Nazario Pardini: Lettura di testi di autori contemporanei
The Writer Edizioni. Milano. 2014. Pp. 776
E' in ogni libreria online il testo di critica e saggistica che contempla la storia della vita letteraria dei principali scrittori degli ultimi vent'anni.
QUI DI SEGUITO GLI AUTORI TRATTATI
p. 9 Prefazione [Pasquale Balestriere]
p. 13 Prolusione
p. 17 Dedica
p. 19 Citazione
PREFAZIONI
p. 23 Nina Amarando: Le stelle del cielo e del mare
p. 27 Armando Alciato: Dentro i libri
p. 32 Armando Alciato: Fuga d’attimi
p. 38 Maria Ebe Argenti: C’era una volta il bozzolo
p. 42 Rosario Aveni: Fiamme tremule
p. 49 Pasquale Balestriere: Del padre e del vino
p. 52 Carla Baroni: Il treno corre
p. 57 Carla Baroni: Canti d’amore per San Valentino
p. 61 Piero Bartalena: Be’ mi’ tempi
p. 66 Miriam Luigia Binda: Guerranima
p. 74 Adriano Bottarelli: Incontro a te
p. 77 Ada Bufalini Pericoli: A mio padre
p. 81 Ninnj Di Stefano Busà: La distanza è sempre la stessa
p. 86 Ninnj Di Stefano Busà: Ellittiche stelle
p. 91 Giorgina Busca Gernetti: Echi di memoria
p. 96 Vera Cantini: In urna di memorie
p. 98 Ester Cecere: Gusci d’uovo
p. 106 Luciana Cerne: Lunario
p. 111 Mercedes Chiti: Stelle di vetro
p. 114 Mercedes Chiti: Foglie di vento
p. 119 Filadelfio Coppone: Voci sparse nell’anima
p. 122 Annarosa Del Corona: Avvisi di cose cadute
p. 124 Rosanna Di Iorio: Sono cicala: mi consumo e canto
p. 129 Vanes Ferlini: Ritratti
p. 131 Enzo Gaia: A metà strada
p. 133 Patrizia Giovannoni: La vela
p. 137 Luana Innocenti Lami: Mitologie di metamorfosi
p. 142 Luana Innocenti Lami: Così per illusione
p. 149 Anna Magnavacca: Il colore dei giorni
p. 157 Egizia Malatesta: Il gioco delle nuvole
p. 164 G. Manzoni di Chiosca: Credere e amare
p. 169 G. Manzoni di Chiosca: Il tempo, le cose, i sentimenti
p. 173 Fulvia Marconi: Un cesto di more e di fiori
p. 176 Licia Mariotti: Pensieri come farfalle
p. 179 Ines Betta Montanelli: L’assorta tenerezza della terra
p. 186 Nazario Pardini: Linguaggio e natura, natura e vernacolo
p. 189 Nazario Pardini: Il gioco delle equivalenze in “Radici”
p. 193 Maria Adelaide Petrillo Ciucci: Meduse opalescenti
p. 196 Pier Cesare Pierini: Graffiti di sogno
p. 199 Lida De Polzer: Il grido della luce
p. 203 Lida De Polzer: A volte una farfalla
p. 208 Mara Santoni: Lampi di sole fra la pioggia
p. 211 Giovanni Sbrana: L’amore è spina lieve
p. 215 Pierangelo Scatena: Ricordi del presente
p. 221 Giuseppe Silvatici: Graffiti
p. 223 Luciana Tagle: La casa sulla collina
p. 225 Luciana Tagle: Un polso ferito
p. 226 Dino Traina: Là dove finiscono le case
p. 229 Giovanni Tavčar: Oltre la nebbia del quotidiano
p. 235 M. Luisa Daniele Toffanin: Iter ligure
p. 242 Umberto Vicaretti: Inventario di settembre
p. 249 Maria Chiara Zippel: Amalia
RECENSIONI, NOTE CRITICHE
ARTICOLI E SAGGI
p. 255 Sandro Angelucci: Chiedo cerchi e amalgama
p. 257 Sandro Angelucci: Verticalità
p. 258 Mina Antonelli: La luce della luna
p. 259 Maria Ebe Argenti: Scacco al re
