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venerdì 31 gennaio 2014

MARCO IMPIGLIA: "FULVIO BERNARDINI IL DOTTORE DEL CALCIO ITALIANO"

Martedì 4 febbraio, alle ore 17, a Roma, presso il Circolo Canottieri Lazio – Lungotevere Flaminio 25a, sarà presentato il libro di Marco Impiglia: Fulvio Bernardini il Dottore del calcio italiano, edito dalla Kollesis editrice. 

Relatore il noto giornalista e opinionista Italo Cucci.
 
L’evento sarà ripreso dall’emittente romana Lazio TV.
 
 
 

giovedì 30 gennaio 2014

MIRIAM LUIGIA BINDA: "GUERRANIMA"


Madonna Litta (Leonardo). Immagine inviatami da M. L. BINDA


E' USCITA, PER I CARATTERI DI HELICON, LA NUOVA FATICA LETTERARIA DELLA SCRITTRICE MIRIAM BINDA: TESTO DI NOTEVOLE INTERESSE POETICO.

IL LIBRO E' ACQUISTABILE 
SU TUTTE LE LIBRERIE ONLINE



Miriam Luigia Binda: GUERRANIMA. Edizioni Helicon. Arezzo. 2013. Pp. 98. € 11,00



DALLA PREFAZIONE
A
MIRIAM LUIGIA BINDAGUERRANIMA

Spazi misurati per un’anima volta a miraggi per i quali 
sono stretti perfino gli orizzonti degli Oceani




Pensiero d’amicizia

Se morisse il pensiero mio di te
il ceppo robusto
lasciato nel sordido camino
sfinirebbe di cenere
ed il vento porterebbe con se
ogni plauso di calore
ogni petalo dischiuso 
guizzante dalla luce.
Amico mio, 
la nostra amicizia 
passa l'oscurità. 
E' una fiaccola accesa
nel'indifferenza del mondo!
Questa poetessa è qui. In questi palpiti di vita, in questi abbrivi di silenzi, in questi sobbalzi interiori, di cui è capace soltanto un cuore generoso e procace, tenero come un passero, ma capace di volare con ali forti e robuste, con ali aquiline per sfiorare cieli tanto ampi quanto i sogni degli umani. È qui, a sfiorare con parole impossibili l’amore. A fare di un’amicizia “una fiaccola accesa/ nell’indifferenza del mondo”. Quanto sentimento, quanti traslati per dire subbugli tanto esplosivi, tanto delicatamente accennati, annuiti! C’è qui, anche, la grandezza della poesia, il desantisiano equilibrio fra i patemi dell’essere e il corpo dei verbi. Un vero esempio di canto elevato al sentimento più nobile, a quel sentimento che più si avvicina  all’azzurro.
Mi piace esordire con questa citazione testuale, perché molto indicativa ad esemplificare il tema centrale, il leit motiv della silloge. Il sentimento, la passione, l’amore; e per amore intendo quello totale, plurale, per l’amicizia, per la natura, per l’uomo, per il mondo, per la pace, per il tutto. Ed è questo sentimento che permea di sé, come una melodia sotterranea, il dipanarsi dei 34 canti di Guerranima. Silloge complessa e articolata che, divisa in due sezioni: Divergenze connesseDove vanno le ragazze…., si sviluppa su un ordito versificatorio libero e movimentato, arrivante e suasivo, ma pur sempre mantenuto su un livello fonico-lessicale di alto spessore. Dispiegato su ondulazioni espressive di grande portata poetica. Di grande vocazione metaforica. Di grande compattezza formale. Guerranima. Titolo, suggestivo, di un’attualità feroce e storicamente avvilente: “(…) Crepuscolo: il Mullah suona/ il Rebad del martirio/ tra le case, la stretta porta/ nasconde i fucili di contrabbando./ Sulla strada è un pianto,/ma l’aquilone ha il tuo cuore/ bambino mio.../ Sapessi ho volato con te/ tra le sacre montagne ad est dell’Indo (…)” (Guerranima).
E questo non è amore? Amore per la pace, per la vita, per la fanciullezza spersa e non vissuta [...]. 

