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lunedì 30 giugno 2014

AGGIORNAMENTO SUL PROGETTO POESIA PITTURA ZBIGNIEW RAPSA


In seguito alla brillante iniziativa nata con il Pittore polacco Zbigniew Rapsa, che ha voluto coinvolgere i poeti del nostro gruppo (IPLAC), il prestigioso tramite Robert Kuzbinski ci aggiorna circa le novità del progetto. Come potrete vedere si tratta di un'iniziativa di grande lustro per la poesia italiana e per la commistione tra le Arti,  per cui chiunque volesse diffondere l'evento sui propri blog o sui propri canali sarebbe di grande aiuto alla cultura che si fa ponte tra le nazionalità...
Maria Rizzi



SEGUE IL PROGETTO GIA' A SUO TEMPO PUBBLICATO SU ALLA  VOLTA DI LEUCADE



Krzysztof Rapsa


Da 50 anni a Varsavia viene organizzata Varsavia autunnale in poesia. È il più grande evento nel mondo della poesia dove partecipano  poeti provenienti da tutto il mondo. Związek Literatów Polskich(ZLP-Associazione degli Scrittori Polacchi) quest'anno vuole arricchire questo evento con la mostra quadri di Rapsa- eminente astrattista polacco. 


Krzysztof Rapsa

Poeti  Polacchi e Stranieri ispirati dai suoi quadri scrivono poesie per il quadro scelto. Per i poeti interessati ZLP presenterà le foto dei quadri di Rapsa, ognuno sceglierà uno'pera (o più di una) e scriverà una poesia per il quadro scelto. In Polonia quando si svolgerà levento Varsavia  autunnale in poesia queste poesie saranno presentate e recitate davanti ai quadri di Krzysztof  Rapsa. 



Krzysztof Rapsa
Poi  ci sarà una edizione internazionale di queste poesie insieme ai quadri. Questo album unico di pittura-poesia sarà promossa in Polonia e in tutto Mondo. Inoltre saranno organizzate le mostre dei quadri di Rapsa con poeti  rappresentanti del proprio paese. Questo evento è supportato da Ministero della Cultura Polacca sarà ampiamente promossa in Polonia e all'estero. Questa sarà una promozione congiunta tra il pittore polacco e i poeti che prendono parte a questo progetto, in particolare per i poeti  del paese dove saranno le mostre. Ad alcuni poeti l’'Associazione degli Scrittori Polacchi manderà linvito a partecipare all’'evento che si terrà a Varsavia in ottobre di questanno. Invitiamo  lambiente letterario dall'estero a partecipare al progetto.




Krzysztof Rapsa

Vi è quindi una prospettiva di grande prestigio per i poeti italiani! Inviate le vostre Opere direttamente all'indirizzo mail di Robert: robertkuzbinski@gmail.com

Sent: Sunday, April 13, 2014 9:00 PM
Subject: foto

Ecco link con le foto dei quadri di Krzysztof Rapsa.


Robert Kuzbinski


domenica 29 giugno 2014

RINA ACCARDO SU "SOLTANTO UNA VITA", DI N. DI STEFANO BUSA'