p. 260 Maria Ebe Argenti: Non tramontate stelle
p. 263 Lucianna Argentino: L’ospite indocile
p. 268 Articolo su “La Nazione”: Poesie a Antonio Tabucchi
p. 271 Articolo su “il Giornale”: Essere italiani
p. 273 Articolo su “il Giornale”: Il Risorgimento
p. 274 Adriana Assini: Il mercante di zucchero
p. 275 Adriana Assini: I racconti dell’ombra
p. 279 Autori vari: Percezioni dell’invisibile
p. 284 Alberto Averini: All’alba della sera
p. 285 Pasquale Balestriere: Prove d’amore e di poesia
p. 289 Pasquale Balestriere: Il sogno della luce
p. 292 Pasquale Balestriere: Del pane, del vino
p. 293 Carla Baroni: Rose di luce
p. 296 Carla Baroni: Rose di luce
p. 297 Carla Baroni: Su “La poesia”
p. 299 Carla Baroni: Su alcune poesie
p. 302 Carla Baroni: Versi d’ottobre
p. 303 Pierubaldo Bartolucci: 39 Carte
p. 304 Giuseppina Luongo Bartolini: Album
p. 305 Paolo Bassani: I miei racconti per televideo
p. 306 Paolo Bassani: Nel bianco greto della valle
p. 310 Michele Battaglino: Radici e ali
p. 311 Ines Betta Montanelli: Lo specchio ritrovato
p. 311 Ines Betta Montanelli: Il chiaro enigma
p. 315 Patrizia Maria Bianchi: All’azzardo dei giorni
p. 316 Miriam Luigia Binda: Economia e arte
p. 318 Miriam Luigia Binda: Argento 47 e altre poesie
p. 318 Miriam Luigia Binda: Improvviso profondo
p. 320 Miriam Luigia Binda: Gemme
p. 321 Antonio Bitti: Quelli come noi
p. 322 Adriano Bottarelli: S’incontrano i sogni
p. 323 Adriano Bottarelli: Sul mio cammino
p. 324 Lucia Bruno: Main kind (Bambina mia)
p. 326 Lucia Bruno: Poesie. Racconti. Recensioni
p. 328 N. Di Stefano Busà: L’assoluto perfetto (Meditando in Cristo)
p. 330 N. Di Stefano Busà: L’assoluto perfetto (Meditando in Cristo)
p. 333 N. Di Stefano Busà: Quella luce che tocca il mondo
p. 336 N. Di Stefano Busà: Il sogno e la sua infinitezza
p. 338 N. Di Stefano Busà e A. Spagnuolo: L’evoluzione delle forme poetiche
p. 341 N. Di Stefano Busà: La traiettoria del vento
p. 346 N. Di Stefano Busà: Oggi è l’antico una preghiera
p. 348 Franco Campegiani: Ver Sacrum
p. 353 Franco Campegiani: Recensione a “Alla volta di Lèucade”
p. 354 Sandra Carresi: L’ombra dell’anima
p. 354 Sandra Carresi: Le ali del pensiero
p. 358 Fulvio Castellani: Oltre il sipario dell’eco
p. 362 Giannicola Ceccarossi: Aspetterò l’arrivo delle rondini
p. 363 Giannicola Ceccarossi: Casa di riposo
p. 367 Ester Cecere: Come foglie in autunno
p. 367 Ester Cecere: Burrasche e brezze
p. 369 Umberto Cerio: Solitudini
p. 370 Umberto Cerio: Diario del prima
p. 373 Umberto Cerio: Antigone
p. 383 Nadia Chiaverini: I segreti dell’universo
p. 388 Nadia Chiaverini: Poesie sulla società
p. 393 Commento: Agape di vino e poesia
p. 394 Carmelo Consoli: L’ape e il calabrone
p. 396 Nicoletta Corsalini: Di fronte al destino
p. 398 Franco Daleffe e Roberto Marchi: L’orrore di Hiròshima
p. 400 Elisabetta De Fanti: Storie lungo il fiume
p. 400 Domenico Defelice: Poeti e scrittori d’oltre frontiera
p. 402 Domenico Defelice: Resurrectio
p. 403 Domenico Defelice: Alberi?
