Claudio Fiorentini collaboratore di Lèucade |
Mai come ora
Si srotolano i pensieri sul volto
E nelle rughe scolano cadendo
Mai come ora
Vedo quei pensieri
Guardandomi allo specchio e grido
Spiriti
del tempo,
Folletti in gozzoviglio,
Elfi dementi
Innanzi
a voi io giuro
Non un solo soffio
Non un solo dubbio
Cederò
della vita mia ad altri canti
Giuro
di portare in me questa mia pena
Intera tutta
Per trasformarla in gioia
Giuro
di far del sogno
Una missione
Giuro e rigiuro: vivrò fino alla fine
Senza che un solo attimo si sprechi!
Fino alla fine in me, con me, di me,
Così come son fatto
Cercando l’altro Me, finché con lui
Ritornerò completo, e sarò Uomo!
Claudio Fiorentini
Il proponimento/giuramento, qui solennemente dichiarato, di una vita piena, intensa, gustata e sofferta fino in fondo mi richiama alla mente il terenziano " Homo sum, nihil humanum a me alienum puto" (Sono uomo, non ritengo estraneo a me niente di ciò che è umano). Qui,nell'immediatezza della scoperta ( "Mai come ora / Vedo quei pensieri / Guardandomi allo specchio e grido"), è manifestato in forma poetica un deciso impegno a procedere su un sentiero di ricerca fino a costruire se stesso in un' attinta, convincente e superba completezza. Necessaria, per poter dire -semplicemente-di aver vissuto.
RispondiEliminaGiusto e condivisibile.
Pasquale Balestriere