SOLTANTO UNA VITA – di Ninnj Di Stefano Busà _ recensione di Rina Accardo

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Mi sembra incredibile che io abbia trovato pezzi di vita mia in un romanzo. Non circoscrivibili agli avvenimenti, ma alle sensazioni provate e mirabilmente descritte dall’'autrice, Ninnj Di Stefano Busà.
Non ho potuto fare a meno di visualizzare i posti incantevoli visitati dai protagonisti nelle foto scattate da mia figlia che si è trovata per un gioco del destino a visitarli.
Mi sono ritrovata poi a tirar fuori merletti, lenzuola di lino, sete dimenticate in bauli antichi. E ancora, servizi in porcellana finemente decorati.
Avevo forse bisogno di questo bagno di bellezza per godere di quanto altrimenti sarebbe rimasto sommerso da tovagliato plastificato, tazzine smaltate …tutto all’'insegna del modernariato.
Pescare nel passato, viverne la bellezza in ogni fattura, può essere di ristoro. Questo è successo a me, ed è tutto merito di chi, con tratti pari a pennellate, ha saputo condurmi in una magnificenza che mi ha reso grata ai miei cari così come nel libro dove tutto si dipana quasi in un procedere obbligato, dai protagonisti della storia ai loro figli, ai viaggi, ai patemi d’'animo, ai momenti sofferti, e ad altri di squisita felicità – è tangibile una grande gratitudine al Cielo.
L'’accostamento personale è dovuto alla mia immersione involontaria nell'’intreccio, individuabile, con fili penduli cromatici, che anima “Soltanto una vita”.
Non svelo la trama, mi soffermo a sottolineare che i dettagli, in questo romanzo, hanno sublimato luoghi e stati d'’animo descritti nei minimi particolari, suggellando la presa di coscienza così come il coinvolgimento totale nei vari eventi di ogni ‘protagonista’. Non ci sono figure anonime/comparse infatti, l’'autrice ha permesso che ogni ruolo ricoperto divenisse parte integrante, nessun soggetto comprimario.
Dalla lettura si desume che capillare è l’'Amore, per poter aver occhi che permettano di vedere compiutamente ogni sfumatura della natura così come ogni risvolto dell’'animo. Sentimenti opposti in base agli avvenimenti, ora dolorosi ora di assoluta gioia, che portano di volta in volta o all’'accettazione o a vivere con passione quella che è “SOLTANTO UNA VITA”.
Libro che porta ad apprezzare il bello che già ci appartiene, riscoprendo e portando alla luce valori sommersi, o forse solo sopiti. La consapevolezza di grandi ricchezze che tacciono in noi, che ignari ospitiamo, un obiettivo.
Ci troviamo di fronte a un regalo di cui non si può fare a meno di essere grati all’'autrice, per questo fantastico volume, il cui valore non si può restringere al linguaggio aulico che vi ritroviamo, ma si estende, diventandone fulcro. È un canto, un ossequio alla vita.
Un oceano di emozioni, che trovano la matrice in quello stesso oceano in cui è ambientato “Soltanto una vita”, e qui elemento trainante che conduce il lettore, quasi per mano, in spazi infiniti.
L’'arte della scrittura si impone nelle pagine al pari dell'’arte del volo in un’aquila reale.

                                                Rina Accardo


sabato 28 giugno 2014

CAMILLA MIGLIORI: COMMENTO AL MANIFESTO "IL BANDOLO"

IL BANDOLO

Non dormire, non dormire, artista,
Non abbandonarti al sonno…
Tu sei l’ostaggio dell’eternità,
Il prigioniero del tempo…
(Pasternàk)

Leggo con grande partecipazione quanto riportato nel Manifesto culturale Il Bandolo elaborato da Claudio Fiorentini e Franco Campegiani, e condivido pienamente i temi di fondo.
Faccio alcune riflessioni che spero possano essere di stimolo per sviluppare e approfondire i tanti e complessi argomenti  messi in evidenza. 
Come autrice di teatro e di racconti ma anche come regista, da molti anni e soprattutto con continuità, porto avanti una mia linea artistica che nei contenuti mantiene ferma l'idea di trasmettere al lettore o allo spettatore un pensiero originale, che parli della  condizione umana e si rivolga all’ essenza  spirituale di ciascun individuo.
Perciò penso che sia legittima l' indignazione nei confronti di quella produzione letteraria di scarso valore, che segue le mode, i clichè,  e che viene fornita da una folta schiera di scrittori che dà sfogo al proprio protagonismo e narcisismo, traendo soddisfazione solo per i brevi attimi di limitata ed effimera visibilità. 
Si dovrebbe invece comprendere come quel momento di  vanità e di esibizionismo,  oltre a non contribuire all’avanzamento intellettuale e spirituale dell'uomo,  né a risvegliare nella società la giusta consapevolezza per risolvere i suoi problemi,  venga invece manipolata dal mercato che  trasforma tutto in prodotto utile ai suoi fini materialistici, consumistici ed economici.
Ma se da un lato non si possono ignorare i meccanismi che imperano nella odierna cultura di massa calcolata per il consumatore, d'altra parte non si può impedire di scrivere e  pubblicare a chiunque abbia voglia di farlo.
Come far nascere allora nell’ aspirante scrittore il senso di responsabilità nei confronti dell'individuo e della società, come sviluppare il senso di autocritica?
Sono domande impegnative che coinvolgono  un enorme processo sociale e spirituale e  che ancora oggi non trovano risposte adeguate.
Non so quali  potrebbero essere i mezzi più idonei  per poter arginare tutto questo, ma è certo che sensibilizzare l'opinione pubblica, attivare il senso critico nelle persone, alla lunga  darà senz'altro qualche buon risultato.
Di pari passo lo scrittore potrà contribuire ad un risanamento culturale se saprà affinare sempre più i propri strumenti di lavoro, approfondire il suo sistema di  pensiero e manifestare la fede nel proprio lavoro con continuità. E solo se saprà trasmettere la tensione verso la verità, verso la conoscenza del mondo, potrà avere ragione delle proprie scelte.

