Ignazio Gaudiosi: LE SCABRE RISONANZE. Grauseditore. Napoli. 2007. Pp. 144
OPERA FINALISTA AL PREMIO "IL PORTONE" 2013
"... La
parola, intrecciata in endecasillabi fluenti e liricamente avvincenti, prende
l’autore per mano e lo sostituisce nella sua funzione di traduttore. La parola
smussata, slargata, lavorata, azzardata. Azzardata, sì!, nel tentativo di
estendere il significato oltre il limite stesso del sintagma e della sintassi.
E’ proprio dell’uomo subire la più grande antinomia dell’esistere: quella fra
la caducità della vita e la spinta dello spirito verso la possibilità
dell’impossibile. Quella di vivere in uno spazio ristretto con l’animo rivolto
alle vertigini dell’ultra/umano. Ma è forse la poesia, in Gaudiosi, quella
parte di lui che più soddisfa le sue impellenti esigenze di tuffarsi oltre la siepe..." (Da una nota recensiva di N. Pardini).
Figura
Le roteavano lentissimi
gli occhi nell'ansa del discorso.
S'eclissavano molli
nelle palpebre più amiche,
se la parola attenta, naturale
tralasciava il senso più immediato.
Gettava sul ritroso del celeste
il rosa una sua luce,
fili di seta
su fili naturali,
insospettati segni sull'ordito.
Ignazio Gaudiosi
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