p. 407 Annarosa del Corona: Mosaico dell’infanzia
p. 408 Liana De Luca: La poetica
p. 410 Rosanna Di Iorio: Donna
p. 413 Sandra Evangelisti: Cuore contrappunto
p. 414 Ezio Felisa: Il pittore della natura
p. 416 Franca Olivo Fusco: Ho ucciso parole
p. 417 Benito Galilea: Certezza minima
p. 418 Luigi Gasparroni: Qualcosa che vale
p. 419 Luigi Gasparroni: Tempo fuggitivo
p. 422 Ignazio Gaudiosi: Antinomie
p. 423 Giulio Dario Ghezzo: I miei pensieri impazziti
p. 424 Giulio Dario Ghezzo: Il viaggio impossibile
p. 425 Giulio Dario Ghezzo: Uno spiraglio d’azzurro
p. 426 Giancarlo Interlandi: Un sangue che ubriaca
p. 427 Giancarlo Interlandi: Il pane dei ricordi
p. 428 Maria Teresa Landi: Segreti
p. 429 Aristide La Rocca: Teodora
p. 432 Domenico Lombardi: Carteggio
p. 433 Domenico Lombardi: Diplopie
p. 434 Alfredo Lucifero: Epigrammi per Lesbia
p. 435 Dante Maffia: Poesie torinesi
p. 435 Dante Maffia: Abitare la cecità
p. 435 Dante Maffia: Ultimi versi d’amore
p. 438 Alda Magnani: Ombre e bagliori
p. 439 Anna Magnavacca: Spiccioli di latta e altre poesie
p. 439 Anna Magnavacca: Soste
p. 439 Anna Magnavacca: Poesie in forma di lettera
p. 443 Anna Magnavacca: Oltre la siepe di sambuco e altre poesie
p. 447 Anna Magnavacca: Le promesse dei giorni e altri versi
p. 453 Giacomo Manzoni di Chiosca: Cristalli di ghiaccio
p. 454 Giacomo Manzoni di Chiosca: Sterpi
p. 455 Giacomo Manzoni di Chiosca: Le rane nude
p. 456 Fulvia Marconi: Le insidie della luna
p. 457 Emanuele Marcuccio: Per una strada
p. 459 Emanuele Marcuccio: Dipthycha. Antologia poetica
p. 462 Franco Martini: Asimetria
p. 463 Pasquale Martiniello: Acktis
p. 465 Pasquale Martiniello: Le faine
p. 467 Pasquale Martiniello: Il formichiere
p. 469 Pasquale Martiniello: La cavalletta
p. 471 Stefano Massetani: Fiore di vetro
p. 474 Mario Meola: Ancóra mi canta nel cuore
p. 475 Riccardo Minissi: Diario di bordo
p. 477 Ivano Mugnaini: Il tempo salvato
p. 478 Lorella Nardi: I fiori che non vissero
p. 479 Luciano Nota: Poesie
p. 480 Luciano Nota: Tra cielo e volto
p. 482 Luciano Nota: Dentro
p. 485 Luciano Nota: Poesie dedicate alla madre
p. 486 Emanuele Occhipinti: Ci sono tempi
p. 487 Poesia e non poesia: Sugli autori nuovi della poesia contemporanea
p. 522 Paolo Polvani: Gli anni delle donne
p. 525 Lida De Polzer: Sulla seta del cuore
p. 526 Lida De Polzer: A volte una farfalla
p. 527 Gianluca Presutti: Composizioni e notturni
p. 529 Giacono Puccini: Turandot
p. 536 Luisa Puttini Hall: Isole e terre
p. 537 Daniela Quieti: Francis Bacon (La visione del futuro)
p. 539 Daniela Quieti: Echi di riti e miti
p. 543 Mario Richter: La poesia di Maria Luisa Daniele Toffanin
p. 545 Diego Repetto: Tramonto all’alba
