Sarà presentato
giovedì 18 aprile 2013 alle ore 17.00 presso la Sala Consiliare del Comune di
Pescara, Circoscrizione Portanuova, Piazza Grue 1, Il silenzio delle stelle,
l’ultimo libro di Andrea Costantin.
Presenteranno Annamaria Albertini (scrittrice),
Giancarlo Giuliani (docente e poeta)
e Daniela Quieti (giornalista e
scrittrice). Sarà presente l’Autore.
Andrea
Costantin, giornalista pubblicista, è laureato in giurisprudenza. Ha già
pubblicato per le Edizioni Tracce La voce
della brezza e La notte degli echi,
e Luna Nera per le Edizioni
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Dalla prefazione di Daniela Quieti
Inde irae, dice
Giovenale nella prima satira, inde irae et lacrimae, da ciò le ire e le
lacrime.
La locuzione
latina è il titolo della prima sezione e del racconto iniziale del libro Il
silenzio delle stelle, l’ultima pubblicazione di Andrea Costantin, il quale di
vicende di quotidiana umanità e disumanità con sentimento, ritmo narrativo,
fluidità e trepidazione racconta.
Nelle implicanti
circostanze descritte si muove ancora il commissario Leonardo Savelli,
detective d’anima e di vita – già ben delineato nella precedente raccolta
dell’autore Luna nera – intorno al quale si dipanano episodi che suscitano
sdegno e sofferenza.
Egli indaga con
maggiore consapevolezza scenari metropolitani di una contemporaneità sempre più
afflitta dal declino sociale ed economico.
E continuano a
essere sempre le categorie svantaggiate a subirne i negativi effetti che si
configurano spesso in criminale iniquità.
L’opera si
suddivide in tre sezioni, due di narrativa (la già citata Inde irae, seguita da
Viaggi organizzati) alle quali lo scrittore accosta, a chiusura, come nella
formula già sperimentata in precedenti lavori, la sezione di poesie Il silenzio
delle stelle, che dà il titolo alla raccolta.
Costantin trae
ispirazione da un’attenta analisi del mondo, senza tuttavia abbandonare la
sensibilità del poeta e la lucidità, anche umoristica, del giornalista: “… le
cose del giorno prima… per quanto negative, perdono molto della loro forza e
spesso si dissolvono completamente la mattina seguente…”.
Ma la solitudine
non spaventa chi non è “vittima delle convenzioni sociali… non è la società
stessa, quella che ha creato questa fitta rete di necessità che sono la
famiglia, le ideologie e le religioni…?”.
I racconti
riverberano i variegati destini dei personaggi modellati con occhio attento a
una vita “uguale a quella degli altri, fatta dalle solite cose che
caratterizzano un’esistenza, dal lavoro alla famiglia, agli amori e ai dolori”.
Ogni storia è
avvincente e ricca di particolari descrittivi che donano autenticità e suspense
ai risvolti noir e sociali.
Non entro nel
merito specifico dei percorsi narrativi perché toglierei ogni sorpresa e
coinvolgimento emotivo al lettore.
Il silenzio
delle stelle, invece, la sezione di poesie che chiude l’opera, sembra voler
risarcire “qualsiasi cuore stanco” di ogni oscurità e menzogna, strappare un
ricordo, aprire il cielo sotto le stelle di una notte fredda, lontano dalle
“rovine / Avvolta nella nuova luce / Protetta sulla nuova via”, nel luogo in
cui “La tempesta si dissolve lenta” per spingere le tristezze esistenziali
“lontano, verso l’orizzonte / Dove il mare è più azzurro”, e, pur tra sogni
inquieti, dimenticare tutto il dolore.
dalla prefazione, sembra davvero bello soprattutto per la vista verso l'orizzonte marino. ciao
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