Lorena Turri, con la solita vis creativa e con la solita equazione
fra versi ed abbrivi, si traduce in sinestesie tanto verticali da trovare
spazio solo in ossimoriche rese poetiche, dove danza un pensiero nudo di chi ha freddo: “eppure sudo”.
DA: "ROBERTO BENATTI: "LA NOTTE"":
SILENZIO GIALLO
Questa notte è un cratere di silenzi
e non ci sono più parole. Solo
d’occhi sbarrati i sogni, alle finestre,
e guardo le ginestre
insieme ai girasoli dentro al vaso
sul tavolo di marmo, senza un prato,
il sole, il vento. Plastica inodore.
Ma giallo è il suo colore.
Come il tintinnio giallo di un pensiero
che scrivere non so. Danza perpetuo
sopra i dischi dei girasoli, e nudo.
Ho freddo, eppure sudo.
Lorena Turri
SILENZIO GIALLO
Questa notte è un cratere di silenzi
e non ci sono più parole. Solo
d’occhi sbarrati i sogni, alle finestre,
e guardo le ginestre
insieme ai girasoli dentro al vaso
sul tavolo di marmo, senza un prato,
il sole, il vento. Plastica inodore.
Ma giallo è il suo colore.
Come il tintinnio giallo di un pensiero
che scrivere non so. Danza perpetuo
sopra i dischi dei girasoli, e nudo.
Ho freddo, eppure sudo.
Lorena Turri
Lorena mia... sapessi quella 'chiusa' quanto è congeniale a questi miei giorni. Si tratta di un ossimoro perfetto, eppure capita di vivere entrambe le sensazioni in tanti momenti della vita. Roberto è riuscito a far levare alte le voci dei nostri Vati e ha meriti infiniti. Stimolare i commenti, le liriche come quella di Maria Grazia Ferraris, di Claudio e di Lorena è lo scopo ultimo dei post... E la nostra vincitrice del "Voci" 2014 non si smentisce. Vibrano i suoi versi di un'originalità e di una capacità di attraversare il senso dell'esistenza in modo trasversale, che lasciano basiti e commossi. Sempre. Ogni volta che leggo le sue poesie provo emozioni nuove e mi sento piccolissima, un insetto inerme, che ha tutto da imparare. Le sono grata. Il suo vivere in silenzio, in disparte , affacciandosi al balcone del tempo solo per donare, umilmente, il suo dire, rappresenta la prova di quanto abbiamo da scoprire. Poeti come Roberto Benatti e come Lorena Turri non cercano la gloria. Amano scrivere. Da quando la penna è stata loro compagna. E sono i testimoni della grandezza di chi non ostenta, non cerca la gloria, cresce in punta di piedi, sperimentando varie forme di comunicazione.
RispondiEliminaNon finirò mai di ringraziare le voci come le loro. Nello specifico abbraccio ancora e sempre Lorena, che in questi mesi mi ha riportato indietro nel tempo. Lei si esprime in ogni forma di verso, dai più classici ai più innovativi e non è MAI arcaica, desueta. Innova le odi saffiche, i madrigali e
immergersi nel suo mondo letterario, anche narrativo, fa sì che si 'abbia sempre freddo, sudando'. La abbraccio incantata.
Maria Rizzi
Non ho parole. E' nata una stella! A volte si ha la sensazione che Lorena Turri - inconsapevolmente - scriva in versi per abbandonare il mostro della solitudine... ma in realtà quando si cimenta nel creare incantevoli espressioni poetiche (saldamente moderne pur vestendo d'antico) riesce con maestria a superare se stessa dando alla luce dei capolavori. Le sue visioni sono uniche, nitide e inossidabili. Come un'aurora che squarcia l'infinito.
RispondiEliminaRoberto Mestrone
Lorena Turri non è nuova ad operazioni come questa : sgambetta l'ego minimalista e ce lo propone depurato da opzioni celebrative / solipsistiche variamente agghindate dalla retorica decorativa ed effimera . Credo che questa modalità le faccia onore .
RispondiEliminaleopoldo attolico -