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lunedì 12 novembre 2012

Poesie di Mara Vitale Santoni


A ME RITORNA LA TUA GIOVINEZZA



T'amai.
Già prima d' incontrarti
t'inventai.
T'amai nei soliloqui adolescenti.
T'amai perché m'avresti amato.
Attesi il tuo sguardo
le tue carezze
e le tue braccia,
dolce abbandono alla mia timidezza.
Il preludio,
la musica più bella,
e al chiar di luna
le prime tenerezze
erano a me daccanto.
Quando la sera impallidisce
a me ritorna la tua giovinezza
a parlarmi d'amore
per ridonarmi quei raggi di luce
che parlano di te.
Scendi, notte, sui nostri passi stanchi,
ma nella tua battaglia,
vita,
non potrai mai vantarti
di aver vinto l'amore.




                            E INTANTO NEL MONDO SI SOFFRE


                            Si aggrovigliano i nodi
                            tra le viscere del tempo:
                            difficile evocare sensazioni
                            dal brioso canto.
                           Solari vetrate s’appannano
                           in labirinti malati
                           legati a un mondo
                           incomprensibile
                           e il risvegliarsi si rassegna
                           a un vivere frustrante.
                           Cadenzate lancette
                           dall’amaro silenzio
                           interrotto da mediatiche visioni
                           grevi di strani linguaggi
                           dai singoli interessi
                           da mielate bugie di vuote parole.

                           E intanto nel mondo si soffre
                           si muore per piombo, per fame,
                           denaro, orgoglio, potere.

                           Cuori  malvagi
                           peccatori che travagliate il mondo
                           non vi arrendete, sicuri di vittoria
                           mentre grembo terrestre
                           s’appresta a fendere la terra
                           e a cremarne l’ingiustizia.





ERI IL SILENZIO CHE ABBRACCIA PAROLE
                              A nonna Anna

Sorridevi
seduta dinanzi al portone;
sorridevi al sole
che scaldava il tuo inverno
e lo sguardo pacato
seguiva i giochi della primavera.
Bianchi i capelli,
ravvolta nello scialle,
le braccia abbandonate
sulla lunga veste.
Eri il tramonto
che osserva l'aurora,
eri il silenzio
che abbraccia parole,
eri il ricordo
che sta per lasciarci.
A quegli ultimi giorni sorridevi
con dolce meraviglia.
E forse dal passato
scendevano echi fragili
sull'anima
che assaporava gli ultimi palpiti di vita.
Come diversa
la mia infanzia ti vedeva!
Ora, non più,
ora che poche rampe
di gradini
dividono la mia
dalla tua età.        








Curriculum vitae di Mara Vitale Santoni



Mara Vitale Santoni, pronipote del grande D'Annunzio, ha trascorso la fanciullezza a Spalato, all'epoca territorio italiano, prima di rientrare definitivamente in Italia nel settembre del 1943. Ha conseguito il diploma magistrale e si è dedicata all’insegnamento. Dal 1996 ha partecipato a vari  concorsi letterari di poesia,  romanze, testi per canzoni. Ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti e note positive da importanti critici letterari. Ha pubblicato i libri di poesie A me ritornano le verdi fronde e Dopo il passo leggiadro dell’ estate presso le Edizioni del Leone.

Critica

-“Pochi giorni prima dell’incidente che lo avrebbe portato alla morte, Carlo Bo aveva deciso di scrivere una prefazione a questo volume, ma  il destino non gli  ha lasciato il tempo di farlo.”(Tratto dalla prefazione al libro “A me ritornano le verdi fronde” redatta dalla Professoressa  Ursula Vogt, stretta collaboratrice del compianto Chiarissimo  Professor Carlo Bo, Rettore dell’Università di Urbino).
-Nella  profonda postfazione al libro “A me ritornano le verdi fronde”il  Poeta Professor Nazario Pardini ha scritto: “Poesia limpida,chiara,quella di Mara Santoni,sorretta da una maturazione artistica che trasuda dall’impiego delle diverse strutture metriche,dai molteplici contenuti affrontati,nei quali  significante e significato si convalidano con apporti reciproci. Le creazioni intimistico-letterarie impreziosiscono il dettato poetico e rendono universale uno stato d’animo soggettivo. Lo stile è personale, comunicativo, coinvolgente; i versi sono combinati in spartiti vari e differenziati; l’impiego della metafora, dell’assonanza,  della rima usata in maniera moderna e misurata e della sapiente alternanza di versi brevi a misure più ampie, di trame libere a costrutti classicheggianti, accompagna il filo lirico della malinconia esistenziale con un piacevole sottofondo di musicalità.”
-Parlando della poetica dell’autrice,il noto Poeta Eugenio De Signoribus espone:”… La sua è una poesia della fonte, attinge direttamente alle emozioni, senza mediazioni o riferimenti, senza la necessità di esasperati strumenti di officina. Lei ha il dono del canto e i suoi sentimenti non hanno bisogno di una veste complessa. Essi nascono e prendono forma nella purità: sono genuini, chiari, malinconici, struggenti, vivono per se  stessi. Lei li nomina, li racconta così come essi sono,nella loro verità … La poesia serve a puntellare i ricordi,la gioia e il dolore, lo scadere inesorabile del tempo,la trepidazione dell’accadere … Questa è la sua poesia che ha bisogno della vita. Questa è la sua vita, che ha bisogno della poesia.”
- Il celebre Critico Giorgio Barberi Squarotti ha comunicato all’autrice:”…La Sua poesia è fervida e luminosa, sostenuta com’è  da una  strenua  fiducia nell’amore e dalla gioia delle descrizioni, dei ricordi, delle esperienze del cuore; e solo a tratti, ma suasivamente, trascorrono malinconie e dolori della storia e della vita.” Dopo aver letto il secondo libro, ha aggiunto:”…. Ricevo con molta gioia la Sua raccolta di versi,che rileggo con ammirazione e partecipazione. Che molti siano e attenti i lettori,perché molto merita la Sua poesia. “
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