p. 546 Gianni Rescigno: Nessuno può restare
p. 551 Gianni Rescigno: Sulla bocca del vento
p. 556 Giacomo Ribaudo – Giovanni Dino: Nuovi Salmi
p. 560 Aldo G. B. Rossi: Versi per Irene e altre poesie
p. 561 Paolo Ruffilli: L’isola e il sogno
p. 562 Maria Rizzi: Anime graffiate
p. 567 Saggio: Vivere la poesia. Gianni Rodari e la didattica
p. 570 Gianna Sallustio: Labirinti
p. 571 Paolo Sangiovanni: La grande attesa
p. 572 Vittorio Sartarelli: Cara Trapani
p. 574 Pierangelo Scatena: Nelle parole
p. 575 Pierangelo Scatena: Ricordi del presente
p. 576 Pierangelo Scatena: Per prova e per errore
p. 577 Silvana Serafin: La poesia di Maria Luisa Daniele Toffanin
p. 580 Serena Siniscalco: Il poesiario VIII
p. 585 Maurizio Soldini: In controluce
p. 590 Antonio Spagnuolo: Misure del timore
p. 591 Antonio Spagnuolo: Misure del timore
p. 597 Antonio Spagnuolo: Il senso della possibilità
p. 600 Lorenzo Spurio: Cemento
p. 603 Francesco Tassinari: Ultime poesie
p. 604 Francesco Tassinari: Poi venne una zazzera d’oro
p. 605 Francesco Tassinari: Il silenzio del tempo
p. 606 Giovanni Tavčar: Bisognerà presto voltare pagina
p. 607 Giovanni Tavčar: Quel poco che ancora avanza
p. 608 Beniamino Todaro: Gli uomini il mondo e Dio. Meditazioni minime
p. 609 Maria Luisa Daniele Toffanin: Fragmanta
p. 611 Maria Luisa Daniele Toffanin: Dell’azzurro ed altro
p. 612 Maria Luisa Daniele Toffanin: Per colli e cieli insieme mia euganea terra
p. 613 Maria Luisa Daniele Toffanin: E ci sono angeli
p. 615 Maria Luisa Daniele Toffanin: Appunti di mare
p. 617 Imperia Tognacci: Nel bosco, sulle orme del pastore
p. 618 Imperia Tognacci: Il richiamo di Orfeo
p. 621 Flavio Vacchetta: La sala luminosa
p. 625 Flavio Vacchetta: Convivio
p. 627 Silvia Venuti: La visione assorta
p. 630 Giuseppe Vetromile: Percorsi alternativi
p. 633 Rodolfo Vettorello: Passi perduti
p. 634 Rodolfo Vettorello: Contro il tempo Il tempo contro
p. 635 Vittorio Vettori: In ricordo
p. 640 Edda Ghilardi Vincenti: Tre poesie
p. 641 Luigi Zadi: L’albero cavo
p. 642 Vladimiro Zucchi: A più dimensioni
INTERVISTE
p. 647 Lorenzo Spurio
p. 656 Miriam Luigia Binda
p. 666 Fulvio Castellani
LA POESIA DI NAZARIO PARDINI
(note critiche 2012-2013)
p. 695 Sandro Angelucci: Sulla poesia “I miti che verranno”
p. 721 Sandro Angelucci: Sulla recensione a “Anime graffiate” di M. Rizzi
p. 725 Sandro Angelucci: Sulla poesia “Luglio”
p. 735 Sandro Angelucci: Sul poemetto “A colloquio con il padre. Il sogno”
p. 686 Adriana Assini: Su “Si aggirava nei boschi una fanciulla”
p. 687 Adriana Assini: Su “D’Autunno”
p. 688 Adriana Assini: Su “Alla volta di Lèucade”
p. 677 Pasquale Balestriere: Su “La poesia di Nazario Pardini”