[...] E la Nostra fa della poesia un monito a vivere, perché crede, anima e corpo, nei suoi messaggi; le dà tutta se stessa, ogni angolo del suo essere; sa che è l’unica cosa terrena a non tradirla; può solo tramandare ai posteri la sua voce calda e positiva, umile e schietta, solida e verace in un’età di disvalori; in un’età poco propensa a slanci di cuore. Ad onirici naufragi oltre gli orizzonti. E il cerchio si chiude con inni all’amore. Con il  cuore in subbuglio verso mete che appaghino un sogno. Che appaghino un canto, un ricordo di un bacio; un ricordo vicino, lontano; un ricordo che torna come voglia di vita, come fame di luce.

 

Te ne vai,

con l’ultimo bacio.

 

Nella  neve è un raggio di sole.

 


Nella neve inseguo le tue orme

come un lupo

che ha fame di luce (dalla Prefazione di Nazario Pardini).   




 28/05/2013

EMANUELE MARCUCCIO: "ANIMA DI POESIA", SECONDA SILLOGE

Comunicato Stampa



Esce nel Gennaio 2014 Anima di Poesia, seconda silloge poetica del palermitano Emanuele Marcuccio[1] con le Edizioni TraccePerLaMeta. La silloge raccoglie le poesie degli anni 2008-2013, è aperta da una prefazione curata dal poeta e critico letterario, Luciano Domenighini, e chiusa da una postfazione curata dalla scrittrice e critico letterario, Natalia Di Bartolo.
Completa l'opera, una quarta di copertina curata dallo scrittore e critico letterario, Lorenzo Spurio, che all'Autore nel 2013 ha dedicato una monografia.

Il poeta palermitano Emanuele Marcuccio con Anima di Poesia giunge alla sua seconda silloge poetica, dopo la felice esperienza di aforista e di curatore di una ricca antologia, Dipthycha, il cui ricavato è stato destinato a una lodevole causa umanitaria in difesa della ricerca di una malattia grave, insidiosa e poco
conosciuta quale è la sclerosi multipla.
Una raccolta di liriche variegate che spaziano dall’incondizionato fascino verso il mondo classico ad un nuovo e interessante formalismo dove è l’oculatezza sintattica a governare. Sfogliando Anima di Poesia, che si compone di varie poesie di chiaro intento civile, motivate o ispirate da qualche fatto o condizione che riguarda l’uomo in quanto parte del gruppo sociale, il lettore si troverà rispecchiato in molte delle ansie del poeta, che sono quelle della nostra epoca.
Con un registro per lo più asciutto, ma sempre appropriato e propedeutico alla resa in versi della coscienza del poeta, Marcuccio con quest’opera ci affida le chiavi dello scrigno inarrivabile dell’ “anima della poesia”. Un’utopia che si realizza, grazie alla Parola.  (dalla quarta di copertina di Lorenzo Spurio)

SCHEDA DEL LIBRO


TITOLO: Anima di poesia
AUTORE: Emanuele Marcuccio
CURATORE: Lorenzo Spurio
Editing Cover Images: Laura Dalzini
Original Cover Photo: Giuseppe Parello
EDITORE: TraccePerLaMeta Edizioni
GENERE: Poesia
FORMATO: Brossura
PAGINE: 80
ISBN: 978-88-98643-08-0
COSTO: 9,00 €
www.tracceperlameta.org/tplm_edizioni/negozio/anima-di-poesia-emanuele-marcuccio/



[1] Emanuele Marcuccio (Palermo, 1974) ha conseguito la Maturità Classica nel 1994. Si occupa di poesia (ha pubblicato la silloge poetica Per una strada, SBC Edizioni, 2009, ha ideato e curato una non solita antologia poetica, Dipthycha, Photocity Edizioni, 2013, che lo vede presente con ventuno titoli, in dittico di uguale tema, con altrettante poesie di autori vari) e di aforismi (ha pubblicato la silloge di aforismi e pensieri vari, Pensieri minimi e massime, Photocity Edizioni, 2012).

