XXII - Canta il coro dei Bardi
“Stridono i ferri, sprizzando scintille,
l'aria risuona, al clangore di spade
e fa deserte, il terrore, le strade:
la dea scatena l'incendio e faville,
son le ferite, da cui escono stille.
Cola il sangue, ad ogni colpo che cade:
salvar le teste? Son cose ben rade!
Ma è l'avversario, più forte d'Achille,
terreno non cede alla dea fatale,
che esegue invano una danza letale,
questo dell'eroe il segnato destino:
diverrà leggenda il nome Mastino!
Nessuno scampa alla Furia esiziale,
che dentro egli cova, sempre mortale.”
Maurizio Donte
Ancora grazie della sua gentilezza, professore
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