Amo te, uomo
che hai inventato la ruota
e vi hai innestato i giri
della storia.
Amo te, uomo
che hai scavato nella pietra
ed hai trasmesso il fuoco
al mondo.
Amo te, uomo bianco
che tra le pietre ti sei piegato
all’aratro e alla fatica
ed amo te, uomo
di colore che hai sofferto
nelle piantagioni di canna e tabacco.
Amo te, uomo d’Israele
che tra le piante del deserto hai piantato
sei milioni di alberi
per i tuoi sei milioni di morti;
ma amo anche te, uomo
di Palestina
per le braccia che ti hanno spezzato
con la pietra perché cercavi
la tua terra con l’intifada.
Non amo te, uomo
assassino o padrone
anche se da secoli stai
su una croce di pietra.
E sono qui, tutte nel mio cuore,
le pietre del nostro tempo.
Umberto Cerio
(da ARCIPELAGO, 2002)
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