Il libro è stato pubblicato da TraccePerLaMeta Edizioni e può essere acquistato con facilità direttamente dallo shop della casa editrice a questo link: 
www.tracceperlameta.org/tplm_edizioni/negozio/anima-di-poesia-emanuele-marcuccio/
Sarà a breve disponibile anche sulle altre librerie online e ordinabile in ogni libreria sul territorio nazionale essendo dotato di regolare codice ISBN.

mercoledì 29 gennaio 2014

MARIA RIZZI: "PRESENTAZIONE DI ANIME GRAFFIATE"

Maria Rizzi: Anime graffiate





ANIME GRAFFIATE, Maria Rizzi
(Firenze, Palazzo Vecchio, 24 gennaio 2014)

Intervento Roberta Degl’Innocenti

“Occorre vivere come se fosse importante”, questa è la frase che ci suggerisce Maria Rizzi, autrice del romanzo Anime Graffiate, attraverso le parole di un suo protagonista: l’ispettore Stefano Segni. Una frase che colpisce (Sartre o Camus), che trasmette alla nostra fantasia un messaggio fondamentale. Una frase che accarezza e percuote.
Il romanzo Anime Graffiate è storia di solitudine e smarrimento: il percorso a ritroso dell’ispettore Stefano Segni, costretto a rimettere in discussione la propria vita, la famiglia, gli affetti, il tutto per via degli avvenimenti narrati nelle pagine.
Ma non precorriamo i tempi.
Con un perfetto lessico che si concretizza in una scrittura pulita e attenta alla forma ma in modo fruibile, assolutamente naturale, Maria Rizzi ci prende per mano accompagnandoci dentro il suo romanzo, assoumendone vita e forma.
La trama si distende dopo squarci di tensione, drammi, amori e vita vissuta con il conforto delle emozioni.
L’Ispettore Stefano Segni, bel personaggio creato dall’autrice, ci accoglie con una figura pulita, spesso la tenerezza avvolge i suoi pensieri, ma anche la forza, il dramma nel dramma.
La capacità di ripercorrere  la propria esistenza, gli affetti, le amarezze coniugate ad inevitabili sbagli, ma anche la capacità di rimettere in discussione la propria vita, attraverso una lucida analisi degli errori compiuti che lo hanno portato al fallimento del proprio matrimonio e del rapporto con la figlia Valentina.
Sappiamo tutti pienamente che, nel presentare un romanzo, si accenna soltanto alla trama, tuttavia si possono caratterizzare i personaggi, accennare agli eventi, pur rimanendo in punta di piedi. Il romanzo non si svela nella trama e nei dettagli importanti, ma si lascia intuire per mantenere intatto il godimento e la sorpresa del lettore.
In questo caso vorrei formulare un’ipotesi di collocazione in un genere possibile. Nella terza di copertina si parla di noir.
In successivi eventi possiamo parlare di un fatto recente e bellissimo: il libro infatti vince la scorsa edizione (2013) del Premio Garfagnana in giallo.
Io direi che questo romanzo abbraccia generi diversi con la complicità della trama che spazia dal giallo con il doloroso inizio che ci porge la scoperta del corpo (morte cerebrale) di Tania, giovanissima  prostituta minorenne, al romanzo sociale perché affronta il problema delle prostituzione minorile e delle tratta di minorenni straniere.
Dal drammatico inizio si innescano tutti gli eventi che condurranno all’epilogo in un crescendo di emozioni, sentimenti e situazioni.
Inoltre si tratta anche di un romanzo psicologico per l’attento tratteggio dei personaggi, ad esempio Valentina, figlia di Stefano Segni, inconsapevole vittima del  dramma che segue al fallimento del matrimonio dei genitori.
Il romanzo è anche psicologico e sociale perché affronta, in maniera diretta il difficile rapporto fra i genitori e figli, nel periodo dell’adolescenza, con tutti i problemi che ne derivano.
Oppure dimostra nei fatti e nelle parole come l’amore per la propria compagna, o viceversa, possa finire, però a volte solo “nascondersi”, o meglio “non rivelarsi” per poi aprire ancora, con volontà e rispetto, una porta alla vita.
Quindi già sappiamo, aprendo il libro, ed accingendoci a leggerlo, che ci verranno incontro, pagina dopo pagina, avvenimenti e storie, amore e dolore nella stessa misura, a stimolare la nostra attenzione con emozione e incanto, dolorosa partecipazione e sempre grande interesse e curiosità nell’affrontare un nuovo capitolo.
