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mercoledì 1 gennaio 2014

N. DI STEFANO BUSA': INEDITO

NON CI SEI PIU’, CARA AMICA


Prendi le mie mani...légale,
vorrei volare da te con le mie ali fragili,
col dolore e la pena
che non leniscono mai la ferita,                        
e gonfiano in petto la rassegnazione.
Non godesti l'arcobaleno della vita:
frammento di colore, sfumatura assai lieve
quella luce che ti moriva agli occhi,
lentamente, come un croco assetato.

Spezzata da alito di vento o di uragano
fuscello fosti in balìa dell’onde.
Tuo il dolore di papavero nel sole,
alba di una stagione perfetta,
istante che prevalse sul respiro.
Le tue orme restano nel cuore a scaldare
i silenzi degli abissi.

Ora sei tu madre nel cuore delle ombre
e ti fa luce nel corpo siderale
la notte infinita,
amplesso tra anima e parole,
si toccano in linea extensa luce e tenebra,
acqua del proprio esser(ci)
col bicchiere sempre vuoto.

                                        
Ninnj Di Stefano Busà


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