                                                   Camilla Migliori


N. PARDINI LETTURA DI: "I SEGRETI DELL'UNIVERSO", DI NADIA CHIAVERINI





Recensione
a
Nadia Chiaverini: I SEGRETI DELL’UNIVERSO
CFR Edizioni. Piateda (SO). 2014

Ma  è la memoria che non torna/ rimane nascosta nei meandri della mente


C’è sempre vento che scompiglia i segreti
un treno in transito senza fermata                                
s’inventa ogni volta una storia
che invece è ancora  la vita

Poesia ampia, aperta, armoniosa, esigente, carica di input esistenziali quella di Nadia Chiaverini. Leggerla, miscelarsi ai suoi palpiti meditativi e alle sue offerte di generosa levatura poetica, significa assaggiare l’aspro e il dolce, il sacro, e il profano dell’esistere. Significa farsi poeti, con tutto noi stessi, farli nostri questi sapori contrastanti, queste dicotomiche presenze, che, intrise di terreno, di quotidianità, si elevano ai segreti dell’universo, del vivere, dell’esserci, del morire.

Sento a volte che la vita affonda
Come una vite s’avvita nel suo cardo                            
A volte s’intinge morbida nel legno
A volte s’infrange   in un duro
e freddo pezzo  di metallo… (pp. 1).

Sì!, è proprio così! La vita a volte affonda, a volte s’intinge, a volte s’infrange. Una suggestiva e diacronica emotività volta a cogliere, con estrema duttilità, la luce dei giorni, le ombre delle notti; il senso delle stagioni primaverili o autunnali del nostro andare. É doveroso pescare nei rigagnoli più nascosti di questo “poema”, negli anfratti più ombrati per coglierne i significanti più incisivi. E annotare che tutto confluisce in un fiume tanto ondulante come l’anima che li ispira. Ondulante per la varietà della versificazione a contenere tanto impatto emotivo. Ondulante per le fughe, i ritorni, le calme e le piene, le tensioni, ed i riposi di questo viaggio. É qui la compattezza e l’organicità dell’opera. In una visione scrupolosa, personale, tormentata, anche, dell’esistenza. Un’esistenza infarcita di sogni, di illusioni, delusioni, che contribuiscono a infoltire un memoriale che conturba la poetessa per la sua fragilità. Per una fragilità che nasce e si sviluppa nelle meditazioni che si innervano di tale sentimento. E questi messaggi da personali si amplificano ad una significazione universale; perché sono di tutti, appartengono all’uomo in quanto tale. Perché sa, e di questo si tormenta, che il tutto si svolge in uno spazio ristretto. Azzardare lo sguardo oltre la siepe provoca solo smarrimento, e conferma di questa nostra pochezza. Umana, quindi, anche troppo umana, questa vicenda nelle sua tormentata storia personale e sociale, e di vita e di spleen. Sì!, male di vivere. Direbbe il poeta: “Il sogno, lo spazio, e il tempo, segnando i limiti di un fatto, ne sono anche motivo, forte motivo di inquietudine e di elevazione spirituale”. Perché sa e teme la poetessa di perdersi in un mare tanto vasto che incute paura. Quella umanissima paura che il patrimonio, il grande patrimonio delle nostre memorie si annulli in così tanto spazio. In così tanto mare indifferente a storie di salite, e discese, di andate, e ritorni che si fanno sempre più preziosi col correre del tempo. Proprio come quelle essenze riposate in segrete, fuori dai rumori e dalle intemperie. Che da cristalline si fanno color oro, tanto sono preziose.

strappo le pagine del giornale
urlo che irrompe
duro e tagliente  come un diamante
certo la vita è abbondante
sfrontata e sprezzante
tracima
la  vita che chiama 
vita mai collaudata (pp. 1).


 Dal ventre di un antico garage
-ruggine sulla saracinesca e pareti ammuffite-
chissà cosa risale  alla luce
secchielli e palette del mare
retini per pescare
vecchie pagelle e la prima  cartella di scuola
di pelle rossa
barattoli di latta e pezzi di stoffa
Mi ricordano una lotta tra le cose
per rimanere vive
per non scomparire
Ma  è la memoria che non torna
rimane nascosta nei meandri della mente
dove è tabula rasa, non c’è più niente
Solo di ciò che è importante
rimane un bagliore, una luce
di chiavi a mazzetti, di oggetti
tanti oggetti, di plastica di legno di ferro
 oggetti senza senso oggigiorno
oggetti  senza ritorno… (pp. 5).     