Un momento importante, questo, nella vita letteraria di Maria Rizzi che, come abbiamo sentito, pubblica con successo diversi libri di poesia per poi cimentarsi felicemente nella narrativa che le sta dando, a pieno titolo, successi e soddisfazioni.
Torniamo un attimo indietro, anche ad un primo impatto con la scrittura di Maria comprendiamo il suo retroterra poetico.
In tutto il libro Anime Graffiate si avvertono LUCI DI PAROLE CHE S’INNAMORANO DELLA POESIA:
Ad esempio, subito a pagina 24, leggiamo dalla descrizione della figlia di Segni:  Valentina.
“La ragazza di sconosciuti paesi nello sguardo, di eterni bronci e lunghi silenzi”.
Oppure, sempre riferito a lei, dopo un alterco doloroso con il padre per le proprie  rivendicazioni di libertà:
“La ragazza dorme. Rannicchiata. Ancora vestita. E splendida. Il broncio, i capelli arruffati, ricordano i monelli dei vicoli, le mani sono strette in pugni, come quando era piccola. E resta piccola.
Una bambina persa nella nebbia di aprile tra stormi di corvi”.
Questo per fare capire che il libro è rapidità d’azione ed eventi che si susseguono anche incalzanti ma poi: uno squarcio e appare la poesia.
Lasciamo però questo squarcio d’azzurro (cioè la poesia) per ricondurci, anche se brevemente, alla trama del romanzo che inizia con la scoperta del corpo di Tania e tutte le indagini che ne susseguono. L’autrice non svela la città dalla quale inizia il romanzo, anche se, in tempi successivi, si parla anche delle nostra città, Firenze, in relazione ad altro.
Entrano anche in ballo la droga, le feste, l’adolescenza carpita e violata. Tutto un malessere sociale sul quale l’autrice punta coraggiosamente il dito, attraverso i suoi personaggi,  con penna “leggera” (fra virgolette), però, nel senso migliore del termine, cioè lei indica, racconta e lo fa con pietà, lasciando al lettore tutte le considerazioni di una lucida follia perpetrata verso adolescenti inermi.
All’inizio ho parlato anche del linguaggio di Maria Rizzi e della bella forma che ci propone nel libro, vorrei anche soffermarmi sulla punteggiatura, che a volte oggi molti tendono a diminuire o addirittura annullare. Per quanto mi riguarda io ritengo che sia importante. Fa parte della nostra grammatica in maniera inequivocabile e nel libro di Maria Rizzi è sempre precisa e puntuale.
Tre sono le figure femminili che accompagnano l’Ispettore Segni nel suo viaggio verso la vita:
Tania, piccolo fiore che incontriamo nella prima pagina del libro: fiore spezzato che avrà un ruolo fondamentale nelle vicende.
La seconda donna è Valentina, la figlia della quale ho parlato prima, con un dolore dentro mai sopito (provocato dalla separazione dei genitori)
Chiudo con Giulia, la moglie di Stefano, con i suoi conflitti, dovuti alla separazione e un modo, a volte ambiguo, di affrontare il loro rapporto fra gioia e dolore, complessi di colpa e sentimenti ancora forti.
Tre donne, tre fiori.
Sono tre personaggi fondamentali nel romanzo ed io vi ho solo tracciato brevemente i caratteri: a voi scoprirli in questo cammino verso il quale conduce la lettura di un romanzo anche molto attuale come trama perché intreccia storie e dolori dei nostri giorni. 
Ma vorrei chiudere questo mio viaggio nella scrittura di Maria con la stessa frase con la quale ho iniziato e che troviamo subito nel libro.
“Occorre vivere come se fosse importante”
Con una circolarità che ci riporta alle origini della storia.
Nel discorso che idealmente prosegue.
Un qualcosa che riporta noi tutti alla nostra vita, un insegnamento fondamentale.
Vivere con consapevolezza e determinazione, cogliendo forse anche il momento e le implicazioni dei nostri desideri.
Questo, oltre ad essere un libro bello e interessante fa pensare, meditare, pone quesiti.
Grazie Maria che, attraverso le vicende dei protagonisti del romanzo, sei riuscita a riportarci a noi stessi, alle nostre emozioni, alla nostra storia.

