Roberto Mestrone collaboratore di Lèucade
A proposito di elezioni...
LA MASCHERA DEL DOLORE
Le
scorgo al Carnevale di Viareggio:
son maschere di alcuni deputati
sedute su dei carri sgangherati,
raccolti poi nell'area di parcheggio.
Un tizio sistemato sopra un seggio
fatto di stoffa e tubi inargentati,
stringe la ruota... ha i giri ormai contati:
trascina la sua vita verso il peggio.
Quel misero onorevole apparente
spedì dieci richieste al Ministero
per l'ombra di un sussidio: è
sofferente
di un morbo che lo porta al
cimitero.
Ma in Parlamento lui non conta
niente,
perciò se langue lì non è un mistero.
perciò se langue lì non è un mistero.
Il sociale è uno dei campi prediletti del carissimo Roberto, poeta che libera la metrica da ogni fissità e da ogni gabbia. Mai il versificare fu moderno, incisivo, ricco di sfumature, come quello dell'artista torinese. Se occorre non rinnegare le nostre radici, che rappresentano poi le radici della poesia italiana, egli rappresenta l'esempio più alto e più spregiudicato. La lirica che propone è atta a trafiggere la pochezza della nostra politica. la verve satirica, si coniuga con quella romantica, con quella di impegno verso il sociale sociale e rende il Presidente Iplac un simbolo del nuovo millennio!
RispondiEliminaLo abbraccio affettuosamente! Maria Rizzi