (ibid. 1970); “Il poeta si lascia morire” Edizioni Ape, Terni, 1980; “Dai Casoni alla Brunella” Zappa Editore, Sarzana, 1986; “Esmeralda isola del Cile” Edizioni della Rocca, Castelnuovo Garfagnana, 1990; “Metaphora” Edizioni
del Tridente, La Spezia, 1992; “Zona di frontiera” Lineacultura, 1994; “L'altro versante” Zappa Editore, 1995; “Calipso” con prefazione di Ninny di Stefano Busà, Edizione Lineacultura 2002; “L’altro…il vicino” Edizioni Helicon 2003.
Guerrieri è presidente di diversi Premi letterari, tra cui “Cinque Terre”, “Roberto Micheloni”, “Varese Ligure”, “Alessandra Marziale”, “Padus Amaenus”, nonché componente di giuria nei concorsi letterari “iniziative e promozioni editoriali di Milano, “Penisola Sorrentina” di Napoli. E’ membro associato
dell’Accademia delle Muse di Firenze. Per molti anni è stato presidente del “Premio Santa Margherita.”
Guerrieri ha conseguito, inoltre, notevoli riconoscimenti in concorsi e rassegne letterarie, come la vittoria nel XXXVII Premio Internazionale “Le Muse” la cui cerimonia di premiazione si tenne nel 2002 nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze. Nel 2004, nell’ambito delle celebrazioni di Genova Capitale della Cultura Europea, gli è stato assegnato il Premio per la Letteratura.

Alle note ufficiali vorrei aggiungere ora una testimonianza personale che mi è ugualmente cara:

E ’ stato scritto: “L’amicizia non ha una sola stagione per fiorire/ ma vive oltre le stagioni e il tempo”. Anch’io, nel mio piccolo, riscopro oggi questa verità, nel ricordo del professor Sirio Guerrieri.
Anch’io, come tanti spezzini, ho un debito di riconoscenza verso di lui. Non ho dimenticato, né potrei, che fu proprio Guerrieri a presentare e commentare per primo la mia poesia in una manifestazione che si tenne il 27 gennaio 1978 presso il Circolo Castello di San Giorgio; manifestazione che si inseriva nell’ambito dei “Venerdì ’ letterari” dedicati, appunto, alla poesia contemporanea del territorio spezzino.
Di quella presentazione custodisco l’audio che nel 2005 volli riportare su un cd, donato a Guerrieri in occasione della manifestazione a lui dedicata dal nostro Comune; manifestazione che si tenne proprio in questa Sala consiliare. Il cd fu accolto con favore da Guerrieri e con un certo stupore: non pensava che le sue parole fossero diventate per qualcuno un vero documento da custodire nel tempo. Mi chiedo quanti cd sarebbero necessari per riportare tutte le presentazioni da lui fatte, nel suo lungo e generoso impegno dedicato alla valorizzazione della poesia nel nostro territorio. In questo disegno si inseriscono i Premi letterari cui Guerrieri diede il suo autorevole contributo di idee, di impegno e sostegno come presidente di giuria: dal Premio “Val di Vara “ al Premio “Santa Margherita”, dal Premio “Città della Spezia” al Premio “Val di Magra”, dal “Cinque Terre” al “Roberto Micheloni”, tanto per citarne alcuni.
Ma Sirio Guerrieri, illustre figura di poeta ed educatore, ha soprattutto lasciato, a noi ed alle generazioni venture, l’ importante testimonianza di chi ha creduto e lottato per la Libertà. Nel 65° anniversario della Liberazione, idealmente, la sua voce si fa interprete del messaggio che i comandanti partigiani, tornati sul monte Penna, rivolsero nel 1995 agli studenti spezzini venuti nei luoghi che videro le unità partigiane lottare e sperare per l’avvento di un mondo nuovo di libertà, di democrazia, di pace. La parola si fa dunque voce, messaggio per ognuno.

         LIBERTA'

Ragazzo,
ora che lungo si è fatto il mio cammino
   e cade l'agilità del passo
a te voglio allungare questo fuoco:
portalo lontano ove io avrei voluto,
in alto che possa dare luce a tutti.
Non ti sembri troppo modesto il dono,
troppo incerta, fioca, la sua fiamma.
Forse non sai
   (perché neppure io te n'ho parlato)
quanto grande fu il suo costo:
   alto, enorme.
Soltanto chi paga conosce il prezzo.
   E il prezzo fa il valore delle cose.

                                                          Paolo Bassani









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