Roberta Degl’Innocenti,
Palazzo Vecchio, 24 gennaio 2014




                                     Anime Graffiate
                                        Maria Rizzi
                                       Nota Critica


Limitarsi a definire questo romanzo solamente un giallo, un thriller poliziesco, sinceramente mi sembra riduttivo, anche se di questi generi letterari ha tutte le qualità migliori e vincenti sia nella trama intrigante e coinvolgente che nella scrittura asciutta, scattante; un binomio che da' vita a fotogrammi che scorrono con voracità  alla ricerca della soluzione finale.
E dico questo perché capita che finita la lettura, chiuso il libro, subentra poi la consapevolezza di essere stati spettatori e protagonisti di una storia i cui risvolti vanno bel al di là della vicenda narrata e sono di ben più ampio respiro, tanto da investire tutta una intera società, che poi è la nostra, mettendola sotto la lente di una accurata indagine di comportamenti e di valori.
Ed allora questo libro potrebbe anche essere a pieno diritto definito anche  un riuscito saggio sociale o magari un brillante romanzo psicologico o una storia coinvolgente di amori e sentimenti frantumati e ricomposti; tutto questo e altro in un grande affresco.
Questa versatilità di generi, accompagnata costantemente da una venatura poetica, che stempera gli aspetti più crudi fanno di questo volume una rara e preziosa esperienza di lettura in cui si rimane avvinti sia per la sapiente conduzione degli intrighi che per una miscellanea di combinazioni emotive che affondano nel dolore e nella gioia e che ci sottopongono a riflessioni, autocritiche, aperte denunce, riscoperta dei sentimenti e della nostra anima.   
E si perché l'autrice ci propone  il ritratto di società contemporanea contaminata da falsi simboli, insoddisfazioni, in cui si perde il senso della morale, degli affetti fondanti e dove regnano  l'egoismo, il materialismo annullando i veri valori esistenziali.
Trame e complessità emotive  vanno di pari passo senza mai prendere il sopravvento l'una sull'altra a dimostrazione della maestria e della capacità speculativa e umorale dell'autrice che sa brillantemente abbinare alla mera cronaca nera giornalistica un coinvolgimento partecipativo denso di pathos.
La storia che ci racconta Maria Rizzi, sulla quale ovviamente non ci si inoltrare più di tanto, per non togliere la giusta suspense riservata ai lettori,  si impernia sulle vicende di un ispettore di polizia, Stefano Segni, completamente immerso e perso direi, nel suo lavoro, alle prese con una vicenda di prostituzioni e droga, che riguarda principalmente la tratta delle ragazze dell'est.
L'abilità e la maturità dell'autrice sta nella sua capacità di saper allargare le inquadrature del suo obbiettivo che si posa costantemente sulle indagini di polizia e sugli eventi criminali e con disinvoltura sconfina in altri territori che riguardano rapporti sentimentali e di convivenza dei protagonisti, come ad esempio  i problemi di coppia dell'ispettore con Giulia la sua ex moglie, il suo rapporto con la figlia Valentina ( uno di quei rapporti difficili nella comprensione padre-figlia che caratterizzano il nostro tempo) ed inoltre il suo mondo di lavoro e di amicizia con i propri collaboratori.
L'armonia che si crea all'interno di questa complessità di sfaccettature è perfetta.
Tutti i personaggi su cui si sofferma l'autrice dal protagonista assoluto, ai colleghi di lavoro, all'ex  moglie, alla figlia, alle giovani prostitute, specie quella Tania, che imprimerà poi una svolta decisiva e inattesa al romanzo, sono caratterizzati con estrema lucidità, veridicità, ma anche con il senso della riservatezza, direi,  perché in fondo si tratta di mettere allo scoperte miserie e debolezze umane.