p. 695 Pasquale Balestriere: Sulla poesia “I miti che verranno”
p. 681 Paolo Bassani: Su “Alla volta di Lèucade”
p. 696 Miriam Luigia Binda: Su “Dicotomie”
p. 706 Miriam Luigia Binda: Sul poemetto “Nel regno delle Eumenidi”
p. 713 Miriam Luigia Binda: Sul poemetto “Adriade”
p. 752 Miriam Luigia Binda: Su “I simboli del mito”
p. 682 Ninnj Di Stefano Busà: Su “La poetica di Nazario Pardini”
p. 701 Ninnj Di Stefano Busà: Su “Dicotomie”
p. 723 Ninnj Di Stefano Busà: Sulla poesia “Luglio”
p. 714 Ninnj Di Stefano Busà: Sul poemetto “Adriade”
p. 726 Ninnj Di Stefano Busà: Prefazione a “I simboli del mito”
p. 742 Ninnj Di Stefano Busà: Sul poemetto “A colloquio con il padre. Il sogno”
p. 737 Ninnj Di Stefano Busà: Sul poemetto “A colloquio con il padre. Il sogno”
p. 743 Ninnj Di Stefano Busà: Sulla poesia “Non chiedermi perché”
p. 707 Franco Campegiani: Sul poemetto “Nel regno delle Eumenidi”
p. 712 Franco Campegiani: Sul poemetto “Adriade”
p. 724 Franco Campegiani: Sulla poesia “Luglio”
p. 736 Franco Campegiani: Sul poemetto “A colloquio con il padre. Il sogno”
p. 684 Marisa Cecchetti: Su “Alla volta di Lèucade”
p. 683 Carmelo Consoli: Su “La poesia di Nazario Pardini”
p. 740 Domenico Defelice: Postfazione a “I simboli del mito”
p. 707 Maria Grazia Ferraris: “A proposito di Adriade”
p. 730 Maria Grazia Ferraris: Sul poemetto “A colloquio con il padre. Il sogno”
p. 684 Brunello Gentile: Su “La poesia di Nazario Pardini”
p. 722 Liana De Luca: Su “La poetica di Nazario Pardini”
p. 692 Riccardo Minissi: Su “Alla volta di Lèucade”
p. 752 Mauro Montacchiesi: Su “La poetica di Nazario Pardini”
p. 693 Ugo Piscopo “Premio Tulliola”: Su “Alla volta di Lèucade”
p. 689 Premio “Leandro Polverini”: Su “Scampoli serali di un venditore di arazzi”
p. 690 Premio “Libero De Libero”: Su “Colloquio con il mare e con la vita”
p. 690 Premio “Portus Lunae”: “Premio alla carriera per alti meriti letterari”
p. 719 Premio “Scriviamo insieme”: Su “Scampoli serali di un venditore di arazzi”
p. 719 Premio “Città di Abano Terme”: Su “Scampoli serali…”
p. 740 Premio “Pomezia-Notizie”: Su “I simboli del mito”
p. 757 Premio “Arti Letterarie, Città di Torino”: Su “L’azzardo dei confini”
p. 680 Daniela Quieti: Su “La poesia di Nazario Pardini”
p. 704 Daniela Quieti: Su “Dicotomie”
p. 751 Gianni Rescigno: Poesia dedicata a “I simboli del mito”
p. 693 Antonio Spagnuolo: Su “Dicotomie”
p. 750 Antonio Spagnuolo: Su “I simboli del mito”
p. 691 Silvia Venuti: Su “Alla volta di Lèucade”
p. 715 Giuseppe Vetromile: Su “Dicotomie”
p. 738 Umberto Vicaretti: Sulla prefazione a “Inventario di settembre”
p. 745 Nazario Pardini: Recensione di chiusura a “Aprile di fiori”
p. 759 Indice
Complimenti ed auguri, Amico!