Sì!, forse, esiste il timore di perdere la memoria, e non solo i piccoli suoi urgenti frangenti, schegge di vita. E' il tempo, nella sua corsa sfrenata, che tutto corrode. E c’è questa meditazione, questa visione eraclitea dell’essere e dell’esistere. Della labilità del presente. D’altronde è una nostra condanna quella di vivere a terra col pensiero rivolto all’oltre. Azzardare lo sguardo oltre i confini. E' pascalianamente  dicotomica questa simbiotica fusione fra l’essere umani e il pensiero che azzarda.    
        Ma, qui, c’è anche un profondo sentimento di attaccamento alla vita. Alla sua sacralità. E ai doveri dei padri per i figli, all’amore per tutto ciò che ci circonda e ci turba per la sua bellezza e misteriosa rarità. E tante le questioni che si addensano nell’animo della Nostra. Come gli stessi interrogativi sulla continuità delle familiari vicissitudini; o su quel patrimonio che si è fatto storia. Dum loquimur fugerit invida aetas. Ed è questo che turba, è questo che infonde pathos al dipanarsi dello spartito poetico, tatuato da un’anima fortemente irrequieta. Sì!, fugge il tempo, ma si lascia dietro un carico di esperienze umane che si fanno vive, pesanti, soprattutto se prospettate nel lontano futuro. Da qui i tanti dubbi che si concretizzano in versi dettati da tanta generosità ispirativa. E la parola si fa essenziale, matura, nuova. Sconnessa, anche; incurante dell’ordine morfosintattico; inventata nella sua forza evocatrice, tanta la voglia di dire. La poetessa la lavora, la amplifica, la scompone e ricompone, perché sente l’urgenza di termini finalizzati a tale portata. Termini adatti e propensi ad affiancare tanta effusione emotiva. La poesia per Nadia Chiaverini è lavoro, non certo scrittura nata da un’ispirazione pensata intoccabile, ma ricerca; è ampliamento o riduzione del verso; è insieme di enjambements e figure stilistiche che creino significanti metrici adatti a far risaltare i ritmi varianti del cuore; insieme di accorgimenti lessico-fonici, di astuzie, anche, frutto di esperienza sul campo. E la parola non sempre è sufficiente a coprire gli spazi tanto misteriosi, quanto pressanti dell’anima. Da qui, anche, l’insoddisfazione perpetua del “poeta” che non trova mai adeguato l’incastro verbale.

Accettare il tempo
Delle domande senza risposte
Mentre si stempera e dilava
La collera che più non m’appartiene .
Abitare le parole come una casa                                    
Adattarle al corpo come un abito da sera
Nuova dimora il tempo che consola
Finché il silenzio  eterno comincerà a parlare
Come una madre che non si dà pace
Perché ormai  il tempo è scaduto
Come un piccione finito sul selciato (pp. 2)

        E c’è  la natura, in questi versi, a fare da supporto agli intenti meditativo-esistenziali della scrittrice. Una natura sempre presente con i suoi colori, le sue ombre, o le sue luci a rendere visivi gli impulsi emotivi. Una natura trattata in tutte le sue misure occorrenziali.

Stentano le rose quest’anno
come domande senza   risposte
fuggite come illusioni  perdute
stelle   cadenti
in un  cielo  nero d’inchiostro        
Pensa a me
quando un fulmine l’attraversa
come un pensiero perverso
non è ancora maggio
e le lucciole tintinnano la notte (pp. 1).

Le rose, le stelle cadenti, il cielo, il fulmine, maggio, le lucciole… configurazioni di tanti segreti che danno forza e colore, concretezza al sentire. Si traducono in allegorie di un linguaggio teso a evidenziare i significati più intimi. É uno dei momenti di maggiore effetto lirico. Di grande portata poetica. La musicalità intrinseca, contenuta nella magistrale disposizione del verso libero, e il contenuto che si slarga dal soggettivo a considerazioni oggettive “Stentano le rose quest’anno/ come domande senza risposte/ fuggite come illusioni perdute…”   fanno di questi versi una vera melodia di suggestione plurale.