Ci immergiamo in più storie nella lettura del volume che si intersecano e si dipanano con grinta e scorrevolezza al tempo stesso . Tanti ingranaggi messi armoniosamente in azione, che vanno poi a completare  la struttura finale.
Da una parte c'è la dura realtà del lavoro dell'ispettore, con i suoi ritmi frenetici, i colpi di scena, dall'altra tutta una serie di situazioni parallele di incontro/ scontro del protagonista come quella con  Giulia, con Valentina ( attraverso la quale Maria Rizzi apre un'ampia finestra sul mondo giovanile coinvolgendo la scuola, le amicizie equivoche, stili e temi di vita )  e ancora con Laura la psicologa del gruppo e con tanti altri attori, dai collaboratori a  figure talora insospettabili. 
Tanti personaggi dunque che l'autrice fa recitare mettendo in luce le loro paure, le loro perversioni e aspirazioni.
Scenografie ed emozioni scorrono come quando si assiste ad un film palpitante e la scansione del romanzo non si appesantisce mai trascinando il lettore in un vortice di accadimenti polizieschi, in una fitta sequela di dialoghi, comportamenti, risucchiandolo in avventure che lo avvincono e lo rendono estremamente  partecipe ai fatti.
Siamo dunque di fronte ad una vicenda, come tante a cui oggi assistiamo, quella della tratta delle prostitute, prostitute per fame, per costrizione, ma da questa vicenda come per incanto viene svelato il volto di un mondo crudele che è quello in cui viviamo tutti noi, messo inevitabilmente a confronto con un' altra dimensione: quella dei valori portanti, della famiglia, delle leggi, delle regole da rispettare; regole di buon senso e di unione.
Emergono i grandi problemi come l'educazione dei figli, la convivenza tra coniugi, la separazione di una società fatta di ricchezze, insofferenze e ricerca esasperata del piacere.
Insomma Maria Rizzi si scaglia contro un modus vivendi  fatto di deviazioni dal bene e dall'armonia del vivere in comunità; entra nei malesseri esistenziali e demarca una linea continua di confine tra il bene ed il male.
Un atto di accusa che ci coinvolge, ci addolora, ci fa riflettere e che non è mai cattedratico o lezioso ma colmo di dolcezza e poesia; quella dolcezza che ha una madre nella sua ansia di verità e di amore, che narra con dolore e consapevolezza verità scottanti e cerca una via di redenzione per i personaggi.
Del resto basta osservare come è Maria nella vita di tutti i giorni. Una scrittura la sua speculare alle sue qualità e virtù di donna tenace, madre amorevole, amica generosissima e compagna di lavoro preziosa.
La riconosciamo sicuramente nella sua creazione tesa ad inviarci messaggi d'amore, ad esortarci a credere a qui valori senza i quali la vita non sarebbe degna di essere vissuta.
Un invito, il suo, rivolto ai giovani ma soprattutto a tutti coloro che sono depositari di un potere pubblico o privato condizionante nelle scelte vitali.
Dobbiamo ammettere, tirando le somme, che questo romanzo oltre ad avere i pregi del migliori dei gialli, sia nei contenuti che nella raffinata stesura della scrittura, e non è certo un caso il premio attribuitole di recente “ Garfagnana in giallo “ ha anche il grande merito di essere una finestra aperta sul mondo contemporaneo al quale apparteniamo noi tutti e da cui possiamo affacciarci e guardare i nostri comportamenti, riconoscendoci sia nel bene che nel male.
Concluderei dicendo che questo è un libro importante, scottante nella sua attualità, fondamentale per i suoi messaggi, scritto ed interpretato con il gusto e il talento sia per l'indagine poliziesca che per il coinvolgimento degli eventi ad ampio raggio nel sociale in cui emerge l'abilità nel tratteggio psicologico dei personaggi.
Il tutto addolcito e arricchito con un sottofondo di commozione poetica e  partecipazione d'anima dall'autrice che poi è il valore aggiunto, a mio giudizio, per completare quest'opera di assoluto valore.