Pasquale Balestriere
Pf. Angelo Bozzi
Che bellissima notizia! lLuscita di questo bel libro sarà una nota aggiuntiva alla tua grande opera di esegeta. Mi complimento moltissimo e ti auguro ogni successo per questo lavoro che certamente saprà rinnovare alla "critica" il pensoso atteggiamento di essere vigile sulla scrittura che conta. Il futuro giudicherà i nostri atti e le nostre abulie e disattenzioni in fatto di Letteratura. Bravo, spero che altri autori seguiranno il tuo esempio...forse per la mia età o, forse per una sorta di rigore e rispetto che ho per la Storia delle Lettere, accolgo sempre con molto entusiasmo ogni opera che si proietta nel "dopo" di noi, e la tua mi pare una di quelle che faranno parlare di sé
Complimenti, Nazario!
Pasquale Balestriere
1990-2013
Ho letto con calma, senza fretta, come si conviene all’ampia e varia antologia presentata, le pagine critiche di Nazario Pardini.
Una bella edizione, elegantissima e colta, e un grande viaggio in terra di Leucade, la terra della poesia, da parte di un lettore d’eccezione, che è poeta e critico sapiente, un poeta che sa cogliere, con l’humanitas che lo contraddistingue, anche nella tragicità del vivere quotidiano, la leggerezza dell’altrove, il sostegno della storia, del pensiero e del mito, in un volo che è in grado di approdare nell’isola della poesia, insieme agli autori di cui si occupa: un itinerario prezioso con contributi, prefazioni, recensioni, note critiche, dentro la poesia e la vita letteraria autentica.
Molti sono gli scrittori che hanno avuto da Nazario Pardini l’onore di una prefazione alle proprie opere o di commento autorevole e molti anche coloro che si sono cimentati sulla sua produzione letteraria, quella di un poeta dallo stile vibrante e lucido, con una metrica elegante e musicale che regala sentimenti, equilibrio ed armonia, pur nell’amara melanconia delle cose passate.
La mente e la sensibilità di Pardini sono aperte, disponibili, ricche di cultura e di empatia.
Empatia e generosità. Per questo sa regalare al lettore momenti privilegiati di riconoscimento personale, stabilendo un dialogo continuo con autori e situazioni le più varie. L’emozione quindi, unita al sentimento, mai disconosciuto, la parola come il filo d’Arianna, sanno prendere il loro giusto eppur sempre sfuggente posto.
L’Autore sa calarsi nel testo con fiducia e curiosità intellettuale, amplia via via il suo orizzonte d’attesa ed apre un colloquio di consonanze, richiami, affettività, volto a cogliere la bellezza del testo, oltre che lo stile e la comunicazione.
La sua lunga esperienza poetica ed artistica gli permette di entrare leggero nella lettura del suo interlocutore, nel suo mondo, ritrovare le coordinate culturali di riferimento che possono sfuggire a un lettore ingenuo o meno avvertito.
L’atto critico non è operazione facile, semplice, di un lettore intuitivo eppur benevolo, né solo dotta operazione concettuale, ma si sprofonda nella memoria, disvelatrice: non è solo ricordo guidato da Mnemosine, ma anello di congiunzione, che nel mezzo dell’espressione si accende e ci conduce commossi fino alla consonanza epifanica finale. Ed il testo allora rivive, due volte: per sé e grazie alla operazione di guida e di lettura interpretativa che lo sorregge, lo svela.
Un augurio forte per questo lavoro vigile, questa faticata e rigorosa critica letteraria, perché possa a lungo far parlare di sé e del suo generoso Autore.
Maria Grazia Ferraris
di Ninnj Di Stefano Busà
Si tratta della figura di un grande esegeta del ns. tempo, che ci presenta un lavoro impegnativo su vari autori da lui trattati e analizzati.