   i segreti dell’universo I

 In un mondo di maschere 
si nasconde l’anima in orbite vuote
E’ la vita che strazia e nessuno ci crede 
È lo specchio la prova: 
-Davvero, ma’ , eri così? 
Opera d’arte stravolta da genio d’artista 
Che gonfia le reni e affloscia i seni 
Forse tutto poteva essere altrimenti
Lo sanno  le pietre dei torrenti 
Che rubano i segreti dell’universo (pp. 3).


i segreti dell’universo II

-Quando puoi, torna presto-
 Lo so, hai bisogno adesso
Quando io non ci sono
Ti chiederò perdono, dopo
Quando sarà tardi
Forse tutto potrebbe essere diverso       
Lo sanno  le  sabbie del deserto
 Che rubano i segreti dell’universo  (pp. 3).

        Ma quanti i segreti dell’universo. Di un universo che ci ruota attorno, che ci assedia, che ci liscia, ci lambisce, ci arrovella la mente, l’anima e ci stravolge. E noi ci torturiamo coi perché. Ci poniamo questioni insolubili, e ci tormentiamo, non trovando risposte giuste. Quello che distinguiamo è solo l’apparenza, la superficie sottile di un misterioso processo; ma non riusciamo a districare i reconditi nessi di un imperturbabile fieri. “Forse tutto poteva essere diverso/ …/ Lo sanno le sabbie del deserto/ Che rubano i segreti dell’universo”. “Lo sanno le pietre dei torrenti/ che rubano i segreti dell’universo”. 
        Il dubbio, il letto vuoto, la notte insonne, fonda, il richiamo di parole, e un cielo che trattiene il respiro, muto. Un concatenarsi di sequenze psicologiche devastanti: tentativo di appigliarsi al sogno, per confutare una realtà amara. Ma tutto fa parte di un gioco umano, fatto di passioni e di sconforti. Di sconfitte, forse. Ma anche spia di un grande attaccamento alla vita, perfino a quella sua parte che più ci addolora. E Nadia Chiaverini fa della poesia uno strumento di vibrante realismo psicologico e filosofico. Costruito su riflessioni amare, scatenate da quello specchio realisticamente impietoso che ci parla di tempo, di affetti, di autunni e primavere. Di carne ci parla. E della  miseria del corpo umano dovuta a quei segreti che tanto ci assillano.
Ma anche se la Nostra, alfine, giunge all’amara conclusione che tutto si disfa in polvere, in una misera polvere che chiude una stagione senza dèi e senza precisi orizzonti, non è detto che in quella pietra nera - e mi piace pensarlo - non possa vedere un futuro punto luce quale simbolo di spiritualità e di prolungamento di vita. Quel prolungamento che troneggia anche nel  disperato grido di emorragia d’amore

“e mi stringevi  la mano, amore”


                                Nazario Pardini                            


giovedì 26 giugno 2014

C. FIORENTINI: "RACCOLTA RACCONTI E DISEGNI DEI BAMBINI DI PORTA PORTESE"



Claudio Fiorentini collaboratore di Lèucade

A CURA DI CLAUDIO FIORENTINI
COLLABORATORE DI LEUCADE

è uscita la raccolta di racconti e disegni dei bambini 
di Porta Portese. E' un piccolo gioiello che dà voce al quartiere!







mercoledì 25 giugno 2014

XXXV PREMIO LETTERARIO "IL PORTONE"

La casa Editrice ETS, con il patrocinio della Regione To­scana, della Provincia e del Comune di Pisa, bandisce il XXXV PREMIO NAZIONALE DI POESIA E PROSA “IL PORTONE”