Carmelo Consoli



domenica 26 gennaio 2014

LORENZO CIMINO: "FIRENZE", DA "INCRESPATURE ELEMENTARI"

Lorenzo Cimino: Increspature elementari. Edizioni Helicon. Arezzo. 2012. Pp. 72. Euro 11,00


Firenze

La luce del tramonto si rispecchia
sulla Cupola, sull'Arno, sul monte
dove di rosa si tingono i marmi
di San Miniato. Un vento sibila,
stormisce una musica tra gli alberi:
le pietre, l'acqua, la sera sussurrano
una melodia che investe il cuore
e la mente e la Primavera torna
a risplendere col suo passo lieve.

PREMIO LETTERARIO "SCRIVIAMO INSIEME"

4^ EDIZIONE PREMIO LETTERARIO NAZIONALE SCRIVIAMO INSIEME
L'Associazione Culturale Scriviamo Insieme
con il Patrocinio di
Roma Capitale Mun. 13°
organizza
la IV Edizione
del Premio Letterario Nazionale
“Scriviamo Insieme”
Il Premio è un concorso in lingua italiana e si articola in sei sezioni a tema libero:
Sezione A - poesia edita o inedita
Sezione B - narrativa breve edita o inedita
Sezione C - libro di narrativa edito
Sezione D - libro di narrativa inedito
Sezione E - raccolta di poesie edita
Sezione F - raccolta di poesie inedita
BANDO DI PARTECIPAZIONE
ART. 1: Al Premio possono partecipare Autori che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. La partecipazione è estesa anche ai residenti all'estero e agli Autori stranieri. È am-messa la partecipazione a più di una sezione.
ART. 2: Modalità:
Alla sezione A si partecipa con una poesia la cui lunghezza massima non deve superare i 40 versi.
Alla sezione B si partecipa con un elaborato (racconto, fiaba, saggio) che non deve eccedere le 5 cartelle equivalenti a 9.000 battute spazi compresi.
Alla sezione C si partecipa con un libro di narrativa edito (pubblicato da casa editrice con codice ISBN dal gennaio 2006 in poi).
Alla sezione D si partecipa con un libro di narrativa inedito.
Alla sezione E si partecipa con una raccolta di poesie edita (pubblicata da casa editrice con codice ISBN dal gennaio 2006 in poi).
Alla sezione F si partecipa con una raccolta di poesie inedita.
ART. 3: Le Opere devono essere inviate entro il 15 aprile 2014 con una delle seguenti modalità a scelta dell'Autore:
Sezione A (Poesia singola edita o inedita), Sezione B (Narrativa breve edita o inedita), Sezione D (Libri inediti), Sezione F (Raccolta di poesie inedita):
a) a mezzo posta elettronica all'indirizzo: scriviamoinsieme@alice.it
Inviare due copie dell'elaborato (formato word o PDF) in due distinti allegati alla mail. Una copia dovrà essere contrassegnata dal solo titolo. L'altra copia dovrà contenere il titolo e i seguenti dati dell'Autore: nome, cognome, residenza, indirizzo di posta elettronica, recapito telefonico. Nell'oggetto della mail si dovrà specificare “Premio Letterario Scriviamo Insieme 2014” e nel corpo della mail la sezione di partecipazione.
b) a mezzo posta (prioritaria o raccomandata) all'indirizzo: Associazione Culturale Scriviamo Insieme - Via Cardinal Bofondi, 7a - 00165 Roma. Ogni elaborato deve essere inviato in quattro copie di cui una soltanto dovrà riportare i dati dell'Autore. Per i libri inediti (Sez. D) e per le raccolte di poesie inedite (Sez. F) saranno sufficienti due copie di cui una recante il solo titolo (la segreteria del premio provvederà a stampare le ulteriori due copie da consegnare ai giurati).
Sezione C (Libro edito), Sezione E (Raccolta di poesie edita):
dovranno essere inviate due copie del libro con allegata scheda contenente i dati dell’Autore a mezzo posta (prioritaria o raccomandata) all'indirizzo: Associazione Culturale Scriviamo Insieme - Via Cardinal Bofondi, 7a - 00165 Roma.
Tutti gli Autori partecipanti riceveranno via mail conferma di corretto arrivo delle Opere e ricevuta di iscrizione in concorso.