Inaspettatamente, da par suo, Nazario Pardini ci presenta un lavoro certosino: quasi 800 pp di pura tecnologia critica; un grande lavoro di ricognizione morfologica dei testi assemblati, che sembrano pietre miliari di un progetto a più lunga scadenza della pagina letteraria di questo fine secolo.
Un documento storico di grande rilevanza, quello che ci accingiamo e recensire.
Pardini in questo lavoro di (de)strutturazione e ricomposizione ne è il regista, la personalità più avvertita di una pletora di elementi che da lungo tempo si presenta al più grosso pubblico con riferimenti validi e circostanziati.
Nessuno dei selezionati è l’ultimo della classe: sfilano nomi di un certo rilievo, direi quasi autorevoli nella loro grande intellettualità.
Pardini li inserisce in un filone per soli esteti, in una posizione, la sua, che definire superlativa è poco.
La sua presenza è preponderante rispetto al lucido e concettuale criterio di abbordaggio e d’identificazione.
L’indagine esplorativa è sempre ricca e sapiente.
Si rivela un intelletto fertile che sa intuire epifaniche consonanze con gli autori prescelti.
Ha assembrato autori più disparati, senza che ne venisse meno la validità del testo.
Ha saputo mettere insieme il loro humus culturale, attraverso una ricostruzione programmatica e lessicale d’ampio spettro.
“credere nella vita vuol dire accettarne anche il suo dolore” vado continuando a dire, e me ne convinco sempre di più perché: la vita è la distanza tra il grido e la ferita.”
Anche Pardini conosce lo stesso dolore del mondo, quello che condivide con ciascuno di noi e se ne fa interprete, è in grado di cogliere la drammaticità del progetto esistenziale.
In questa rappresentazione così vasta e variegata ha saputo menzionare come un fatto logico e naturale del vivere, l’eterno messaggio del dolore.
Lo stile, soprattutto nelle prefazioni alle opere, è carico di quel pathos che da sempre contraddistingue il suo linguismo, Un patrimonio culturale acquisito in tanti anni di impegno didattico, in numerose esperienze letterarie, in strategie di scrittura di notevole validità.
La sua lunga militanza in poesia e in tutte le forme dell’esegesi ha formato la sua memoria e l’ha impregnata di una profonda verve scrittoria, mai sentenziosa né asettica, ma sempre espressiva e lucida.
Una capacità dialettica che lo fa un grande regista dell’animo umano, una delle personalità più aperte e progressiste: tra le più preparate.
Il testo ne riscopre di volta in volta la libera interpretazione dei segni che, il rigore e la bravura di un poeta sa costruire sui modelli di una sorprendente classicità e con riferimenti di lettura che solo Pardini sa approntare.
Ninnj Di Stefano Busà
Bene, questo testo ha tutti i crismi per essere considerato un documento che attesti il lavoro di chi, nella contemporaneità, non rinuncia a tramandare la bellezza e, di pari passo, l'onestà intellettuale.
Faccio parte anch'io degli autori trattati, ragion per cui il mio potrebbe apparire un discorso condizionato ma tengo ad assicurare che non è così: lo attesta il profilo dei contenuti che felicemente si sposa con un'operazione editoriale di assoluto rispetto; sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello propriamente grafico che l'Editore ha saputo presentare con sobrietà ed eleganza.
Sia dato, dunque, il giusto plauso a Pardini per aver concepito un'opera di tali proporzioni ed anche a chi ne ha permesso la realizzazione con tanta e preziosa definizione. Il mio personale, riconoscente grazie per un tomo che occuperà sicuramente un posto privilegiato nella mia biblioteca.
Sandro Angelucci
grazie per il tuo libro Lettura di testi di autori contemporanei che mi hai inviato, grazie per avermici inserito con le tue recensioni agili e acute, grazie della tua amicizia che mi onora e mi incoraggia in questo nostro arduo cammino della poesia.
