XI
Premio di Saggistica “Città delle Rose”: Menzione Speciale come miglior Autore
abruzzese alla scrittrice e giornalista Daniela Quieti
Le
grandi firme della saggistica contemporanea sono intervenute a Roseto degli
Abruzzi (TE) per la cerimonia di premiazione dell’XI edizione del Premio di saggistica “Città delle Rose”,
svoltasi sabato 25 maggio 2013 nei saloni della Villa Comunale. Il Premio si è
affermato negli anni come uno degli appuntamenti culturali di maggiore rilievo,
riservato a volumi dei più significativi autori italiani e stranieri volti a
illustrare la condizione dell’uomo contemporaneo, così come si riflette nelle
diverse discipline (letteratura, scienze umane e sociali). La
Giuria tecnica, presieduta da Vincenzo Cappelletti, e composta dal
sindaco Enio Pavone, assessore Maristella Urbini, Daniele
Cavicchia (Segretario organizzatore), Franco Ferrarotti, Aldo
Forbice, Dante Marianacci, Renato Minore, Franco Di Bonaventura (membro
onorario), Alessio Palmarini (utente Biblioteca Civica), ha
assegnato la Menzione Speciale come
miglior Autore abruzzese alla scrittrice e giornalista pescarese Daniela
Quieti per l’opera Francis
Bacon La visione del futuro (Tracce 2012). Nella
sezione Autori italiani, la Giuria
ha designato vincitore lo storico di fama internazionale Emilio Gentile per
il saggio E fu subito regime. Il fascismo e la marcia su Roma
(Laterza, 2012); per la sezione Autori
stranieri, il detenuto Michail Chodorkovskji, l’uomo che ha
osato sfidare Vladimir Putin, per La mia lotta per la libertà
(Marsilio, 2012): il premio è stato consegnato alla presidente
dell’Associazione “Memorial Italia” Francesca Gori per l’attività svolta a
favore dei diritti umani in Russia; per la sezione Tematiche giovanili intitolata a “Micol Cavicchia”, la terna dei finalisti era composta da: il
vaticanista di “Repubblica” Marco Ansaldo con Il falsario italiano di Schindler
(Rizzoli, 2013); lo scrittore di thriller politici e di mafia Alfio
Caruso con La battaglia di Stalingrado (Longanesi, 2012); il
letterato Remo Ceserani e l’etologo Danilo Mainardi con
L’uomo,
libri e altri animali. Dialogo tra un etologo e un letterato (Il
Mulino, 2013). Il vincitore di quest’ultima sezione, così come decretato dal
voto della Giuria giovani (composta da 30 studenti della scuole superiori
rosetane e da 15 giovani utenti under 25 della Biblioteca civica), è stato Marco Ansaldo con la sua opera
sull’archivio dell’Olocausto, un intreccio di storie e personaggi dagli
internati più illustri dei campi di sterminio a tanti anonimi dimenticati, che
ha dato vita a un grande romanzo corale sulla forza dell’uomo e sulla sua
costante ricerca di salvezza. La
mia lotta per la libertà invece raccoglie gli
scritti dell’ex “oligarca ribelle”, contrassegnati dalla volontà di partecipare
attivamente alla vita del paese, sviluppando una riflessione su temi quali
liberalismo, proprietà privata e i complessi intrecci tra interessi economici e
potere. Incentrato
sull’ascesa del regime fascista, immortalata nella marcia su Roma, il libro del
vincitore della Sezione italiana, Emilio
Gentile, uno degli storici più accreditati del fascismo. La sua opera,
edita in contemporanea con i novant’anni della Marcia su Roma, mette bene in
rilievo il ruolo giocato dal partito armato, lo squadrismo fascista, nel
biennio precedente gli accadimenti dell’ottobre del 1922. La
Giuria ha così motivato la Rosa
d’argento prevista per la Menzione
Speciale come miglior Autore abruzzese a Daniela Quieti per il suo Francis Bacon. Una visione del futuro:
“Un viaggio della conoscenza all’interno di un personaggio essenziale non solo
nel novero della ricerca scientifica, ma di ogni angolazione e di ogni recesso
dell’umana ricerca, fondamentale per intendere in quale misura la rivoluzione
scientifica, fra il 1500 e il 1600, di cui Bacone fu protagonista, abbia inciso
nell’arco di una temperie culturale che da quegli anni remoti si distende fino
a raggiungere il nostro tempo e proporsi oggi come proiezione, non di stagioni
irripetibili e concluse, ma nuove e determinanti”. Il
premio è stato accompagnato da un ricordo dei critici e componenti della
Giuria, Dante Marianacci e Renato Minore, alla memoria di Walter Mauro, giurato “storico” del Premio “Città delle Rose”, venuto a mancare nel luglio dello scorso anno. Il
Premio nella passata edizione ha visto la partecipazione di nomi di spicco come
la giornalista Concita De Gregorio, Miguel Gotor, il neurologo Boris Cyrulnik e,
andando a ritroso nel tempo, di illustri letterati e filosofi quali Luciano
Canfora e Vittorino Andreoli.
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