ART. 4: A sostegno delle spese di segreteria e di organizzazione, è prevista una quota d'i-scrizione di euro 10 (dieci) a sezione. Sia nel plico inviato per posta, sia nell'invio a mezzo mail dovrà essere allegata copia della ricevuta del pagamento che potrà essere effettuato con una delle seguenti modalità:
- bollettino di c/c postale n. 8951887 intestato a “Scriviamo insieme” Via Cardinal Bofondi, 7a - 00165 Roma;
- bonifico sul c/c postale IBAN IT20 A076 0103 2000 0000 8951 887 intestato come sopra, precisando nella causale di versamento “quota d'iscrizione al Premio Letterario Scriviamo Insieme 2014”.
- è possibile, per la spedizione a mezzo posta, allegare la quota in contanti in busta chiu-sa all'interno del plico.
ART. 5: Sono previsti i seguenti premi per ciascuna sezione:
i primi classificati delle sezioni:
A - Poesia edita o inedita
B - Narrativa breve edita o inedita
C - Libro di narrativa edito
E - Raccolta di poesie edita
Vincono: un soggiorno per 2 persone in camera doppia con un pernottamento, cena e prima colazione in una città d’arte che i vincitori potranno scegliere da un catalogo che sarà consegnato loro insieme al premio (nel catalogo sono presenti località e strutture alberghiere qualificate di quasi tutte le regioni d’Italia) più targa artistica personalizzata e diploma di merito.
I primi classificati delle sezioni:
D - Libro di narrativa inedito
F - Raccolta di poesie inedita
Vincono la pubblicazione dell’opera da parte di casa editrice di interesse nazionale. L'editore si farà carico di tutti gli adempimenti per la pubblicazione (revisione del testo, editing, impaginazione, grafica, attribuzione di codice ISBN, registrazione e stampa). Faranno inoltre parte del premio 10 copie in omaggio del libro più targa artistica personalizzata e diploma di merito.
Per i secondi classificati di ogni sezione: targa artistica personalizzata e diploma di merito.
Per i terzi classificati di ogni sezione: medaglia artistica e diploma di merito.
Sono previsti Premi Speciali e Menzioni di Merito.
ART. 6: I risultati del concorso saranno resi noti sul sito internet del Premio:
www.premioscriviamoinsieme.com
Tutti gli Autori in concorso riceveranno via mail i risultati finali, il verbale integrale di giuria e l'invito alla cerimonia di premiazione che si terrà a Roma sabato 31 maggio 2014 alle ore 17 presso il Teatro Aurelio, Largo San Pio V, 4.
I premi dovranno essere ritirati personalmente dai vincitori o tramite delega da altri. Soltanto in caso di motivato impedimento al ritiro del riconoscimento nel corso della cerimonia di premiazione, lo stesso sarà inviato a mezzo posta.
ART. 7: Le opere saranno valutate dai Giurati in forma rigorosamente anonima (ovviamente esclusi i libri e le raccolte edite). Il giudizio della Giuria è insindacabile e inappellabile e i nominativi dei Giurati saranno resi noti alla data di proclamazione dei vincitori.
ART. 8: Ogni Autore, per il fatto stesso di partecipare al Premio, dichiara la paternità e l'originalità delle opere inviate e del loro contenuto e autorizza il trattamento dei suoi dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003. L'Associazione Culturale “Scriviamo insieme” non risponde di eventuali plagi o violazioni di legge. Le Opere non saranno restituite e, dietro benestare dell'Autore, saranno custodite nella biblioteca dell’Associazione.
ART. 9: In base alla vigente normativa sulla privacy, gli indirizzi e i dati personali dei partecipanti verranno utilizzati esclusivamente ai fini del Premio.
ART. 10: Le informazioni sull’andamento del concorso saranno costantemente aggiornate sul sito del Premio dove, mensilmente, sarà pubblicato lo stato dei lavori della Giuria.
Al fine di agevolare i lavori della Giuria gli Autori sono pregati di non attendere, se possibile, l’approssimarsi della scadenza per l’invio delle Opere.
Per informazioni:
Segreteria del Premio (ref. Vittorio Scatizza) : Tel: 329.81.44.848
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