Ritorni –
Il gioco dell’amore insegue i
tempi
in cui strappammo allegramente il
sesso,
tra le onde benigne del golfo.
Ora io piango
ricordi affannati, la foto che
ti svela
tornita come il marmo,
l’acqua salsa,
il boccio della carne inappagata,
l’arcana derisione del tuo nudo.
Via con la testa a segnare
confusioni,
mentre l’ambrosia piega il
profilo
e l’azzurro si riposa tra le
mani.
Ritorna agosto per smarrire
leggere
vocali , imperfette , e la tua
bocca
non ha più labbra per il
controtempo.
Forse l’eternità gioca all’amore
per rincorrere inganni.
Vorrei ignorare il mistero che
ora ti circonda,
l’impossibile vuoto che hai
lasciato,
i piccoli spazi che la speranza
annulla,
mentre anche i sogni
sono precipitati nel fango
*
Antonio Spagnuolo
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