R E G O L A M E N T O


1) Sono ammessi al concorso autori italiani e stranieri purché gli elaborati siano in lingua italiana.
2) Il premio si suddivide in 3 sezioni:
a) POESIA (2 poesie).
Ogni poesia non deve superare i 30 versi.
b) SILLOGE (da 10 a 22 poesie).
c) RACCONTO. Il racconto, inedito, non deve
superare le 8 pagine dattiloscritte a interlinea 2.
3) Le opere, una sola delle quali contenente nome, co­gnome e indirizzo completo del concorrente, dovran­no pervenire, in 3 copie dattiloscritte, a Edizioni ETS, piazza Carrara 16-19 - 56126 Pisa, oppure tramitee-mail a info@edizioniets.com entro e non oltre il giorno 31/07/2014. Nel caso di invio e-mail la segrete­ria provvederà alla duplicazione anonima delle copie per la giuria.
4) Si può partecipare a quante sezioni si vuole.
La quota di iscrizione è di € 20 per ciascuna sezione. La quota dovrà essere spedita contemporaneamen­te ai testi con bonifico bancario intestato a BANCO POPOLARE (IT 38 G 05034 14011 000000359148 - SWIFT/BIC BAPPIT21T51).
5) I lavori presentati, anche se non premiati, non saranno restituiti.
a) POESIA
Il primo premio per la sezione a) consisterà nella pubblicazione gratuita di un’antologia, nella collana“Il Portone/letteraria”, contenente 20 poesie sele­zionate dalla giuria.
Ai primi 10 autori classificati sarà offerta l’opportunità di pubblicare una propria silloge, a fronte dell’acqui­sto da parte dell’autore di almeno 50 copie dell’opera.
b) SILLOGE
Il primo premio per la sezione b) consisterà nella pub­blicazione gratuita della silloge stessa nella collana “Il Portone/letteraria”.
Il secondo e il terzo premio per la sezione b) consi­steranno nella pubblicazione della silloge stessa nella collana “Il Portone/letteraria” a fronte dell’acquisto da parte dell’autore di almeno 50 copie dell’opera.
Il quarto e il quinto premio per la sezione b) consi­steranno in un volume omaggio a scelta dal catalogo della casa editrice.
c) RACCONTO
Per i primi dieci classificati per la sezione c) verrà realizzata la pubblicazione gratuita del racconto stes­so nella collana “Il Portone/letteraria” (5 copie in omaggio ad ogni autore).
Per tutti i classificati verrà offerta la possibilità di pub­blicare nella collana “Il Portone/letteraria” a condizio­ni particolarmente vantaggiose.
6) La premiazione avverrà sabato 22 novembre 2014alle ore 17 nella Saletta Edizioni ETS - Piazza Carra­ra 16-19 - Pisa.
7) I premi non ritirati al momento della premiazione potranno essere richiesti previo invio di € 10 a coper­tura spese imballo e spedizione. I premi non ritirati entro un mese dalla conclusione del concorso si con­siderano rifiutati e perciò saranno reincamerati dalla organizzazione.
8) La Commissione Giudicatrice, presieduta dal prof. Stefano Sodi, procederà alla premiazione dei vincito­ri ed il suo giudizio sarà insindacabile.
9) In base a quanto stabilito dalla legge 675/96 sulla pri­vacy, la partecipazione al premio comporta, da parte dell’autore, l’autorizzazione al trattamento, con mezzi informatici o meno, dei dati personali e alla loro uti­lizzazione da parte della casa editrice per lo svolgi­mento degli adempimenti inerenti al premio. L’autore potrà chiedere in ogni momento la loro cancellazio-ne dalla banca dati scrivendo una lettera a Edizioni ETS - piazza Carrara 16-19 - 56126 Pisa – info@edi­zioniets.com
10) La partecipazione al Premio comporta l’accettazione incondizionata del presente bando di concorso.
                     
    IL COMITATO ORGANIZZATORE
Edizioni ETS
Piazza Carrara, 16-19, I-56126 Pisa
      info@edizioniets.com - www.edizioniets.com

INCONTRI RESIDENZIALI DI POESIA E LETTERATURA...

Residenze Estive 2014

Incontri  residenziali  di Poesia e Letteratura a Trieste e in Friuli  Venezia Giulia a cura dell’Associazione & Rivista  Almanacco del Ramo d’Oro in collaborazione con: Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, Società Italiana delle Letterate, Assciazione & Rivista LeggereDonna
XV Edizione:  25-30 giugno 2014

Il Laboratorio di poesia e cultura è un progetto che comprende prospettive diverse tra loro, crea occasioni di confronto e scambio attraverso rapporti formali e informali, con poete/i, scrittrici, scrittori, artiste/i di varie tendenze, con letture, seminari, video, performances. Caratteristica del progetto è la residenzialità “aperta” delle/degli ospiti che soggiornano per cinque giorni a Duino (Trieste), presso la Foresteria del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico e incontrano il pubblico appassionato di letteratura in diverse occasioni e luoghi, condividendo momenti e spazi della vita quotidiana.
Il progetto punta sulla riappropriazione di un tempo più disteso, nel quale l’incontro con “l’autore” non avviene solo nel momento già organizzato della lettura pubblica, ma anche in occasioni informali, amichevoli. Da qui il carattere della manifestazione che non ama i riflettori violenti ma preferisce l’arte discreta della conversazione.
Tema di quest’anno: Tra immagine e parola - Itinerari femminili e maschili nella letteratura e nell'arte.
Chi partecipa può proporre un libro, un argomento, dei testi, una esperienza, un video, delle immagini.