Il libro è bello anche esteticamente: di solito i volumi con molte pagine sono un po' squallidi con carta riciclata e copertina monocromatica. L'edizione, invece, di questo tuo lavoro è molto raffinata e mi sarà di esempio per il libro in cui voglio raccogliere l'opera omnia di mia madre (anche lei poetessa) e che avrà come prefatore – indovina un po'? - ancora Pasquale Balestriere come te ottimo ed agguerrito critico.
Ciao, grazie ancora
Carla Baroni
Quando ho avuto "Lettura di testi di autori contemporanei" tra le
mani e l'ho poi sfogliato, il primo sentimento è stato di sollievo:
c'è ancora del bello in questa nostra bistrattata Italia! Un testo
prezioso avvolto in un abito elegante. Felice abbinamento del
"canto" delle tue parole con l'edizione curata in ogni
dettaglio. Sì, perché anche la raffinatezza dell'immagine di copertina
e l'ottima qualità della carta sono piaceri irrinunciabili per i
patiti dei libri.
Con un abbraccio e un ringraziamento profondo
Adriana Assini
so che mi hai inviato questa tua stupenda creatura, figlia del tuo cuore generoso e della tua grande anima. Te ne sono grato e lo attendo da giorni, ma il ritardo non lascia presagire nulla di buono ed io non voglio più frenare il piacere di unire in qualche modo la mia voce al coro così illustre di autori che sta cantando le lodi del tuo gioiello: un libro d'arte in tutti i sensi, a trecentosessanta gradi, a partire dalla veste grafico-editoriale, per non dire di quella contenutistico-letteraria. E' un lavoro davvero imponente, della cui entità prendo atto semplicemente scorrendo l'elenco degli autori trattati nel sommario sopra annunciato. Spero che i disservizi postali (e non solo quelli) riprendano magicamente a funzionare nella nostra bella Italia, così da poter ricevere l'ambito dono, di cui già mi giunge comunque l'umanissimo effluvio, ingentilendomi la mente e il cuore.
Franco Campegiani
E in quel felice groviglio di voci e suoni, di timbri e di fonemi, di seducenti variazioni semantiche e suasive alternanze di ritmi e di stilemi, il lettore si lascia docilmente guidare, come ammaliato, seguendo un itinerario che di volta in volta lo cattura e lo coinvolge. Sì, perché ogni volta Nazario Pardini ci conduce con mano sicura, scava e indaga con amorevole premura nel mondo poetico e sentimentale dei poeti e degli scrittori, fino a disvelarci quegli aspetti di loro che, pur appartenendo a schemi e orizzonti del tutto personali, rappresentano tuttavia l’insospettabile punto di comunione con la nostra visione del mondo e della vita: è quello il miracolo, la scoperta di quell’arcano sentimento che, come un fiume carsico, collega le vie segrete dell’anima, sentimento che Nazario Pardini fa risalire in superficie per mostrarci le corrispondenze che accomunano la “strana” (e bella!) gente che ama la poesia e il fascino della parola.
Mi piace pensare a questa ponderosa “Summa” come a una straordinaria Arca di Noè, condotta da quel patriarca premuroso, impareggiabile capitano di lungo corso, qual è appunto Nazario Pardini, persuaso a portare in salvo e a preservare dagli scogli del tempo una ciurma di visionari, testardi seminatori di parole.
Si tratta di un libro, tra l’altro, arricchito dalla preziosa prefazione di Pasquale Balestriere, autorevolissima e colta voce di poeta e di critico, inconfondibile per stile, per profondità di esegesi e visione. Un prodotto editoriale, insomma, da tenere non solo in bella mostra nella biblioteca familiare, ma addirittura da riporre sotto il cuscino e da impugnare, se necessario, come una pistola, così da esorcizzare, all’occorrenza, gl’incubi e dare nuova linfa ai sogni.
Da sottolineare, infine, che quella di “The Writer Editions” è una pubblicazione dall’ammiccante veste grafica, con una copertina armoniosamente attraente, e dall’impaginazione netta e luminosa che invita alla lettura.
Umberto Vicaretti