La possibilità contemporanea della poesia,
si inscrive in due azioni fondamentali: Il lavoro sui linguaggi e quello della
testimonianza civile. La prima determina la sperimentazione attiva della realtà
attraverso la continua messa in interazione della parola con le immagini, i
suoni, la intermedialità e sinestesia dei sensi per poter essere di continuo
stimolo e presenza sulla superficie comunicativa del mondo, la seconda deve
essere un azione vigile ed intelligente sulla libertà dell’uomo, mettendo in luce
la possibilità stessa di una delle sue essenze:porre gli uomini di fronte a sè
stessi attraverso una visione di condivisione della natura dell’esistente,
qualsiasi esso sia.Vi sono poi le traiettorie nello spazio e nel tempo che i
testi tracciano attraverso i luoghi della memoria e questi passaggi sono
importanti per la formazione e l’esercizio ininterrotto dello sguardo che ha il
compito di coniugare dato ed esperienza attraverso il verso che in questo
secolo è da considerarsi non solo struttura ma anche direzione di un andare ed
orientamento nel mondo.Il lavoro da fare è enorme, soprattutto quando si è
consapevoli che l’esistenza della poesia è nell’accadere del suo occasionare ed
infinito generare che attraversa e va ben oltre tutte le sue manifestazioni
pubbliche,editoriali, performative, ecc.L’aria respira l’aria e perchè ciò
accada il corpo della poesia si mette sempre in ascolto.
Ninnj Di Stefano Busà, ringrazio vivamente Alberto Mori per la nota davvero puntuale e inequivocabile del suo giudizio critico. L'Evoluzione delle Forme poetiche corrisponde esattamente all'intento che si prefigge il Mori nel discettare sulle necessità di portare avanti la testimonianza e la rappresentatività del messaggio poetico in grado di superare la barriera dell'incomunicabilità del linguaggio. Grazie, Alberto Mori, del criterio "centratissino" che ha voluto esprimere in proposito.
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