L'IMPORTANTE ANTOLOGIA A SCOPO BENEFICO VERRA' PRESENTATA A ROMA IL 28 SETTEMBRE PV
Un uomo che brucia
Forse
importa alle banche un uomo che brucia?
Una
grossa fiammata non ammorbidisce
[
il ruggito degli autobus
e
i semafori
perseguono
nel loro muto ammiccare.
La
comunità dei colombi ne risulta
parecchio
infastidita.
Lʼuomo in fiamme percuote
stupidamente lʼaria,
annaspa,
affoga nella piazza, è tragico
ed
è buffo. Cʼè una lettera. La vampata
iniziale
è la firma. La solitudine
è
ogni ricordo.
U
Una preghUiera
Una ringhiera
Una preghUiera
Una ringhiera
Guarda:
perde una ciabatta mentre scalaUna preghiera
una
sedia, non è impresa da poco scavalcare
una
ringhiera, ci sono i fili della biancheria
cʼè lo sguardo dei gatti e le foto
allineate
come un cinema muto
e
guardare di sotto non porta bene. Una pensione:
ci
si combatte con quei pochi euro
si
maledice quella cifra esigua ma a che serve
mordere
il cielo
Guarda:
la sedia traballa, non bisogna
guardare
di sotto, non bisogna. Non ci saranno
angeli
a sorvegliare il volo e Nembo Kid
sarà
occupato altrove. Guarda come si scavalca
una
ringhiera.
Paolo
Polvani
Nota
dellʼeditore: queste due distinte poesie
scritte
da Polvani descrivono episodi ormai
divenuti
comuni e quasi “ripetitivi” nelle
cronache
del nostro Paese e non solo del nostro.
Pensionati
stufi di vivere con gli spiccioli e
i
debiti che decidono di farla finita col gas;
padri
di famiglia che non hanno più lavoro, né
soldi,
né futuro per loro stessi o i propri figli, o
persone
affogate nei debiti che decidono di darsi
fuoco
o di scavalcare una ringhiera, e lo stesso
hanno
fatto imprenditori costretti a rinunciare a
tutto
ciò che avevano costruito nella loro vita,
nella
vergogna di lasciare nella disperazione la
propria
famiglia e quelle dei propri dipendenti.
Ho
deciso di lasciarle insieme in memoria
di
Antonio Formicola, che si è tolto la vita il
dandosi
fuoco e gettandosi da un balcone del
Municipio
di Ercolano. Sono state scritte prima
di
quellʼepisodio, casualmente si incastrano
nel
puzzle tragico del destino di questʼuomo,
che
vorrei rimanesse nel nostro ricordo. Vorrei
anche
che queste due poesie penetrassero nella
mente
di coloro che hanno la responsabilità di
prendere
le decisioni atte a prevenire eventi così
terribili.
Ricordo e monito per tutti.
Paolo
Polvani è nato nel 1951 a Barletta, dove vive.
Ha pubblicato alcuni libri di poesia, tra cui: Alfabeto
delle pietre (ediz. La fenice, Senigallia, 1999);
Trasporti urbani (ediz. Altrimedia, Matera
2006); Compagni di viaggio (ediz. Fonema,
Perugia 2009); Un inventario della luce
(ediz. Helicon 2013).
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