Programma

25 GIUGNO
 ore 17.30 Duino - Prato della Foresteria del Collegio del Mondo Unito
Caffè e libri sul prato – conversazioni  letterarie
libere presentazioni di libri e progetti
 ore 20.00 Antico Caffé San Marco,  – Trieste
Letture di: Nguyen Chi Trung, Elio Pecora, Claudio Grisancich, Marina Moretti, Maurizio Benedetti.

26 GIUGNO
Laboratori - Collegio del Mondo Unito
ore 9.30 –10.30:
Adriana Chemello (italianista – Univ. Padova): Saffo e le “altre”: revisioni antiche e moderne.
10.30-11.00
Antonella Doria (poeta – Pisa): Il lavoro più che trentennale svolto dalla rivista “Il Segnale” sulla poesia contemporanea.
PAUSA
ore 11.30 – 12.30
Donatella Franchi (artista – Bologna): Arricchire il vivere insieme. Pratiche artistiche contemporanee: Carla Lonzi e le Preziose.
 ore 16.00 passeggiata sul Carso triestino con letture
Visita ai Castellieri del Carso triestino, borghi fortificati dell’età del bronzo, accompagnati da Roberto Dedenaro
ore 21.00 Parco Biblioteca Isontina Via Mameli, 12 Gorizia
Letture di: Nguyen Chi Trung, Elio Pecora, Annaraia Ferramosca, Giacomo Vit, Antonella Doria
In collaborazione con il Festival di poesia Acque di Acqua – Cultura Globale

27 GIUGNO
Laboratori - Collegio del Mondo Unito
ore 9.30- 10.30
Rita Calabrese (germanista - Univ. Palermo): La pittrice Paula Modershon Becker e la scultrice Clara Westhoff, moglie di Rilke. Clara aveva studiato con Auguste Rodin dove si sono formate molte altre scultrici, compresa la grandissima Camille Claudel.
ore 10.30-11.00
La coppia scrivente Lucetta Frisa (poeta) e Marco Ercolani (scrittore -Genova) presentano Il muro dove volano gli uccelli, viaggio nella creazione artistica sintesi di immagine e parola.
PAUSA
ore 11.30- 12.30
Luciana Tufani (editrice – Ferrara) presenta alcune pittrici italiane dal Quattro al Seicento da collegare agli studi di Anna Banti.
ore 15.00 partenza per San Daniele del Friuli- visita alla Biblioteca Guarneriana, biblioteca pubblica tra le più antiche in Italia, fondata nel 1466 da Guarnerio d'Artegna. La raccolta comprende numerose opere miniate, una rara edizione dell'Inferno di Dante del XIV secolo, la Bibbia Levantina le cui miniature costituiscono un'interessante commistione tra elementi occidentali e levantini e numerose edizioni stampate del Cinquecento. Visita della città medievale, la Chiesa di Sant'Antonio Abate, celebre per i suoi affreschi, realizzati tra il 1497 e il 1522 da Martino da Udine, al punto da esser nota come "La Sistina del Friuli"; Porta Gemona, progettata da Andrea Palladio nel 1579 in una torre testimonianza dell'antico castello medioevale.
ore 18.00 Letture di: Maria Pia Quintavalla, Lucetta Frisa, Mauro Sambi, Nadia Chiaverini, Isabella Panfido.

28 GIUGNO
Laboratori – Collegio del Mondo Unito
ore 9.30- 10.00
Maria Pia Quintavalla (poeta - Milano): La nuova rubrica Donne in poesia, "Le Silenziose" dedicato alla riscoperta di autrici italiane: le prime, Nadia Campana e Piera Oppezzo.
ore 10.00 – 10.30
Piera Mattei (poeta – Roma): traduzioni delle poesie di Emily Brontë.
ore 10.30 – 11.00
Marina Giovannelli (poeta – Udine): Progetto SINTONIE, Libri d’artista, del Dars, e il video di Luciano Modonutto OLTRIS, (con acquerelli e poesie di Tito Maniacco, voce Fabiano Fantini, musica Stefano Montello e Cristina Mauro), edizioni del Menocchio.
PAUSA
ore 11.30- 12.00
Anna Verna e Paola Camesasca (docenti -  Univ.Torino): Stein Paris, itinerario tra biografico e critico sulla figura di Gertrude Stein.
ore 15.00 Prato della Foresteria del Collegio del Mondo Unito
Caffè e libri sul prato – conversazioni  letterarie
libere presentazioni di libri e progetti
ore 17.30   Cucine del Castello di Miramare - Trieste
Letture di: Cristina Micelli, Leila Falà, Piera Mattei, Anna Zoli
Artemisia Gentileschi e Marietta Tintoretto nella lingua teatrale di Maria Inversi
In collaborazione con la Manifestazione ESPANSIONI 2014 - Rassegna d’arte contemporanea internazionale: Percorsi di creatività delle donne.
ore 20.30  Giardino di Casa Decli  - Aurisina 78
Letture di: Fulvio Segato, Guido Cupani, Serenella Gatti, Antonella Barina.

29 GIUGNO

Laboratori - Collegio del Mondo Unito

ore 10.00 - 10.30
Melita Richert (sociologa – Trieste): Soggetti itineranti: donne alla ricerca del sé, risultato di un lavoro comune di ricerca del programma europeo Athena (European Thematic Network Project for Women’s Studies) coordinato dall’Università di Utrecht.
ore 10.30 – 11.00
Gabriella Musetti presenta un work in progress: il Laboratorio di Scrittura sull’Autobiografia della Casa Internazionale delle Donne di Trieste.
PAUSA
ore 11.30 – 12.00
Angelo Floramo (direttore Biblioteca Guarneriana): Balkan Circus, mappa di viaggio nel mondo dei Balcani.
ore 12.00 – 12.30
Antinella Barina (poeta editrice Venezia): Il Vuoto e la Spirale. L’immagine che nasce in concomitanza con il testo.
ore 16.00 - Duino - Prato della Foresteria del Collegio del Mondo Unito Case Editrici “di progetto”: Brevi presentazioni: Qudulibri a cura di Patrizia Dughero, Vita Activa a cura di Gabriella Musetti, Gattomerlino a cura di Piera Mattei, Edizioni dell’Autrice a cura di Antonella Barina, Tufani editrice a cura di Giulia Ciarpaglini e Alba Piolanti.
ore 18.00 – Duino
Espansioni 2014. Percorsi di creatività delle donne
3° edizione della Rassegna d’Arte Contemporanea Internazionale. Insieme per espandere la conoscenza, l’amicizia, il confronto tra e oltre i confini geografici, storici, politici.
dalle ore 19.00 - Duino
Grande festa di poesia e musica
Letture: Patrizia Dughero, Sandro Pecchiari, Francesco Tomada, Renzo Furlano, Marina Giovannelli, Maurizio Mattiuzza, Enzo Santese, Giovanni Fierro, Miha Obit.
La poesia aborigena in Australia di Inside Black Australia con letture di Pierluigi Pintar e Patrizia Dughero, musiche di Martin O'Loughlin (australiano, maestro di didgeridoo, professore di fisica all'Università di Nova Gorica) e Giancarlo Lombardi (Progetto "Toma").

30 GIUGNO
partenza degli ospiti

Special guests: Nguyen Chi Trung, grande poeta vietnamita che vive in Germania, Elio Pecora, grande poeta italiano che vive a Roma.
Le letture poetiche sono presentate da Giulia Ciarpaglini e Alba Piolanti.
Case editrici:
Vita Activa, Tufani Editrice, Qudulibri, Samuele Editore, FrancoPuzzoEditore, Asterios, Gattomerlino, Edizioni dell’Autrice.
Chi interviene può portare i propri libri.

Info specifiche:
Poiché la manifestazione è senza contributo pubblico, è richiesto ai/alle partecipanti il costo del soggiorno presso il Collegio. Una cifra modesta, che copre vitto, alloggio, spostamenti: la manifestazione è senza scopo di lucro, ma per la condivisione di una esperienza viva.
Essendo un Collegio per studenti non c'è il bagno in camera, ma servizi ampi e abbondanti a ogni piano (2 piani).
Ci sono una ventina di stanze ampie, con letti e scrivanie per tutti, a 2/4 letti, e se possibile è meglio condividere la stanza con qualcuno.
Al piano terra c'è la cucina e una sala ampia dove ci ritroviamo.
E' una Residenza letteraria quindi occorre stare almeno qualche giorno, se proprio non è possibile stare tutti i giorni.

Ufficio stampa: Giuliana Tonut  giu.tonut@gmail.com